alelwood
|
giovedì 1 novembre 2012
|
questo si che è un bond movie...
|
|
|
|
non metto cinque stelle solo per principio, non le metto mai.
Ma, che dire, Bond è tornato a tutti gli effetti, e il ritorno alle origini delle atmosfere di questo film ne è l'ennesima conferma.
Quella che ad oggi è da considerarsi la "trilogia Craig" mostra tre film completamente diversi:
Casino Royale, bello e crudo, estremamente realistico per essere un film di Bond, fantastico per quello che mi riguarda, nonchè una perfetta pellicola per dare atto al nuovo, eccezionale James Bond, di distaccarsi completamente da quelli precedenti;
Quantum of Solace, decisamente mediocre (per quanto non vorrei ammetterlo), dopo le premesse eccezionali del primo film, nonostante qualche segno di un lieve ritorno alle atmosfere dei Bond originali;
Skyfall, che prima di tutto è un titolo davvero fantastico, come parola in se stessa e come primo, vero Bond movie dell'era Craig.
[+]
non metto cinque stelle solo per principio, non le metto mai.
Ma, che dire, Bond è tornato a tutti gli effetti, e il ritorno alle origini delle atmosfere di questo film ne è l'ennesima conferma.
Quella che ad oggi è da considerarsi la "trilogia Craig" mostra tre film completamente diversi:
Casino Royale, bello e crudo, estremamente realistico per essere un film di Bond, fantastico per quello che mi riguarda, nonchè una perfetta pellicola per dare atto al nuovo, eccezionale James Bond, di distaccarsi completamente da quelli precedenti;
Quantum of Solace, decisamente mediocre (per quanto non vorrei ammetterlo), dopo le premesse eccezionali del primo film, nonostante qualche segno di un lieve ritorno alle atmosfere dei Bond originali;
Skyfall, che prima di tutto è un titolo davvero fantastico, come parola in se stessa e come primo, vero Bond movie dell'era Craig...
Capisco che qualcuno possa essere uscito un pò frastornato dalla sala, perchè le atmosfere sono decisamente diverse da quelle dei due precedenti film, ma è innegabile come questo film, nel suo insieme e in tutti i suoi richiami (più o meno palesi) sia un vero e proprio ritorno alle atmosfere, allo humor e all'epicità dei vecchi Bond movie.
Ma sia chiaro, tutto è attualizzato e adattato alla presenza scenica di quello che secondo me è il miglior Bond di sempre.
La regia è impeccabile, le scene d'azione davvero spettacolari... e se la parte finale sembra un pò "inadatta" per un film così, ci si ricrede subito grazie alla capacità e all'espressività di tutti gli attori e di una scenografia davvero spaziale...
Bond è tornato alla grande. E chi non è d'accordo vada a vedere Mission Impossible.
[-]
[+] pienamente d'accordo!
(di rooster75)
[ - ] pienamente d'accordo!
[+] un nuovo bond
(di fraevo89)
[ - ] un nuovo bond
[+] un film perfetto...
(di sorella luna)
[ - ] un film perfetto...
[+] bond non si discute
(di pippy96)
[ - ] bond non si discute
[+] ma che bond hai visto?
(di wolfgang1991 )
[ - ] ma che bond hai visto?
[+] come certi insegnanti?
(di giassi)
[ - ] come certi insegnanti?
|
|
[+] lascia un commento a alelwood »
[ - ] lascia un commento a alelwood »
|
|
d'accordo? |
|
beppe baiocchi
|
sabato 16 marzo 2013
|
la resurrezione di bond, james bond
|
|
|
|
E' inutile spiegare chi è Bond, uno dei personaggi cinematograficamente più carismatici nati dalla penna di Ian Flemming, che però (purtroppo) tolto un buon Casino Royale stava perdendo parecchi colpi. Dirige quest'ultimo capitolo Sam Mendes (premio Oscar per American Beauty) che ha un compito davvero arduo: riscrivere Bond, farlo tornare alle origini del personaggio. Il film inizia infatti dopo un classico inseguimento con la simbolica morte di Bond colpito per sbaglio da una collega durante una delicatissima missione. Bond provato,in preda all'alcolismo nonostante sia stato dichiarato morto ritorna in azione per sventare un'attacco all'MI6 che ha come obbiettivo principale M.
