sixy89
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giovedì 26 agosto 2010
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bel film
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Ricorda molto i classici come Godzilla, ma ha molti aspetti innovativi, come la rappresentazione tramite la tecnica del "documentario" ossia del protagonista che gira con in mano la telecamera. L'effetto è quello di vivere la vicenda in prima persona (anche se a volte risulta un pò effetto mal di mare) e in gnerale il film è ben riuscito. Al contrario di molti disaster movie non c'è solo distruzione fisica in questo film, ma gran parte del film è giocata sulla "spontaneità" dei gesti dell'essere umano di fronte alle situazioni di terrore e sulla forza di volontà nel decidere di andare a recuperare l'amica rimasta intrappolata tra le macerie, nonostante sappiano che molto probabilmente non avrebbero fatto ritorno.
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Ricorda molto i classici come Godzilla, ma ha molti aspetti innovativi, come la rappresentazione tramite la tecnica del "documentario" ossia del protagonista che gira con in mano la telecamera. L'effetto è quello di vivere la vicenda in prima persona (anche se a volte risulta un pò effetto mal di mare) e in gnerale il film è ben riuscito. Al contrario di molti disaster movie non c'è solo distruzione fisica in questo film, ma gran parte del film è giocata sulla "spontaneità" dei gesti dell'essere umano di fronte alle situazioni di terrore e sulla forza di volontà nel decidere di andare a recuperare l'amica rimasta intrappolata tra le macerie, nonostante sappiano che molto probabilmente non avrebbero fatto ritorno.
A parte la trama, che non è niente di speciale, effetti speciali azzeccati, non esagerati come capita spesso, pochi ma buoni e al momento giusto.
Un film assolutamente da vedere se siete fan dei disaster movie.
L'unica pecca è la parte iniziale della festa, troppo lunga e senza senso sinceramente.
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dandy
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domenica 24 gennaio 2021
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filmando la fine...
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Prodotto da JJ Abrams,il film che dopo "The Blair witch project" ha definitivamente rilanciato la moda del "found fotage"(Romero avrà probabilmente preso spunto da qui per "Diary of the dead").A cui vengono mixati con grande sapienza il monster movie alla "Godzilla" e il più generico "disaseter movie".Il lato tecnico è gestito magistralmente,con le riprese forsennate che garantiscono ritmo irreferenabile e momenti di tensione non indifferenti(memorabili le sequenze della testa della Statua della Libertà ormai diventata cult,della metropolitana,del recupero della fidanzata di Rob nel palazzo appoggiato all'altro e l'incontro fatale col mostro a Central Park)ma sono meno efficaci e potenti le riflessioni sull'attacco improvviso da parte di forze inimmaginabili(con evidenti richiami al 9/11),al totale smarrimento e la disperazione di chi si trova catapultato in una situazione infernale e chi continua imperterrito a filmare per fornire un'auspicabile aiuto nel futuro ma senza poter comprendere quel che accade.
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Prodotto da JJ Abrams,il film che dopo "The Blair witch project" ha definitivamente rilanciato la moda del "found fotage"(Romero avrà probabilmente preso spunto da qui per "Diary of the dead").A cui vengono mixati con grande sapienza il monster movie alla "Godzilla" e il più generico "disaseter movie".Il lato tecnico è gestito magistralmente,con le riprese forsennate che garantiscono ritmo irreferenabile e momenti di tensione non indifferenti(memorabili le sequenze della testa della Statua della Libertà ormai diventata cult,della metropolitana,del recupero della fidanzata di Rob nel palazzo appoggiato all'altro e l'incontro fatale col mostro a Central Park)ma sono meno efficaci e potenti le riflessioni sull'attacco improvviso da parte di forze inimmaginabili(con evidenti richiami al 9/11),al totale smarrimento e la disperazione di chi si trova catapultato in una situazione infernale e chi continua imperterrito a filmare per fornire un'auspicabile aiuto nel futuro ma senza poter comprendere quel che accade.Notevole il finale pessimista con l'ultima toccante dichiarazione d'amore dei protagonisti,cui segue l'ultima parte del filmato originale inavvertitamente cancellato ma del quale possiamo vedere brevi spezzoni durante tutta la vicenda.Discreti ancora oggi gli effetti speciali,e ben delineati i personaggi,umani ma tutt'altro perfetti,a partire dal logorroico Hud.Grande e meritato il successo di pubblico:la Hasbro ha lanciato sul mercato un modellino del mostro e dei suoi parassiti.Sicuramente tra i migliori film horror post 2000.Il regista è anche sceneggiatore.Con un ottimo spin off del 2016 "10 Cloverfield Lane" e un evitabile prequel del 2018 "The Cloverfield paradox".
