Sarò insensibile o sarà un mio pregiudizio ma non mi hanno mai esaltato i messaggi veicolati dal cinema hollywoodiano. Questo film pretende di essere una metafora assoluta del viaggio, della morte come ritorno al grembo, eccetera... E, per carità, alcune simbologie si possono dire riuscite. Ma quel condire il tutto di frasi epiche, che sono di una banalità disarmante, e musiche assordanti, non mi convince. Gli attori non aggiungono niente alla pellicola: la Bullock è insopportabile dall'inizio alla fine, un ottimo attore come George Clooney è relegato a fare lo stereotipo di un comandante della Nasa dalla battuta facile.
La bellezza, secondo me, è tutta nella computer grafica. E non lo dico per denigrare il film: gli effetti speciali sono talmente accurati e convincenti da far valere tutti e 9 gli euro spesi per guardarlo in 3D. Messi da parte i maldestri tentativi di fare una filosofia magniloquente, è un film che si gusta con la pancia: il senso di angoscia che le immagini trasmettono è forte e in più di una scena si balza letteralmente dalla sedia per quanto è resa bene l'identifcazione spettatore-astronauta. So bene che il film bestemmia le leggi della fisica e posso dire, da parte mia, una bel chissenefrega. Come ho detto, è un film che va visto con la pancia e in ogni caso non credo che lo spettatore medio abbia accurate conoscenze di come il corpo umano si comporti nello spazio. Nel complesso è un film da vedere, sapendo ovviamente cosa aspettarsi.
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hollyver07
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martedì 22 ottobre 2013
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escludendo la bullock, condivido in toto
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Ciao ajeje32, perdona l'intrusione. Come già scritto nel lancio, permettimi di condividere il tuo preciso e sintetico commento. Solo in merito alla Bullock mi sento di spezzare (parzialmente) una lancia a suo favore. E' un'attrice che "piace tanto o piace niente", forse perchè ha l'aria di essere molto snob. In questo film, a mio avviso, riesce ad entrare nella parte proprio perchè da l'idea della superspecializzata sapientona che, nella trama, è chiamata ad assumere l'incarico di specialista di missione. Al contrario, è proprio il background fornito dalla sceneggiatura ad essere (forse) molto aleatorio, ovvero: è possibile che un individuo (il genere è indifferente) che abbia subito un lacerante dramma personale, l'improvvisa morte della figlia, venga impiegato in una missione spaziale? Quesito che considero legittimo, considerato che si opera in un ambiente, o meglio nell'attuale confine fisico dell'umanità, dove le potenziali instabilità/alterazioni emotive possono essere letali per tutti coloro che si trovino in tale contesto.
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Ciao ajeje32, perdona l'intrusione. Come già scritto nel lancio, permettimi di condividere il tuo preciso e sintetico commento. Solo in merito alla Bullock mi sento di spezzare (parzialmente) una lancia a suo favore. E' un'attrice che "piace tanto o piace niente", forse perchè ha l'aria di essere molto snob. In questo film, a mio avviso, riesce ad entrare nella parte proprio perchè da l'idea della superspecializzata sapientona che, nella trama, è chiamata ad assumere l'incarico di specialista di missione. Al contrario, è proprio il background fornito dalla sceneggiatura ad essere (forse) molto aleatorio, ovvero: è possibile che un individuo (il genere è indifferente) che abbia subito un lacerante dramma personale, l'improvvisa morte della figlia, venga impiegato in una missione spaziale? Quesito che considero legittimo, considerato che si opera in un ambiente, o meglio nell'attuale confine fisico dell'umanità, dove le potenziali instabilità/alterazioni emotive possono essere letali per tutti coloro che si trovino in tale contesto. Saluti a te
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