[+]
E' inutile spiegare chi è Bond, uno dei personaggi cinematograficamente più carismatici nati dalla penna di Ian Flemming, che però (purtroppo) tolto un buon Casino Royale stava perdendo parecchi colpi. Dirige quest'ultimo capitolo Sam Mendes (premio Oscar per American Beauty) che ha un compito davvero arduo: riscrivere Bond, farlo tornare alle origini del personaggio. Il film inizia infatti dopo un classico inseguimento con la simbolica morte di Bond colpito per sbaglio da una collega durante una delicatissima missione. Bond provato,in preda all'alcolismo nonostante sia stato dichiarato morto ritorna in azione per sventare un'attacco all'MI6 che ha come obbiettivo principale M.
Già dalle prima scene si vede il tocco di un grande regista. Le inquadrature, la fotografia, i movimenti di macchina sono eccellenti, di tutt'altro calibro rispetto ai film precedenti, cosa che pare abbastanza evidente. Il Cast è eccelso a partire da Daniel Craig nei panni di 007 l'unico a mio avviso a poter competere con Sean Connery nel vestire i panni dell'agente doppio zero, o l'unico credibile almeno. Poi Judi Dench, Ralph Fiennes e un incredibile Javier Bardem nei panni, finalmente, di un "villain" strambo, ma incredibilmente credibile e carismatico, cosa che mancava assolutamente nei precedenti film. Poi come non citare la bellissima Skyfall di Adele, il tema del film, che stupisce sempre più ad ogni ascolto.
Inoltre il film è pieno di rimandi e citazioni dei primi 007, dalla Aston Martin DB5 di Goldfinger alla penna con esplosivo di GoldenEye, il film farà strappare qualche sorriso ai fan della serie.
Un film che oltre ad essere un buon film di azione tratta anche temi importanti, un film che (anche grazie al Box Office) fa ben sperare.
[-]
[+] ciao
(di perix69)
[ - ] ciao
|
|
[+] lascia un commento a beppe baiocchi »
[ - ] lascia un commento a beppe baiocchi »
|
|
d'accordo? |
|
xxseldonxx
|
sabato 3 novembre 2012
|
mendes riscrive bond seguendo le orme di batman
|
|
|
|
Tornato in servizio dopo esser stato creduto morto, ma non prima di essersi preso una breve, ma intensa, vacanza, Bond deve vedersela con Silva, ex "doppio zero" consegnato da M al nemico in cambio della liberazione di altri sei agenti, il quale ha come unico scopo la vendetta personale sull'irriducibile capo dell'MI6.
Proprio la vendetta muove il villain di turno; sono finiti i tempi degli avversari intenzionati a conquistare o a distruggere il pianeta, forti di qualche marchingegno che nemmeno nei più assurdi sci-fi sarebbe mai stato accettato. Ma d'altronde lo stacco netto con il passato era stato evidente fin dal primo film della "trilogia Craig", e questo terzo film riesce a dimostrare che è possibile continuare sulla linea del realismo senza dimenticarsi di ommaggiare i gli altri film e gli altri Bond che, assurdi o no, hanno segnato un'epoca.
[+]
Tornato in servizio dopo esser stato creduto morto, ma non prima di essersi preso una breve, ma intensa, vacanza, Bond deve vedersela con Silva, ex "doppio zero" consegnato da M al nemico in cambio della liberazione di altri sei agenti, il quale ha come unico scopo la vendetta personale sull'irriducibile capo dell'MI6.