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giu/da(g)
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sabato 29 gennaio 2011
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un buon esperimento
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Una misteriosa creatura irrompe la notte del 22 maggio a New York scatenando il terrore, un gruppo di amici che fino a pochi secondi prima stavano festeggiando si ritrovano coinvolti nel caos. Le immagini riprese con una videocamera amatoriale scorrono documentando la loro sfortunata fuga da Manhattan. Enigmatico fin dal curioso titolo, Cloverfield, è un film che ha recepito bene la lezione di The Blair Witch Project, ovvero di dover lavorare nel film e fuori dal film: circondato da un'alone di mistero ha scatenato la curiosità su internet dando l'illusione che il disastro fosse vero attraverso foto segnaletiche, petroliere divelte, strane carcasse arenate a riva e lasciando trapelare alcuni spoiler sul presunto aspetto del mostro.
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Una misteriosa creatura irrompe la notte del 22 maggio a New York scatenando il terrore, un gruppo di amici che fino a pochi secondi prima stavano festeggiando si ritrovano coinvolti nel caos. Le immagini riprese con una videocamera amatoriale scorrono documentando la loro sfortunata fuga da Manhattan. Enigmatico fin dal curioso titolo, Cloverfield, è un film che ha recepito bene la lezione di The Blair Witch Project, ovvero di dover lavorare nel film e fuori dal film: circondato da un'alone di mistero ha scatenato la curiosità su internet dando l'illusione che il disastro fosse vero attraverso foto segnaletiche, petroliere divelte, strane carcasse arenate a riva e lasciando trapelare alcuni spoiler sul presunto aspetto del mostro. La visione della pellicola, proprio per il suo giocare con l'apparente realtà, non spiega nulla semmai spinge a farsi nuove domande: da dove viene la creatura? Cosa è successo a Marlena? è vero che l'oggetto che alla fine del film cade al largo di Coney Island c'entra col mostro? Anche qui il punto è di scatenare la curiosità degli spettatori e di crearsi una cerchia di fans sfegatati. Non è un caso che il produttore sia J.J. Abrams, già creatore di Lost. Un buon esperimento che si permette qualche licenza - il testone della statua della libertà che atterra proprio davanti ai protagonisti - e che sfrutta al massimo le potenzialità dell'effetto amatoriale combinandolo con dei buoni effetti speciali. Purtroppo come accade sempre in questo tipo di film i limiti sono forti, dall'eccessiva oscillazione dell'inquadratura ad una certa ingenuità nelle giustificazioni banali del cameraman di turno che continua a filmare fino alla fine.
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paul hawks
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domenica 30 ottobre 2011
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mediocre ma non troppo...
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Partiamo dal fatto che il film non è tutto da buttare. La trama sostanzialmente si è già vista in Godzilla(quello di Emmerich): copia e incolla,persino la location..Manhattan invasa da Hummer e caccia che lanciano missili contro una sorta di cavalletta umanoide provvista di branchie e alta circa 100 metri(più o meno la bestia è questa,molto più carina l'iguana però). Cambia la soggettiva,uno dei lati positivi del film. Con la visuale della videocamera amatoriale si è trasportati all'interno del film: l'effetto nauseante è garantito, ma si è anche maggiormente coinvolti nell'azione. Gli effetti speciali sono buoni,altro aspetto positivo.
