Un gioco da ragazze

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Un film di Matteo Rovere. Con Filippo Nigro, Chiara Chiti, Desiree Noferini, Nadir Caselli, Chiara Paoli.
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Drammatico, durata 95 min. - Italia 2008. - 01 Distribution uscita venerdì 7 novembre 2008. - VM 14 - MYMONETRO Un gioco da ragazze * 1/2 - - - valutazione media: 1,61 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
carazoe mercoledì 5 novembre 2008
un film da vedere Valutazione 4 stelle su cinque
73%
No
27%

Il mio commento dal blog di L'aura: Allora, io alla prima c’ero. Ed ero presente al festival del cinema per 4 intere giornate, di film ne ho visti, di scene da censura me ne sono passate davanti agli occhi parecchie eppure sembra che critiche (poco costruttive)e provvedimenti inutili si siano presi solo per “Un gioco da ragazze”. Sono venuta alla prima di questo film senza aver nemmeno visto del tutto il trailer, preferivo avere un impatto immediato, senza pregiudizi e mi sono ritrovata ad osservare colpita il bel gioco di regia e recitazione di cui è fatta questa pellicola. Un film non è SOLO una storia, questo andrebbe ricordato ai critici, un film è UN MODO di raccontare una storia. Perchè cercare a tutti i costi il tanto agoniato “ever ever after”? Perchè ormai ci siamo abituati a trovarci la pappa pronta per ogni film che andiamo a vedere? Questa è una cosa che mi irrita moltissimo e che i critici sembrano non aver nemmeno preso in considerazione: un film va visto, interpretato in maniera personale e GIUDICATO, non è il film a dover fare queste cose, è il pubblico. [+]

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michele lupetti sabato 7 marzo 2009
eppur non mi dispiace Valutazione 3 stelle su cinque
79%
No
21%

Non l'ha visto nessuno, ma ne hanno parlato male tutti. Difficile capire perchè, visto che questo "Un gioco da ragazze" di Matteo Rovere, pur non essendo certo un capolavoro, è decisamente meno brutto di altri osannati film italiani recenti. Anzi, da un certo punto di vista per la lontananza dalle regole del cinema giovanilistico odierno e la forza del mostrato potrebbe pure essere considerato un'opera d'autore, senza per questo intendere che si tratti di un gran film e che sia originale (guardate Thirteen e capirete). Partendo più o meno dallo stesso assunto di Albakiara, ossia la negazione della gioventù d'oggi come la vede Moccia, ci spostiamo stavolta nei quartieri alti di Lucca (bello l'accento toscano che domina tutto il film. [+]

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medz giovedì 13 novembre 2008
fermiamoci un attimo: una storia è una storia... Valutazione 3 stelle su cinque
76%
No
24%

Eccoci qua, di fronte a un debutto che (subito avvistate le prime somiglianze con il genere giovanilistico tanto di moda) è stato prontamente distrutto dalla critica e buttato nel cestino senza nemmeno far si che potesse scaturire qualche riflessione: in fondo è un esordio, gli attori recitano male, non è mica "La classe" di Chantet... Ed ecco quindi che la critica può divertirsi a porgere le sue sentenze definendo, nella maggior parte dei casi, questo film come un banale e assurdo viaggio nel mondo giovanile dell'alta borghesia. Ebbene qui mi fermo, per riflettere: come scriveva Lynch nel suo ultimo libro ("In acque profonde") è fastidioso sentire dire ogni volta che si fa un film con protagonista un giovane che quel film rappresenta tutta la gioventù del periodo in cui si ambienta il film (come è stato fatto in questo caso. [+]

[+] giusto (di fede81)
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paolo salvaro lunedì 2 settembre 2013
un film di denuncia sociale con parecchi difetti Valutazione 3 stelle su cinque
57%
No
43%

Il buon Matteo Rovere ci propone uno specchio generalizzato ed estremizzato della gioventù d'oggigiorno,  spostandosi poi sulla società borghese ricca e fiorente ma in grado di generare mostri.   Pur con degli innegabili difetti e limiti, imputabili forse alla scarsità del cast  (in cui brilla il solo Filippo Nigro)  e alla volontà di voler stupire ad ogni costo il risultato finale è tutto sommato buono.   Chiaramente, se un film del genere lo fa un italiano tutti i critici cinematografici sono lesti ad armarsi di randello per abbatterlo sul cranio del regista in questione, nel nome dell'estetica, del buon costume, o addirittura della moralità, mentre se lo fa un americano non si sa perchè ma piovono sempre applausi, solo perchè in realtà lui voleva criticare tutto ciò che ha girato per un'ora e mezza, pur avendolo fatto con il culo   (vedi Harmony Korine). [+]

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giulialocatelli giovedì 24 novembre 2016
la crudeltà è negli occhi di chi la guarda. Valutazione 2 stelle su cinque
50%
No
50%

Ho visto questo film ieri sera in tv e sono rimasta senza parole. La storia di tre adolescenti ricchissime che fanno branco in un continuo di violenza, bullismo e svalutazione del prossimo da un punto di vista che le fa apparire cattive e spregiudicate, pur essendo evidentemente cresciute in un clima di anaffettività, solitudine emotiva e mancanza di gestione genitoriale. L'intento del film è far apparire un'adolescente con evidente sindrome di onnipotenza come una crudele tentatrice e gli adulti del caso come le sue povere vittime. La realtà è che sono proprio gli adulti in questo film ad essere di una violenza senza fine. Elena applica un evidente meccanismo di seduzione con qualunque uomo lei incontri sulla sua strada e un meccanismo altrettanto becero di svalutazione e prepotenza verso chiunque, in primis verso le sue amiche del cuore. [+]

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gus da mosca domenica 3 maggio 2009
vi voglio provocare...(...come elena) Valutazione 3 stelle su cinque
47%
No
53%

Il film si fonda su di un trucco che lo rende oltremodo falso: Elena ed il professore hanno comportamenti parossistici. La cagnetta in calore non sembra una donna, ne' tantomeno una ragazzina ormonalmente carica, il suo professore non si comporta come un uomo adulto, per giunta nel film ha una moglie adulta ed un figlioletto (Siamo ad anni luce da "Cosi' come sei" di Lattuada-1978 e cito questo film non a caso...) Fortunatamente cio' che accade nel film e' l'ultima delle cose che possono accadere tra un insegnante ed una sua allieva, al di la' delle leggende scolastiche. Ma questo film e' una provocazione che funziona, che usa un linguaggio finalmente scevro da manierismi ideologici italici, che e' esportabile (l'avessero girato in inglese). [+]

[+] ....e continuo a provocarvi !! non scandalizzatevi (di gus da mosca)
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