Proprio la vendetta muove il villain di turno; sono finiti i tempi degli avversari intenzionati a conquistare o a distruggere il pianeta, forti di qualche marchingegno che nemmeno nei più assurdi sci-fi sarebbe mai stato accettato. Ma d'altronde lo stacco netto con il passato era stato evidente fin dal primo film della "trilogia Craig", e questo terzo film riesce a dimostrare che è possibile continuare sulla linea del realismo senza dimenticarsi di ommaggiare i gli altri film e gli altri Bond che, assurdi o no, hanno segnato un'epoca. Infatti Skyfall arriva nel cinquantenario di 007 e gli omaggi alle pellicole precedenti erano d'obbligo: ed ecco allora Craig dimenticarsi del proprio carattere da ribelle e aggiustarsi con eleganza il polsino della camicia, mentre atterra su un vagone ferroviario sventrato da una scavatrice; torna anche la celebre Aston Martin anni 70, dotata ancora di qualche gadget lasciato in eredità da Sean Connery, che però non mina minimamente l'aspetto realistico della trama ma si rivela una gradevole citazione completamente fine a sè stessa. Perfino l'equipaggiamento fornito dall'agente Q, che qui abbandona l'aspetto del vecchio scienziato in camice per assumere quello di un giovane geek con tanto di occhialoni, segue i dettami dell'austerity del film: "Penne esplosive? Non usiamo quei giocattoli da un pezzo" dichiara il nuovo addetto alle armi.
Lo stesso protagonista viene ridimensionato e portato a livelli più umani, anche rispetto ai precedenti due film, che avevano avuto il merito di inserire l'Amore, quello vero, nella sfera dei sentimenti dell'agente segreto per eccellenza; il Bond che ci troviamo di fronte, di cui finalmente veniamo a conoscere anche il passato, perde colpi, sente su di sè il peso dei numerosi anni di servizio (metaforicamente rappresentati da “La Valorosa Témériere” di W. Turner) e viene messo duramente alla prova, anche sul piano psicologico, da nemici e amici; persino la sua natura da inguaribile seduttore ad un certo punto scompare per lasciare il posto allo spirito di protezione di un figlio nei confronti della madre.
Proprio sul rapporto quasi filiale che lega Bond (e legava Silva) al capo dell'MI6 si concentra il film: scomparse le bondgirls (un po' sottotono in questo film, personaggi interessanti ma inutili nell'economia della trama), ecco che diviene M il fine degli sforzi contrari dei due agenti. Judi Dench è quindi la protagonista femminile di questo ventitreesimo 007, che vede il suo personaggio approfondito, sia per quanto riguarda il suo passato, che la rivela una spietata calcolatrice, che psicologicamente; la madre con la M maiuscola viene messa duramente alla prova dal ritorno del suo ex prediletto e dai sentimenti contrastanti che prova nei suoi confronti. Contrariamente all'interpretazione della Dench, intensa ed espressiva nella sua freddezza, quella del villain Bardem è caratterizzata da una decisa follia e imprevedibilità, almeno per i personaggi del film; agli spettatori invece le mosse e i piani calcolati al minimo dettaglio di Silva, oltre che lo "stile" della sua pazzia, ricordano molto il Joker di Ledger con una sfumatura dello Chigur di Non è un paese per vecchi; se dunque il personaggio di Silva, interpretato egregiamente da Javier Bardem, funziona benissimo come antitesi di Bond nel triangolo di amore-odio con M, sintesi tra i due, risulta poco originale e spesso troppo prevedibile per chi conosce il secondo film della trilogia di Nolan, eccezion fatta per la sequenza finale nella cappela dove l'attore da il massimo di sè e riesce a sorprendere ed emozionare, suscitando sentimenti contrastanti nello spettatore: nessuno è immacolato e nessuno è completamente malvagio.
Troppi sono però le analogie con l'ultima trilogia di Batman sia per quanto riguarda alcuni personaggi (non solo Silva) e situazioni, complici anche alcune sequenze che come regia ricalcano lo stile di Nolan.