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Partiamo dal fatto che il film non è tutto da buttare. La trama sostanzialmente si è già vista in Godzilla(quello di Emmerich): copia e incolla,persino la location..Manhattan invasa da Hummer e caccia che lanciano missili contro una sorta di cavalletta umanoide provvista di branchie e alta circa 100 metri(più o meno la bestia è questa,molto più carina l'iguana però). Cambia la soggettiva,uno dei lati positivi del film. Con la visuale della videocamera amatoriale si è trasportati all'interno del film: l'effetto nauseante è garantito, ma si è anche maggiormente coinvolti nell'azione. Gli effetti speciali sono buoni,altro aspetto positivo...Ci sono dei diversi però aimè: innanzitutto la videocamera subisce qualsiasi tipo di tortura(polvere,svariati urti,nel finale persino semi-divorata dalla bestia)e la qualità video rimane pressochè perfetta(ora come ora se ti cade una videocamera in terra rischi di aver buttato 200 € in un colpo solo). La batteria della telecamera è infinita; qualcuno parlava del fatto che spesso la videocamera veniva spenta ma lo spegnerla e il riaccenderla continuamente consuma più batteria del tenerla in stand-by. La prova degli attori è molto scarsa: Robert perde il fratello ma non dimostra mai di essere afflitto dal dolore,anzi,5 minuti dopo sembra quasi che se ne sia scordato, preso com'è dal correre verso la svampita Beth : lei lo amava così tanto da farsi accompagnare da un nuovo "amichetto" proprio alla festa di saluto di Rob. Hud ,costi quel che costi, tiene sempre ben stretta la videocamera preferendo filmare piuttosto che dare una concreta mano nei momenti di bisogno. Lily è un altra che dimostra tanta sensibilità versando(male) due lacrime nel mentre che l'uomo della sua vita viene schiacciato da una coda di 50 metri in quel di Brooklin,dopodichè(2 minuti dopo) tutto torna come prima. Infine Marlene,che sembra un essere sintetico,privo di emozioni e che trasuda apatia dal primo fino all'ultimo secondo in cui appare nella pellicola(ben venga la scena in cui le esplode il ventre). Insomma,un cinefilo di larghe vedute può anche vederci qualcosa di buono in questo film,gli altri forse è meglio ne stiano alla larga: uomo avvisato,mezzo salvato!
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evildevin87
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giovedì 9 gennaio 2014
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un monster movie a modo suo
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Sia chiaro: questo film, a livello di contenuti, non offre nulla che non sia già stato fatto. Trama un po' trita e ritrita e personaggi abbastanza anonimi, ma ciò che lo rende particolare è proprio il girato in found footage: perfettamente giustificato, ben gestito e che rende il tutto molto più interessante di come lo sarebbe se fosse stato fatto in riprese tradizionali. Il ritmo è molto buono, e non rende mai il film particolarmente noioso o con momenti morti. Come film è abbastanza godibile e senz'altro, nel bene o nel male, rimane. Le pecche, ripeto, sono la trama un po' banalotta e i personaggi non molto memorabili, cose che mi rendo conto possono non andare giù a qualcuno come anche le riprese in found footage (tecnica di ripresa non digeribile da tutti).
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Sia chiaro: questo film, a livello di contenuti, non offre nulla che non sia già stato fatto. Trama un po' trita e ritrita e personaggi abbastanza anonimi, ma ciò che lo rende particolare è proprio il girato in found footage: perfettamente giustificato, ben gestito e che rende il tutto molto più interessante di come lo sarebbe se fosse stato fatto in riprese tradizionali. Il ritmo è molto buono, e non rende mai il film particolarmente noioso o con momenti morti. Come film è abbastanza godibile e senz'altro, nel bene o nel male, rimane. Le pecche, ripeto, sono la trama un po' banalotta e i personaggi non molto memorabili, cose che mi rendo conto possono non andare giù a qualcuno come anche le riprese in found footage (tecnica di ripresa non digeribile da tutti). Ma nonostante i difetti il film è riuscito a trovare il mio gradimento. Un discreto lavoro, senza grandi pretese.
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il critico
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giovedì 11 giugno 2009
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discreto moster movie
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Matt Reeves con J.J Abrams alla produzione fanno insieme questo disaster movie su un mostro che distrugge new york, certo per chi ama vedere le cose distrutte li piacerà vedendo mezza new york distrutta digitalmente, gli effetti speciali, sonoro e gli attori sono stati bravi ma il film ha tre punti deboli:1-questa stra-maledetta telecamera digitale che durante la visione m stava facendo venire il mal di mare,la scelta di questo modo di fare le riprese (un modo pessimo perchè non si capisce niente o quasi niente come a REC) ovviamente è data di seguire i protagonsti passo per passo e non perdersi neanche un secondo nell'avventura in una new york che viene distrutta sia dal mostro ma soprattutto dai militari americani ma lo sapevano evidentemente anche loro che era una scelta molto rischiosa.
