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Inception.
E’ un contenitore di sensazioni, percezioni, verso il quale bisogna avere il massimo rispetto, avvicinandovisi senza apriorismi o schematismi ideologici. Il tutto, in una logica ben precisa. Un contenitore può riservare sorprese più o meno gradite, quindi, massima prudenza nei giudizi. Basti pensare, ad esempio, che la sola lettura in team della sceneggiatura, ha provocato momenti di “stati d’ansia” in attori anche navigati. La Warner Bross, per il regista del Cavaliere Oscuro, The Prestige, Insomnia, Memento, ha tenuto aperto, a tempo indeterminato, i propri Caveau (si parla di più di 200.000 $), i vertici della casa hanno deciso di puntare su Nolan per costruire velocemente nuova ricchezza, magari mentre dorme e sogna? Letti gli ultimi dati, dico di si! La scommessa è “economicamente” vinta.
Il film di Nolan è un “epipedon onirico”, un orizzonte onirico. Questo orizzonte non è necessariamente da considerarsi secondo i normali canoni scolastici o pragmatici. Il tuo orizzonte può non coincidere con il mio. Rispetto all’orizzonte, sei in una posizione statica o dinamica? Qual è il tuo punto di vista? Addirittura, nel film il contrasto tra contenuto manifesto (ciò che vedo) e contenuto latente (il suo significato reale) costituisce il nucleo vitale dell’intera vicenda. Credo.
Spazio e tempo, oggetti psichici in tutta la loro essenza e rappresentabilità, che si spostano più o meno velocemente nei vari livelli intrapsichici, sono da considerarsi vere e proprie bombe cariche di “pathos [πάΘος sofferenza ed emozione], ethos [ἦθος il posto da vivere], logos/da λέγειν(léghein) [ragion d’essere, relazione, argomento, ragionamento]. Il linguaggio; la scenografia, in tutta la sua imponenza illustrativa e decorativa; le luci, i colori e le musiche; costruiscono l’intera rappresentazione scenica, all’interno della quale il regista Nolan “assembla” con forza e creatività, la sua “creatura”, la sua “opera”.
Inception/breve ed enigmatica sinossi
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“Inception”“borderline vitae imago” tra mondo reale, subconscio e mondo onirico.
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Per evitare a Rober Fischer Jr. di ereditare l'intero impero finanziario paterno, bisogna "innestare" nella sua mente "l'idea" di frazionarlo.
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Per raggiungere questo obiettivo, sono scelti personaggi dotati di forte personalità e sorprendente professionalità nei vari campi del sapere. Si procede a livelli. Nel primo livello è il chimico Yusuf a sognare, i suoi complici, all’interno del suo sogno, devono convincere il giovane uomo d’affari che suo padre vuole…
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Livello successivo, siamo nell’…., livello non stabile, per i meccanismi di autodifesa posti in essere dall’incoscio di Fisher jr. Questo sogno è di Arthur, alter ego di Cobb. Tutti gli altri entrano nel sogno e … Fisher Jr. inizierà a pensare che il suo papà probabilmente ha deciso di…
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Nel livello successivo accade di tutto. Fisher Jr, si trova in una location da video…. “i nemici aumentano a ritmo esponenziale”. E’ qui che l’obiettivo deve raggiungersi. Fisher Jr. incontrerà una persona a lui molto cara, ma non sarà l’unico. Anche Cobb incontrerà… per cui insieme all’architetto sarà costretto a scendere ancora più giù, un altro livello.
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Ultimo dei livelli. Cobb si rende conto di riconoscere… E’ un luogo pericolosissimo, i ricordigiocano un ruolo essenziale. Il tempo, lento, veloce, e con le sue variabili sembra incastrare nel limbo…. Bisogna far presto per riportare tutti alla realtà.
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Ma la realtà di Cobb è vera? Il “totem”, cos’è il totem? Smetterà di girare?
I protagonisti:
Dom Cobb (Leonardo DiCaprio). Ruolo: Estrattore, si inoltra nelle menti delle persone, prende le informazioni che gli necessitano. Fine spionaggio industriale.
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Arthur(Joseph Gordon-Levitt). Cobb si fida solo di lui. E’ lui a curare tutti i più piccoli dettagli che necessitano per l’impresa. E’ una mente che crea.
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Ariadne (Ellen Page). Ruolo: Architetto, assolutamente necessaria la sua presenza. Il principale compito è quello di dare vita, creare il mondo dei sogni. Si ritrova così da studentessa brillante a collaboratrice strettissima di Cobb. E’ attraverso Ariadne che si conosce meglio Cobb.
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Eames (Tom Hardy). Ruolo: Falsario, vecchia conoscenza di Cobb nei ruoli di alleato ed avversario. E’ la persona che nel sogno è in grado di rappresentare, proiettare, la fisicità di chiunque. L’interlocutore di Eames non saprà mai la sua vera identità.
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Mal, ( Marion Cotillard ). Ruolo: moglie di Cobb, insieme vivono una straordinaria storia d’amore.
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Saito (Ken Watanabe). Ruolo: Finanziatore dell’impresa e turista/viaggiatore nella stessa.
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Rober Fischer Jr. (Cillian Murphy). Ruolo: Target di Saito. In procinto di ereditare l’impero finanziario del padre. Il padre con la sua forte personalità ha offuscato ciò che più desidera. Amarlo.
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Yusuf (Dileep Rao). Ruolo: Chimico. I suoi miscugli hanno come obiettivo la condivisione onirica. Ha adesso l’occasione giusta per vedere applicate le sue teorie. Non si lascia sfuggire l’occasione.
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Maurice Fischer (Pete Postlethwaite). Ruolo: Padre morente di Robert.
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Peter Browning (Tom Berenger). Ruolo: Avvocato di Maurice e padrino di Robert.
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Miles (Michael Caine). Ruolo: suocero di Cobb. E’ dal suocero che Cobb ha imparato tutto sui sogni e sulla loro condivisione. Presenta a Cobb, Ariadne. Il promettente architetto. Michael Caine è una figura apprezzata da Nolan. Con Inception, Caine raggiunge cifra 4 presenze nei film del regista, dopo “Batman Begins,” “The Prestige,” e “Il cavaliere oscuro”.
Dunque, sceneggiatura “a doppia coda di rondine”, l’incastro è sincrono per ognuno degli attori. Ciò che sembra superfluo, lo lascio coperto dalle macerie. L’irreale, costantemente affiancato da un clima enigmatico, non va a scapito della comprensibilità. Il finale sibillino vi lascerà azzittiti, raggelati, attoniti. E questo a tutto vantaggio dei commenti, che iniziano appena usciti dalla sala, e continueranno per mesi. Dilemmi, controversie, incertezze, soffiano all’interno delle canne d’organo dell’animo umano, sprigionando e creando tanta coesione armonica, ma anche tanta disarmonia. Classificarlo con una o più etichette? Beh, provate a farlo.
P.S. Per evitare l'ansia di stare dietro al racconto, alla narrazione, vederno più volte.
Good Ciak!
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