Il film risulta comunque estremamente godibile, grazie a ottime sequenze d'azione (in particolare nell'incipit e nel finale), ad una regia sobria ma adatta e all'abilità degli attori. Si pone come stacco definitivo dallo stile dei vecchi 007, che pure non dimentica di omaggiare con citazioni e riferimenti ironici e a volte un po' critici. Sam Mendes dunque riparte da zero, come ha fatto il regista di Memento con la saga dell'uomo-pipistrello, riscrivendo un Bond più umano, realistico, colto ed adulto (il finale del film tutto è tranne che scontato e buonista), modernizzando il mito dell'agente segreto più famoso del mondo, senza temere di attuare grandi cambiamenti. Come emblematicamente sentenzia James, James Bond, nel film: "Qualcuno muore".
[-]
|
|
[+] lascia un commento a xxseldonxx »
[ - ] lascia un commento a xxseldonxx »
|
|
d'accordo? |
|
gadoraid
|
sabato 10 novembre 2012
|
bond: da parodia di un eroe che fu ..a gladiatore.
|
|
|
|
Chi scrive non ha mai amato particolarmente i films di James Bond. Considera la trilogia di Bourne inarrivabile per certi versi. Reputa il primo Mission Impossibile con Tom Cruise un film da vedere assolutamente.
Eppure a partire dal crudo Casinò Royale (2006) di Martin Campbell qualcosa è cambiato.
Sarà l’innegabile presenza scenica di Daniel Craig, sarà merito appunto degli ultimi tre registi (e sceneggiatori ) che si sono cimentati nel non facile “ripristino” dell’agente segreto più famoso del mondo (esperimento parzialmente fallito in Quantum of Solace, diretto da Marc Forster nel 2008) sarà che il tema principale della colonna sonora (Skyfall di Adele) amalgamato ad una sequenza video dei titoli di testa da brivido ti basterebbe per essere appieno ripagato del prezzo del biglietto,ma questo film di 007 convince e può piacere .
[+]
Chi scrive non ha mai amato particolarmente i films di James Bond. Considera la trilogia di Bourne inarrivabile per certi versi. Reputa il primo Mission Impossibile con Tom Cruise un film da vedere assolutamente.
Eppure a partire dal crudo Casinò Royale (2006) di Martin Campbell qualcosa è cambiato.
Sarà l’innegabile presenza scenica di Daniel Craig, sarà merito appunto degli ultimi tre registi (e sceneggiatori ) che si sono cimentati nel non facile “ripristino” dell’agente segreto più famoso del mondo (esperimento parzialmente fallito in Quantum of Solace, diretto da Marc Forster nel 2008) sarà che il tema principale della colonna sonora (Skyfall di Adele) amalgamato ad una sequenza video dei titoli di testa da brivido ti basterebbe per essere appieno ripagato del prezzo del biglietto,ma questo film di 007 convince e può piacere ..anche tanto.
Tralasciando il giudizio sull’interpretazione di un biondo Javier Bardem, che essendo il cattivo di turno non può che far emergere il suo personaggio con bravura (le parti dell’antagonista piacciono sempre tantissimo al pubblico...psicologicamente sempre attratto dal lato oscuro dei personaggi..), è proprio il film e la regia (di Sam Mendes) nonché una fotografia eccelsa (vedere il curriculum di Roger Deakins) a rendere il piatto appetitoso. La sequenza finale è decisamente coinvolgente e spettacolare con “amarcord” incorporato. E le Bond girls ? Quasi due ..(chi vedrà il film capirà)..la sensuale Naomie Harris (che rivedremo sicuramente..) e uno dei profili occidentale- asiatico più belli mai visti su uno schermo ovvero Berenice Marlohe.
Naturalmente questo James Bond, come già detto all’inizio, deve molto ma veramente molto a Daniel Graig, occhi di ghiaccio in faccia scavata, che l’ha tirato fuori da quegli smoking e modi tanto gentlemen ma ormai decisamente fuori luogo e tempo..trasformandolo da una parodia di un eroe che fu ad un gladiatore moderno ..di quelli con gli attributi . Interessante anche l’idea della regressione tecnologica ..anche il Bond che ormai poteva vantarsi di fare concorrenza all’ispettore Gadget viene retrocesso a gladiatore (solo pistola, gps e pugni ben assestati !!).