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Matt Reeves con J.J Abrams alla produzione fanno insieme questo disaster movie su un mostro che distrugge new york, certo per chi ama vedere le cose distrutte li piacerà vedendo mezza new york distrutta digitalmente, gli effetti speciali, sonoro e gli attori sono stati bravi ma il film ha tre punti deboli:1-questa stra-maledetta telecamera digitale che durante la visione m stava facendo venire il mal di mare,la scelta di questo modo di fare le riprese (un modo pessimo perchè non si capisce niente o quasi niente come a REC) ovviamente è data di seguire i protagonsti passo per passo e non perdersi neanche un secondo nell'avventura in una new york che viene distrutta sia dal mostro ma soprattutto dai militari americani ma lo sapevano evidentemente anche loro che era una scelta molto rischiosa.2-la cosa strana del film è dovunque vadano i protagonisti (persino nel negozio dei televisori a 30 minuti e 19 secondi dall'inizio del film incontrano il mostro) incontrano sto cavolo di mostro e per finire l'ultimo punto debole del film ossia che dura troppo poco solo 1 ora e 20 minuti potevano farlo un pochino più lungo? finisce subito quando metto il dvd quando lo voglio rivedere sembra che il film passa in un baleno, allora per un resoconto per migliorare il film potevano farlo più lungo, evitando qualla stra maledetta videocamera digitale e almeno fare in modo che i nostri "eroi" non vengono continuamente attacati dal mostro. Lo consiglio per chi piace questo genere di film, per chi ama i film catastrofici-Horror e per chi piace passare 80 minuti con degli effetti speciali buoni ma non eccellenti ma lo sconsiglio per chi soffre di mal di mare
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dodo
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venerdì 8 febbraio 2008
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film confuso, ma il mostro e' interessante
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Ritengo troppo confuso il film, ma interessanti alcune idee. Mi pare evidente l'analogia con il terrorismo, sebbene solo per un momento si faccia l'ipotesi dell'attentato: di fatto il MOSTRO sembra incarnare l'essenza stessa del terrorismo, o comunque della fobia legata ad atti di quel genere. Non si sa cos'è, non si sa da dove viene, non si sa quale sia il suo scopo, fa paura, e anche un po' di nausea (considerando la tecnica utilizzata nelle riprese). Il MOSTRO colpisce la comunità dal di dentro, nel cuore stesso, com'è avvenuto nella tragedia delle twin towers. La statua della libertà viene decapitata, se mai ci fosse bisogno di un ulteriore riscontro simbolico. Sfuggire risulta problematico se non impossibile, perchè se tenti di nasconderti nel sottosuolo vieni raggiunto da creauture malvagie che si mimetizzano nell'oscurità e se tenti di volare vieni comunque raggiunto e colpito quando meni te lo aspetti.
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Ritengo troppo confuso il film, ma interessanti alcune idee. Mi pare evidente l'analogia con il terrorismo, sebbene solo per un momento si faccia l'ipotesi dell'attentato: di fatto il MOSTRO sembra incarnare l'essenza stessa del terrorismo, o comunque della fobia legata ad atti di quel genere. Non si sa cos'è, non si sa da dove viene, non si sa quale sia il suo scopo, fa paura, e anche un po' di nausea (considerando la tecnica utilizzata nelle riprese). Il MOSTRO colpisce la comunità dal di dentro, nel cuore stesso, com'è avvenuto nella tragedia delle twin towers. La statua della libertà viene decapitata, se mai ci fosse bisogno di un ulteriore riscontro simbolico. Sfuggire risulta problematico se non impossibile, perchè se tenti di nasconderti nel sottosuolo vieni raggiunto da creauture malvagie che si mimetizzano nell'oscurità e se tenti di volare vieni comunque raggiunto e colpito quando meni te lo aspetti. A questo punto sorge un atroce dubbio, espresso anche nel film: ma, il MOSTRO, lo abbiamo creato noi? Sono le nostre ataviche paure che prendono forma, magari quelle di temere l'altro, il diverso, la sua cultura, che in un perverso gioco di sfruttamento, intolleranza, razzismo, finiscono per dare vita agli incubi peggiori, e fomentare comportamenti e pratiche disumane? Ma oramai è tardi e l'unica risposta è la guerra, ma è una guerra perfettamente inutile (mi ricorda qualcosa...), perchè il MOSTRO sembra essere immune alle armi convenzionali, anzi reagisce in malo modo, e proprio quando sembra sconfitto dalle bombe di un ennesimo attacco, risorge e si fa beffe dei nostri eroi mentre gridavano alla vittoria, credendosi irraggiungibili, lassù sull'elicottero. Dunque in mancanza di qualche astuta idea che potesse fare luce sulle origini e sui punti deboli del MOSTRO, non rimane che la soluzione finale: radere al suolo tutta Manhattan, che suona tanto di AUTODISTRUZIONE, tant'è che i due ragazzi di fatto vengono uccisi dalle bombe amiche. Del dopo non si sa granchè: la telecamera viene ritrovata dalle forze dell’ordine, ma il MOSTRO, che fine ha fatto? Beh, nel video c'è, l'abbiamo visto tutti, senza dubbio...e allora ok, accendiamolo, il nostro video, intendo, coè la tv, e certamente lo troveremo presto.
