Inception |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Leonardo DiCaprio, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Elliot Page.
continua»
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 142 min.
- USA, Gran Bretagna 2010.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 24 settembre 2010.
MYMONETRO
Inception
valutazione media:
3,67
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Essere o Non Essere...di Daniele D'AntoniFeedback: 467 | altri commenti e recensioni di Daniele D'Antoni |
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venerdì 8 ottobre 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Immaginate di poter entrare nella mente di altre persone e, attraverso i loro sogni, condizionare le loro scelte; immaginate di vivere talmente intensamente un sogno da non riuscire più a capire quale sia la realtà e quale sia il sogno, o addirittura arrivare al punto di voler vivere un sogno piuttosto che la realtà. Scegliendo di vedere Inception di Christopher Nolan, potrete compiere questo viaggio di immaginazione estatica in compagnia di Dom Cobb (un eccezionale Leonardo Di Caprio), che dovrà infiltrarsi, insieme a un team di “sognatori professionisti, all’interno dei sogni di Robert Fisher (Cillian Murphy – lo spaventapasseri di Batman Begins), figlio del proprietario di una multinazionale, al fine di “sabotare” la sua mente. Il cast è composto da attori che già da parecchio vivono alla corte di Christopher Nolan, come Cillian Murphy, Michael Caine e Ken Watanabe, e da validissime novità tra cui spiccano, oltre a Leonardo Di Caprio, la bravissima Ellen Page (resa famosa dal film “Juno”) e la elegantissima Marion Cotillard ( l’Edith Piaf di “La Vie en Rose”) che pur comparendo poco nel film, interpreta uno dei personaggi più complessi, dolorosi, romantici e “amari” della storia del cinema, incarnando quel tipo di presenza che nei sogni di solito la fa da protagonista: una persona scomparsa dalla quale non riusciamo a separarci. La Mente è di nuovo protagonista tanto che in molti hanno paragonato a torto questo film a “Matrix”; talvolta la pellicola dei fratelli Wachowski riecheggia, quando si parla di realtà multiple, ma se in Matrix la mente era succube delle macchine, in Inception siamo noi schiavi e soggetti a noi stessi, alle regole della nostra stessa mente. Vale la pena parlare delle coreografie che, mentre in Matrix erano usate per armonizzare i movimenti dei combattimenti, qui sono ad uso e consumo della scena in se stessa: si noterà come i personaggi talvolta si muovano in modo armonico e non compulso, anche nel compiere azioni ordinarie come camminare o scendere da una scala. Di nuovo qualcosa di specifico viene messo al servizio del “globale”, come aveva fatto Cameron con Avatar, in cui il 3D non era usato soltanto per creare bizzarri effetti visivi, ma per dare una profondità all’immagine complessiva. La colonna sonora è affidata ancora una volta al compositore Hans Zimmer (che per Nolan aveva già musicato i due Batman). Christopher Nolan ci aveva già abituato a familiarizzare con la mente, con i suoi potenziali e le sue leggi, a partire da Memento, e con The Prestige, e ancora ricreando lo stupendo personaggio di “The Joker” di “Il Cavalliere Oscuro”. L’elaborazione stessa del sogno aveva preso il via con “Insomnia” in cui la facevano da padrone atmosfere da dormiveglia. Con Inception, Nolan firma un vero e proprio capolavoro e, indagando su qualcosa di così comune ma non delineabile,crea una mappa di orientamento di un mondo che non riusciamo a capire pur entrando a farne parte ogni giorno; perché Inception mostra tutte le sfaccettature a noi comprensibili del sogno: l’apparenza ingannevole del sogno e la sua disarmante bellezza, la sua complessità, la mancanza di regole precise al suo interno. Ma soprattutto la stretta relazione tra Sogno e Realtà, perchè i sogni sono effimeri, così come la vita: non è forse la vita una “caduta libera giù da un ponte”? Ed è forse la vita un’interminabile e brevissimo sogno dal quale non ci si può svegliare? “Morire, dormire. Dormire, forse sognare…”
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