Parafrasando una battuta del film: “Caro, Ian Fleming ..la resurrezione è avvenuta !!”.
[-]
[+] attore mediocre
(di rudy_50)
[ - ] attore mediocre
|
|
[+] lascia un commento a gadoraid »
[ - ] lascia un commento a gadoraid »
|
|
d'accordo? |
|
gabriele.vertullo
|
lunedì 5 novembre 2012
|
james bond tra innovazione e tradizione
|
|
|
|
James Bond festeggia i suoi 50 anni di vita, e alla base del successo della saga più longeva del cinema c’è sicuramente la capacità di aggiornarsi e rinnovarsi ad ogni nuovo capitolo, riflettendo le contraddizioni e le certezze dei tempi; senza rinunciare a solide e avvincenti scene d’azione che accordano tutte le generazioni di spettatori.
In questa nuova avventura la spia più famosa del pianeta metterà in discussioni tutte le sue convinzioni e sicurezze sull’agenzia e le persone che lo circondano, dopo essere stato “sacrificato” dall’inesorabile M (Judi Dench) durante una missione. La MI6 sta attraversando uno dei periodi più difficili e complicati della sua gestione, che oltrepassa la soglia critica quando la sede centrale londinese subisce un esplosivo attacco terroristico, e l’incolumità di tutti gli agenti viene minata con la decriptazione di tutti i loro dati personali.
[+]
James Bond festeggia i suoi 50 anni di vita, e alla base del successo della saga più longeva del cinema c’è sicuramente la capacità di aggiornarsi e rinnovarsi ad ogni nuovo capitolo, riflettendo le contraddizioni e le certezze dei tempi; senza rinunciare a solide e avvincenti scene d’azione che accordano tutte le generazioni di spettatori.
In questa nuova avventura la spia più famosa del pianeta metterà in discussioni tutte le sue convinzioni e sicurezze sull’agenzia e le persone che lo circondano, dopo essere stato “sacrificato” dall’inesorabile M (Judi Dench) durante una missione. La MI6 sta attraversando uno dei periodi più difficili e complicati della sua gestione, che oltrepassa la soglia critica quando la sede centrale londinese subisce un esplosivo attacco terroristico, e l’incolumità di tutti gli agenti viene minata con la decriptazione di tutti i loro dati personali. Bond non tarderà ad arrivare per riscattare il suo valore e il nome dell’agenzia.
Skyfall costituisce lo spartiacque di tutto l’universo di 007, e in modo particolare della trilogia capitana dall’affascinante e scultoreo Daniel Craig: nella trama complessiva si inseriscono importanti cambiamenti e nuovi personaggi cruciali per il presente e il futuro. Il film viaggia sul doppio binario dell’innovazione e della tradizione, copresenza voluta e sostenuta già dalle prime due scene iniziale: alla prima canonica e mozzafiato scena d’inseguimento, seguono pittoreschi e animati titoli iniziali che raffigurano la “caduta” di James Bond sulle note della canzone di Adele. Doppia chiave di lettura che garantisce l’equilibrio e la spettacolarità della storia: di totale godimento visivo è la missione in Cina tra i grattacieli di una Shangai psichedelica e tecnologica, e il più caratteristico e suggestivo casinò di Macau.
Skyfall è un film in cui le ombre oscurano la luce, in cui le gerarchie e la burocrazia torreggiano sulle tante pedine sacrificabili per la salvaguardia del sistema e dalla struttura. Molti sono i nodi contradditori e controversi, condensati nel personaggio psicopatico e cyber-terrorista di Javier Bardem, modellato sui caratteri degli ormai familiari super cattivi del Batman noliano. In questo scenario si giustifica e si apprezza la regia di Sam Mendes, creatore di trame psicologiche prima che narrative, in grado di conferire spessore e credibilità a un James Bond lacerato e problematico (con tanto di barba ispida e tasso alcolico sopra la norma).