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giunilisbon
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giovedì 7 febbraio 2008
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non nella storia del cinema.....
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Quando si pronuncia la parola capolavoro di solito ci si riferisce a film ke non giocano esclusivamente sull'impatto emozionale, ma anche su una sceneggiatura solida, su una regia impeccabile e su una serie di dettagli, che sembrano inezie, ma sono il sale del cinema. Cloverfield è un film atipico. Non c'è che dire. Ma pur sempre un disaster movie che poggia la sua storia su un fatto improbabile che ci offre un eroe di turno, che mette in copertina anche una storia d'amore. Quindi la sceneggiatura non offre novità. Detto questo vale la pena di dire che l'esposizione della storia è quantomai singolare, una specie di Blair Witch project, dove la strega diventa un mostro non meglio identificato, che però non può che palesarsi, quasi da contratto, alla fine del film in tutto il suo orrore.
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Quando si pronuncia la parola capolavoro di solito ci si riferisce a film ke non giocano esclusivamente sull'impatto emozionale, ma anche su una sceneggiatura solida, su una regia impeccabile e su una serie di dettagli, che sembrano inezie, ma sono il sale del cinema. Cloverfield è un film atipico. Non c'è che dire. Ma pur sempre un disaster movie che poggia la sua storia su un fatto improbabile che ci offre un eroe di turno, che mette in copertina anche una storia d'amore. Quindi la sceneggiatura non offre novità. Detto questo vale la pena di dire che l'esposizione della storia è quantomai singolare, una specie di Blair Witch project, dove la strega diventa un mostro non meglio identificato, che però non può che palesarsi, quasi da contratto, alla fine del film in tutto il suo orrore. Le voci che sentiamo sono corali, quasi un unico grido di terrore. Per fare ciò cade a pennello la scelta della H.U.D. (la normale telecamera)che permette allo spettatore di percepire in soggettiva gli avvenimenti e condividere le emozioni. Tutto questo però non basta ad elevare questa pellicola da un semplice successone da videoteca. La storia è scarna, le emozioni finiscono per essere anche strappate allo spettatore, finendo alle volte per fare digressioni quasi nell'horror, e lo sballottamento visivo, pur studiato ad arte, non può essere sempre apprezzato. Il mostro non differisce in niente dal Godzilla visto in precedenza e la spettacolarità alla fine resta comunque il punto di forza, nonostante si cerchi di sviare. Nella mente dello spettatore rimarrà più il volto del mostro o i suoi danni che il viso atterrito dei protagonisti. Questo film è più adatto ad un pubblico da serie tv, in cerca di dettagli (come le voci a fine credits), che ai cinefili. Resta un esperimento interessante, ma niente di più.
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fedeleto
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domenica 12 aprile 2009
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quando i catastrophic movie cedono..
