La custode di mia sorella

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Un film di Nick Cassavetes. Con Cameron Diaz, Abigail Breslin, Alec Baldwin, Jason Patric, Sofia Vassilieva.
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Titolo originale My Sister's Keeper. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 109 min. - USA 2009. - Warner Bros Italia uscita venerdì 4 settembre 2009. - VM 14 - MYMONETRO La custode di mia sorella * * - - - valutazione media: 2,36 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
ashtray_bliss mercoledì 31 ottobre 2012
tra lacrime e gioie: un viaggio verso la morte. Valutazione 3 stelle su cinque
96%
No
4%

My Sister's Keeper, e' un film apertamente drammatico che pero' riesce lungo tutta la sua durata ad alleggerire in parte questa atsmosfera triste e asfissiante ed alleviare sia allo spettatore che alla protagonista malata il dolore di una malattia terminale (vedi le scene del ballo, della gita al mare etc.)
Ma il film e' anche stato pensato a tavolino per far commuovere e far piangere le masse. E' un pugno nello stomaco per ogni spettatore e il film, astutamente, e' pensato in modo tale da non lasciare nessuno indifferente. Lo spettatore e' avvisato: un film del genere penetrera' nei piu' profondi sentimenti, e una volta scossi le lacrime sono assicurate. [+]

[+] scusate gli errori di battitura. (di ashtray_bliss)
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7alieni lunedì 2 agosto 2010
la custode di mia sorella Valutazione 3 stelle su cinque
79%
No
21%

Una bella coppia con tre figli, due di questi nati con un destino diverso da ciò che convenzionalmente si definisce normale: una malata di cancro il cui nome è Kate (Sofia Vassilieva), l'altra, la più piccola nata per permettere alla sorella di sopravvivere (da qui il titolo); il suo dovere quello di sottoporsi a costanti prelievi e operazioni per donare ciò che è suo alla vita di Kate, per i genitori (Cameron Diaz e Jason Patric) tutto va bene così fino a quando le due ragazze non decidono di prendere in mano le loro vite... La figlia più piccola, Anna (Abigail Breslin), decide quindi di far causa ai genitori per riavere i diritti sul proprio corpo, affidandosi ad un famoso avvocato (Alec Baldwin); la coppia di coniugi si ritrova improvvisamente a riflettere sulle decisioni passate. [+]

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paioco89 lunedì 7 settembre 2009
la malattia e la sofferenza per cassavetes Valutazione 3 stelle su cinque
52%
No
48%

Le problematiche della vita sono un tema caro a Cassevetes, già dal suo primo film "Mariti". Adesso il regista americano si concentra sulla malattia, la sofferenza e la morte. Il film è drammatico e molto biografico, trattando fondamentalmente l'evoluzione della malattia di Kate vista dai componenti familiari, dando poco spazio però alla condizione della ragazzina malata. Il film tocca un tema molto delicato dove è facile emozionarsi ed è facile provare sentimenti, risultando però anche troppo "pesante" e monotono. La vita di Kate manca, viene più osservata esternamente e meno vissuta internamente. Cassavetes si concentra sui problemi della vita familiare causati della figlia malata senza arrivare però ad una forte conclusione, ad un messaggio chiaro ed esplicito. [+]

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ciccio capozzi venerdì 11 settembre 2009
dietro le lacrime, un dibattito civile Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

“LA CUSTODE DI MIA SORELLA” di NICK CASSAVETES; USA, 09. Kate è ammalata di leucemia. Per avere midollo spinale e ad un eventuale rene sicuramente compatibili, l’indomita madre programma un’altra figlia in provetta, Anne: che, però, va da un avvocato per negare ai genitori la possibilità di “usare” il suo corpo. Tratto da un romanzo, a sua volta modellato su una storia vera, il film è una perfetta, “inesorabile” macchina strappalacrime. Sicuramente con l’ausilio del testo di partenza, la sceneggiatura fa scattare con puntualità perfetta il pianto per la drammaticità delle situazioni di scena. Perciò ha fatto storcere il naso a molta critica. Tuttavia, il film, in quello che è il suo fine narrativo, è coerente e riuscito. [+]

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mystic mercoledì 27 marzo 2013
triste e rassicurante, un film destinato a piacere Valutazione 2 stelle su cinque
0%
No
100%

Condannata a morte dalla leucemia che la ha costretta a passare gran parte della propria infanzia in un letto d'ospedale, Kate ha una sorella concepita in provetta con l'intento di farne sua personale donatrice di organi nel corso degli anni. Se a questo aggiungete complicazioni giudiziarie, relazioni perdute e frustrazioni familiari il quadro è quantomeno angosciante.
Si tratta di un film deliberatamente struggente, volutamente sentimentale e assolutamente romantico che gioca con gli equilibri degli stati d'animo. Parla di un'amore impossibile, quello per la vita, e di uno possibile ma non duraturo, quello che porta Kate a scoprire la propria sessualità. [+]

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vanessatalanta domenica 11 febbraio 2018
un'occasione molto mancata Valutazione 1 stelle su cinque
0%
No
100%

 Ho letto il libro e l’ho trovato piatto, ogni capitolo dovrebbe essere ”raccontato” da un diverso personaggio e invece non esiste alcuna caratterizzazione. Qui, per rendere il tutto ultrapatetico, in realtà l’attenzione va tutta alla sorella malata, la piccola resta quasi sullo sfondo, come motore della vicenda e del contrasto,  ancor peggio capita  al personaggio dell’avvocato. Dato che si è voluto cambiare il finale del libro, fatto apposta per farti odiare l’autrice e l’egocentrismo della malata, si sarebbe potuto approfittarne per domandarsi che vita avrà avuto la piccola Anna dopo la morte di Kate. [+]

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irontato giovedì 9 dicembre 2010
cry,cry,cry Valutazione 2 stelle su cinque
17%
No
83%


Questo film è una macchina da lacrime e anche se l'approfondimento sulla tematica della malattia è interessante e coinvolgente la ricerca ostentata di situazioni emotive tristi per coinvolgere lo spettatore è troppo insistente e  abusata.Flashback,madri combattive al limite della pazia e amori oncologici dalla fine tragica sommati insieme danno un risultato poco credibile.Un pò più di sobrietà avrebbe dato alla pellicola quel pathos che una storia di malattia e sofferenza dovrebbe trasmettere.

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