L’unico modo per fronteggiare e sconfiggere la propria crisi individuale è finire il tutto proprio dove le prime paure sono cominciate, nella terra natia di Bond.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gabriele.vertullo »
[ - ] lascia un commento a gabriele.vertullo »
|
|
d'accordo? |
|
paride86
|
mercoledì 7 novembre 2012
|
bello
|
|
|
|
Partendo dai bellissimi titoli di testa, "Skyfall" si dipana sensuale e affascinante, ricco di azione - a discapito dei personaggi femminili - e di belle musiche di sottofondo.
La fotografia è ottima e alcune scene davvero spettacolari: penso, per esempio, al combattimento davanti allo schermo pubblicitario, oppure all'assalto a Skyfall, dove la luce fioca del tramonto pian piano scema in una notte torbida, illuminata soltanto dal falò.
[+]
Partendo dai bellissimi titoli di testa, "Skyfall" si dipana sensuale e affascinante, ricco di azione - a discapito dei personaggi femminili - e di belle musiche di sottofondo.
La fotografia è ottima e alcune scene davvero spettacolari: penso, per esempio, al combattimento davanti allo schermo pubblicitario, oppure all'assalto a Skyfall, dove la luce fioca del tramonto pian piano scema in una notte torbida, illuminata soltanto dal falò.
Daniel Craig è un Bond molto fisico e muscolare e il film è ricco di ironia e di citazioni di precedenti episodi.
L'unico personaggio femminile davvero rilevante è, stavolta, l'anziana Judi Dench, marmorea "M" giunta al capolinea.
Tutto sommato la trama è molto esile e il film poggia le sue fondamenta sul fascino degli attori - Bardem è un eccezionale comprimario - e sull'azione, ma va bene anche così.
Inferiore a "Casinò Royale", ma superiore a ""Quantum of Solace.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paride86 »
[ - ] lascia un commento a paride86 »
|
|
d'accordo? |
|
aleg991
|
domenica 4 novembre 2012
|
ottimo
|
|
|
|
Il film si apre con inseguimenti e sparatorie nelle vie di Istanbul,per poi passare ad una Londra in crisi;partendo da qui il regista,nonostante non sia avvezzo ai film d'azione,sforna un film decisamente ottimo che fa risorgere l'agente 007 dalle proprie ceneri come fosse una fenice.La scelta del cast è veramente ottima ad eccezione delle bond-girl assolutamente evanesenti;un plauso va fatto alla scelta dell'antagonista,l'ottimo Javier Bardem,che interpreta alla perfezione la parte del cattivo come se la parte fosse stata ideata appositamente per lui.Ormai arrivato al terzo film di 007 come protagonista troviamo,ancora una volta,Daniel Craig il quale dopo le battute iniziali si trova a dover fronteggiare un cattivo che sembra davvero insuperabile;nonostante la bravura del suo avversario Craig sforna un'ottima interpretazione senza subire troppo la presenza scenica di Bardem.
[+]
Il film si apre con inseguimenti e sparatorie nelle vie di Istanbul,per poi passare ad una Londra in crisi;partendo da qui il regista,nonostante non sia avvezzo ai film d'azione,sforna un film decisamente ottimo che fa risorgere l'agente 007 dalle proprie ceneri come fosse una fenice.La scelta del cast è veramente ottima ad eccezione delle bond-girl assolutamente evanesenti;un plauso va fatto alla scelta dell'antagonista,l'ottimo Javier Bardem,che interpreta alla perfezione la parte del cattivo come se la parte fosse stata ideata appositamente per lui.Ormai arrivato al terzo film di 007 come protagonista troviamo,ancora una volta,Daniel Craig il quale dopo le battute iniziali si trova a dover fronteggiare un cattivo che sembra davvero insuperabile;nonostante la bravura del suo avversario Craig sforna un'ottima interpretazione senza subire troppo la presenza scenica di Bardem.Il film è veramente di ottimo livello con un cast eccezionale ed un grande regista!CONSIGLIATISSIMO
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aleg991 »
[ - ] lascia un commento a aleg991 »
|
|
d'accordo? |
|
michela papavassiliou
|
venerdì 16 novembre 2012
|
bond dagli abissi al cielo
|
|
|
|
Daniel Craig nei panni ormai collaudati di James Bond mette in scena l'avventura numero 23 dell'irresistibile agente segreto. Una pellicola fedele alla matrice 007, che verra' ricordata anche per la splendida colonna sonora scritta da Adele e Paul Epworth. Proprio sulle note di "Skyfall" la caduta apparentemente mortale di James da una cascata negli abissi. Salvato da una splendida donna, ostacolato da chi dovrebbe sostenerlo, questo 007 ormai non piu' giovane, incapace di superare brillantemente i tests di riarruolamento e con dotazioni minimal, conquista senza possibilita' di replica.
