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Devo essere onesto il film è riuscito, ma nasconde un potenziale che non è stato sfruttato affatto!
Qualunquemente è la storia di Cetto latitante calabrese che vive nell'illegalità o meglio nella sua legalità dove le tasse, il rispetto, la morale sono parole inesistenti, prive di significato! Imprenditore abusivo, uomo corrotto e donnaiolo di "Arcore" pronto a pagare per vincere con le donne e nella vita.
Albanese ci propone un personaggio che diverte mettendo davanti hai nostri occhi il degrado della politica degli ultimi lustri. Facendo auspicare ad un filone (cinematografico, come "cetto in parlamento", occhessòio) che renda meno amare le verità che mette in scena.
La regia ed il montaggio sono mediocri meglio sarebbe stata la direzione dello stesso attore visto il legame con il protagonista (se stesso).
Da notare la bella colonna sonora "onda Calabra".
Nota negativa la scelta di troppi attori siciliani, che spostano l'ambientazione quasi in sicilia meglio sarebbe stato sceglierne qualcuno calabrese.
Rubini leggermente fuori ruolo troppo sofisticato e poco spontaneo non convince del tutto.
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