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Gravity, film (2013) di Alfonso Cuaròn, con Sandra Bullock e George Clooney, Ed Harris, OrtoIgnatiussen, Phaldut Sharma
Un bellissimo film tridimensionale con stupefacenti effetti speciali che porta lo spettatore nello spazio e gli fa vivere le emozioni di Icario moltiplicate all’ennesima potenza e sommate a tutte quelle già note al moderno viaggiatore mai davvero del tutto abituato ai brividi del volo che già riempiono il cuore di gioia, di stupore e di orgoglio per i progressi dell’intelligenza umana.
Per tutta la durata del film si partecipa insieme ai due bravi interpreti ad un’impresa spaziale in tutte le sue fasi, muovendosi all’interno ed all’esterno di navette spaziali, in assenza di gravità, guardando il mondo da una prospettiva inusuale e meravigliosa.
Il film rivela aspetti dell’attività umana di cui la gente comune sente solo gli echi ma che sembrano appartenere più a creazioni fantascientifiche che non a realtà invece molto più prossime di quanto si sospetti. La prospettiva che si scopre è quella di autostrade spaziali sospese fuori dalla nostra sfera gravitazionale con stazioni spaziali internazionali di cui ci si serve lungo tragitti impensabili, così come e forse per fortuna, si ignora la quantità di detriti che precipitano nella nostra atmosfera potenzialmente distruggendo quanto faticosamente costruito sulla terra.
Meravigliosa fotografia, particolarmente degna di nota la scena finale del ritorno a terra che segna quasi una rinascita della protagonista, quando deve riabituarsi alla gravità.
Un’esperienza degna di essere vissuta!
Rita Branca
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