[+]
Daniel Craig nei panni ormai collaudati di James Bond mette in scena l'avventura numero 23 dell'irresistibile agente segreto. Una pellicola fedele alla matrice 007, che verra' ricordata anche per la splendida colonna sonora scritta da Adele e Paul Epworth. Proprio sulle note di "Skyfall" la caduta apparentemente mortale di James da una cascata negli abissi. Salvato da una splendida donna, ostacolato da chi dovrebbe sostenerlo, questo 007 ormai non piu' giovane, incapace di superare brillantemente i tests di riarruolamento e con dotazioni minimal, conquista senza possibilita' di replica. A caccia di microchip imprendibili, osteggiato dal nemico e dai suoi, vola su treni in corsa e a cavallo di moto impennando tra tetti dai coppi cadenti, sullo sfondo di una Istambul caotica e implacabile. Come l'eroica nave pronta per essere demolita della tela di William Turner, esposta alla parete della National Gallery, Bond lotta senza riserve la battaglia della sua vita. Primo tempo ben congeniato , delude un po' nella seconda parte per l' improbabile tentativo di salvataggio in solitario, grazie solo alla complice presenza delle vecchie Aston Martin grigia metallizzata e dell'amata dimora di famiglia. In grado di sconfiggere l'ex agente Silva ormai psicopstico nemico, interpretato da un magnifico Bardem, incapace di salvare la madre putativa e grande capo ormai in declino Judi Dench, nei panni della decisa M, questo film di Sam Mendes ci regala un Daniel Craig impareggiabile. 143 minuti targati Usa e Uk da vedere.MP
[-]
|
|
[+] lascia un commento a michela papavassiliou »
[ - ] lascia un commento a michela papavassiliou »
|
|
d'accordo? |
|
pietro viola
|
mercoledì 28 novembre 2012
|
il nemico? è dentro
|
|
|
|
E' ancora tempo d'eroi, in questi tempi di crisi. E l'eroismo è la capacità di saper risorgere dalle proprie ceneri, in forme nuove. Cosa che riesce a questo sorprendente, ultimo capitolo di una saga che sembrava irrimediabilmente dentro una spirale d'agonia, incapace di accettare la fine di tante cose (il vecchio mondo della guerra fredda, il vecchio mondo dell'eroe tutto d'un pezzo, il vecchio mondo dellle ville alle bahamas quale marchio di felicità e successo), e di vedere le nuove, proprie di un sistema, sociale, politico, individuale, in cui il male non è più fuori, esterno, ma va trovato dentro, illuminato e trasformato, per non esserne schiacciati.
