Inception |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Leonardo DiCaprio, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Elliot Page.
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Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 142 min.
- USA, Gran Bretagna 2010.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 24 settembre 2010.
MYMONETRO
Inception
valutazione media:
3,67
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Qual'è il parassita più resistente? Un'idea!di agnese vinciguerraFeedback: 100 |
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martedì 12 ottobre 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il film Inception è un film che ha diversi livelli di interpretazione. Si può rimanere in superficie e vederne un fantasy macchiavellico oppure cercare di rapportare lo schema della storia alle tendenze della mente umana, nel mondo reale.I temi che si toccano sono:
- I sogni come elaborazione personale della vita, quindi riproduzioni “corrette” di come avremmo voluto fosse andata una parte della vita o un’esperienza vissuta (Mol, e il mondo nella mente di Cobb);o luogo dove le difese sono più basse e quindi dove le idee che si generano in realtà potrebbero non essere nostre, ma frutto di un intervento esterno, di qualcuno che voglia manipolarci al fine di innescare nella nostra mente meccanismi di pensiero utili per altri scopi, che vanno contro la nostra volontà (Progetto contro Fisher, da parte del cinese) – L’architettura di Inception è un’architettura della mente).L’uomo si crea dei mondi interiori (schemi, stereotipi,valori, convizioni), come fossero città, che hanno delle regole e una vita che dipendono dall’evoluzione di chi le crea (pensiero,percezione, cultura,educazione) e da come questo percepisce il mondo “fuori” del reale. Nel film vengono rappresentati vari livelli di subconscio, che si possono raggiungere solo attraverso il sonno che porta al sogno, nel quale ci sia riaddormenta per risognare ad un livello più profondo, per riaddormentarsi di nuovo ecc…Fino ad arrivare al livello più profondo di tutti chiamato limbo, e dal quale è difficile uscire senza perdere totalmente il contatto con la realtà. I mondi del subconscio, i personaggi che li popolano sono creati da una persona (che li immagina sognando). Gli stessi mondi si sbriciolano in mille pezzi appena il loro stesso creatore cerca di cambiarne i meccanismi, o di inserire elementi di disturbo al loro interno, con tanto di rivolta delle figure di contorno. Stessa cosa accade durante il passaggio da un livello di subconscio a quello più profondo, dove un esercito di personaggi arrabbiatissimi ed armati fino ai denti fanno di tutto per uccidere il sognatore, ed impedire il suo tentativo di “scavare” nella propria interiorità. Ecco perché: la mente umana è fatta da una parte razionale, Io, che rappresenta una struttura psichica - organizzata e relativamente stabile - deputata al contatto ed ai rapporti con la realtà, sia interna che esterna. Un’altra parte fatta di pulsioni irrazionali (Es). Il film rappresenta come le persone abbiamo un inconscio fortemente legato alle proprie esperienze di vita reale, e di come gli stessi meccanismi interiori lavorino sulla base di ciò che abbiamo imparato dall’esterno. Molti restano nella vita con queste componenti completamente allo sbaraglio senza svolgere alcun tentativo di conoscersi meglio e quindi modificare ciò che non funziona. Invece chi nel film (come nella vita) cerca di modificare questi meccanismi, gli schemi dell’Io, andando più a fondo della propria interiorità , viene “aggredito” e fermato nel viaggio che tenta di compiere dalla sua stessa razionalità. Lo scopo di ogni essere umano dovrebbe essere l’evoluzione dello spirito ossia l’ottenimento di uno stato di consapevolezza dell’interiorità sempre maggiore, fino ad arrivare ad un completo controllo di se stessi e delle proprie pulsioni. E’ un viaggio che dura tutta la vita, perché difficilissimo. In quanto andare contro a ciò che si è sempre pensato, o alle cose cosi come ci sono state insegnate, è apparentemente contro natura ma invece necessario per modificare i propri comportamenti e quindi EVOLVERSI.Ecco perché nel film quando si passa da un livello di subconscio ad uno più profondo, le città interiori si sgretolano. Cobb e Mol hanno fatto però un errore di valutazione sin dall’inzio del loro percorso: hanno avuto bisogno di un oggetto che li tenesse legati alla realtà, per non credere che questa fosse il sogno. Sbagliato! Infatti loro non hanno modificato il loro subconscio dove non funzionava. Loro hanno portato i ricordi all’interno di questo riproducendo un mondo fittizio in cui desideravano vivere senza problemi, senza dolori. Loro ci sono andati a vivere nella città delle loro convinzioni, e ci sono rimasti e quindi morti. L’oggetto che nei sogni non cade mai perché non c’è gravità in realtà è la rappresentazione dell’equilibrio di ognuno di noi, che solo attraverso una profonda ricerca interiore può continuare a girare. Viceversa mol ha preso il suo “equilibrio” e l ha chiuso nella casa delle bambole di quando era bambina, dimenticandosi addirittura di avere dei figli “veri”. Cobb invece trova il suo equilibrio (più che altro la via di fuga ad un dolore cosi grande da farlo impazzire) nella sua immaginazione Ecco perché entrambi hanno fatto una brutta fine. Tutto il resto del film è romanzo, e si può giocare a spiegarlo come si vuole. Ma quello che lo ha reso ai miei occhi così interessante è l’abilità che ha avuto Nolan nel riprodurre i mondi della mente, attraverso una storia cosi magistralmente costruita.
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