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Abbiamo assistito negli ultimi dieci anni a vari film di questo genere,e alcuni erano anche interessanti(come day after tomorrow,la guerra dei mondi)ma a cloverfield manca qualcosa.Lo stile filmico con cui e' girato (ovvero mdp movie)dovrebbe dar l'idea che il filmato sia stato ritrovato e visto come testimonianza di una tragedia(e ricorda forse troppo blair witch project per via dello stile documentaristico),ma il tentativo di stupire lo spettatore cede dopo la prima mezz'ora(la visione del mostro di cui non si sa da dove mai sia venuto ci ricorda troppo godzilla),anche se la scena in cui i protagonisti si trovano nella galleria a fronteggiare quelle creature mostruose(molto simili nelle fattezze ad alien)e' tesa e claustrofobica.
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Abbiamo assistito negli ultimi dieci anni a vari film di questo genere,e alcuni erano anche interessanti(come day after tomorrow,la guerra dei mondi)ma a cloverfield manca qualcosa.Lo stile filmico con cui e' girato (ovvero mdp movie)dovrebbe dar l'idea che il filmato sia stato ritrovato e visto come testimonianza di una tragedia(e ricorda forse troppo blair witch project per via dello stile documentaristico),ma il tentativo di stupire lo spettatore cede dopo la prima mezz'ora(la visione del mostro di cui non si sa da dove mai sia venuto ci ricorda troppo godzilla),anche se la scena in cui i protagonisti si trovano nella galleria a fronteggiare quelle creature mostruose(molto simili nelle fattezze ad alien)e' tesa e claustrofobica.in conclusione dovendo dare un giudizio complessivo al film possiamo definirlo capace di sconvolgere ma non di stupire.
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spillo
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venerdì 1 febbraio 2008
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che delusione
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Vabbè...lo hanno voluto fare e lo hanno fatto...chiedersi perchè, però, è legittimo. E sì, questa pellicola forse "si garantirà un piccolo spazio nella storia del cinema..." ma come evento nefasto da portare ad esempio scellerato di come non fare cinema. Si salvano le magistrali interpretazioni dei protagonisti...il famigerato...coso lì...quello sfigato...e quell'altro già interprete di...ma si di...qualcosa avrà pur girato...ah si forse il testimone ad un matrimonio di qualcuno altrattanto famoso. E poi che dire delle riprese? La genialità della camera a mano è una chicca che svolta la storia, il film, tutto insomma. E pensare che ci sono quegli stupidi Giapponesi che perdono anni della loro vita per tentare di donarci gingilli elettronici che correggono il normale tremolio delle immagini con sofisticati sistemi antishock, e qui anche i pochi momenti di calma sono costellati da vabrazioni e tremolii che solo un povero disgraziato malato di morbo di Parkinson potrebbe avere in quelle condizioni.
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Vabbè...lo hanno voluto fare e lo hanno fatto...chiedersi perchè, però, è legittimo. E sì, questa pellicola forse "si garantirà un piccolo spazio nella storia del cinema..." ma come evento nefasto da portare ad esempio scellerato di come non fare cinema. Si salvano le magistrali interpretazioni dei protagonisti...il famigerato...coso lì...quello sfigato...e quell'altro già interprete di...ma si di...qualcosa avrà pur girato...ah si forse il testimone ad un matrimonio di qualcuno altrattanto famoso. E poi che dire delle riprese? La genialità della camera a mano è una chicca che svolta la storia, il film, tutto insomma. E pensare che ci sono quegli stupidi Giapponesi che perdono anni della loro vita per tentare di donarci gingilli elettronici che correggono il normale tremolio delle immagini con sofisticati sistemi antishock, e qui anche i pochi momenti di calma sono costellati da vabrazioni e tremolii che solo un povero disgraziato malato di morbo di Parkinson potrebbe avere in quelle condizioni. Così come all'ingresso delle sale dove proiettano le pellicole 3d forniscono gli occhialetti bicolore, qui dovrebbero fornire i sacchetti di carta per evitare gli imbarazzanti conati di vomito che tale vista procura. Meno male che c'è la storia di fondo, coerente, con un suo perchè, con un inizio e una fine, con...no neanchè la trama c'è. Vi chiederete: ma avrà pur avuto qualcosa di positivo sto film. La risposta è si! Non ho pagato il biglietto: l'ho visto gratis in anteprima.
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(di fedevoxlive)
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(di marco 92)
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[+] una cagata galattica...come il mostro
(di zio peppe)
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