[+]
E' ancora tempo d'eroi, in questi tempi di crisi. E l'eroismo è la capacità di saper risorgere dalle proprie ceneri, in forme nuove. Cosa che riesce a questo sorprendente, ultimo capitolo di una saga che sembrava irrimediabilmente dentro una spirale d'agonia, incapace di accettare la fine di tante cose (il vecchio mondo della guerra fredda, il vecchio mondo dell'eroe tutto d'un pezzo, il vecchio mondo dellle ville alle bahamas quale marchio di felicità e successo), e di vedere le nuove, proprie di un sistema, sociale, politico, individuale, in cui il male non è più fuori, esterno, ma va trovato dentro, illuminato e trasformato, per non esserne schiacciati. L'operazione va a buon fine per il film e il protagonista (da uomo alla deriva e/o eterno prigioniero di un cliché, a uomo nuovo nell'abbraccio con la madre/mentore alla fine, redenzione epr entrambi), capace di una battuta che, da sola, rivela lo spessore della pellicola: di fronte alla seduzione dell'ambiguo cattivo splendidamente reso da bardem (cattivo proprio perchè prigioniero del passato e della sofferenza che ne deriva), visibilmente e fisicamente attratto dal maschissimo bond, e alle sue parole : "dovresti provare, c'è sempre una prima volta...", la risposta del fu maschio tutto d'un pezzo è un lapidario "e chi ti dice che per me sia la prima volta". Ecco l'uomo nuovo: sono perchè posso, non perchè devo. Ecco il nuovo bond, sempre avventuroso e spettacolare, capace anche di guardarsi dentro e, per la prima volta, d'amare. Che sia qui la chiave per la soluzione della crisi globale?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pietro viola »
[ - ] lascia un commento a pietro viola »
|
|
d'accordo? |
|
francesco67
|
domenica 4 novembre 2012
|
un bond con la lacrima.
|
|
|
|
Bond non delude in questa terza parte dell' era Craig . Primo quarto d'ora da manuale con una discesa agli inferi del nostro eroe che con la bella colonna sonora cantata da Adele lascia a bocca aperta il pubblico in sala. Poi il ritorno all MI6 con non pochi riferimenti attualissimi al volerlo lasciare a casa perche' ormai datato ( a 45 anni!).E deve rimettersi a studiare Bond, deve rifare il corso di arruolamento e' obsoleto come M del resto e la recessione si fa sentire anche nell'equipaggiamento dato da un novello Q che pero' capisce solo in un secondo tempo che la vetusta' di Bond merita il rispetto che si deve all' esperienza. Bardem caratterizza un cattivo con perversioni anche omosessuali che poco spaventano un Bond che ormai nel ruolo del salvatore dell' intelligence britannico non si fa distrarre ne da donne, che tantomeno da uomini.
[+]
Bond non delude in questa terza parte dell' era Craig . Primo quarto d'ora da manuale con una discesa agli inferi del nostro eroe che con la bella colonna sonora cantata da Adele lascia a bocca aperta il pubblico in sala. Poi il ritorno all MI6 con non pochi riferimenti attualissimi al volerlo lasciare a casa perche' ormai datato ( a 45 anni!).E deve rimettersi a studiare Bond, deve rifare il corso di arruolamento e' obsoleto come M del resto e la recessione si fa sentire anche nell'equipaggiamento dato da un novello Q che pero' capisce solo in un secondo tempo che la vetusta' di Bond merita il rispetto che si deve all' esperienza. Bardem caratterizza un cattivo con perversioni anche omosessuali che poco spaventano un Bond che ormai nel ruolo del salvatore dell' intelligence britannico non si fa distrarre ne da donne, che tantomeno da uomini.Secondo tempo quindi piu' blando in fase di ritmo perche' la battaglia si svolge nella casa e nei ricordi del Nostro che nel tentativo ultimo di proteggere la amata odiata M suo malgrado se la trova morente tra le braccia e ci scappa anche una lacrimuccia a umanizzare il personaggio che sembra aver messo la testa a posto, o almeno in questo 23esimo film, vuole raccontarci di una metamorfos, di cio' che e' avvenuto nel passato che va lasciato alle spalle con un occhio al futuro per essere ancora appetibili per il mondo del lavoro. Anche se si tratta di essere un agente segreto con licenza di uccidere.
[-]
[+] pff
(di rudy_50)
[ - ] pff
|
|
[+] lascia un commento a francesco67 »
[ - ] lascia un commento a francesco67 »
|
|
d'accordo? |
|
|