riccardo
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venerdì 29 febbraio 2008
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continua a riprendere...
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Angela e il cameraman Pablo lavorano a Barcellona per una trasmissione notturna locale, "Mentre voi dormite". Durante un servizio sulla vita in caserma dei pompieri sono coinvolti in un'operazione di salvataggio: una signora anziana non si sente bene e le sue urla disturbano la quiete dei vicini. Entrati nel palazzo una serie di inquietanti eventi sconvolgerà le vite dei due e degli altri inquilini.
[REC] è l'ennesima dimostrazione di come sia possibile un colpo di genio e una svolta interessante nella propria filmografia. Jaume Balanguerò e Paco Plaza si sono già cimentati nella loro carriera in pellicole horror che dopotutto non hanno portato alcuna ventata di novità al genere e sono passate più o meno inosservate in Italia ( "Fragile", "Darkness" di Balenguerò, già impegnatosi a livello internazionale; "Second Name" , "I delitti della luna piena" di Plaza, limitatosi alla produzione spagnola).
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Angela e il cameraman Pablo lavorano a Barcellona per una trasmissione notturna locale, "Mentre voi dormite". Durante un servizio sulla vita in caserma dei pompieri sono coinvolti in un'operazione di salvataggio: una signora anziana non si sente bene e le sue urla disturbano la quiete dei vicini. Entrati nel palazzo una serie di inquietanti eventi sconvolgerà le vite dei due e degli altri inquilini.
[REC] è l'ennesima dimostrazione di come sia possibile un colpo di genio e una svolta interessante nella propria filmografia. Jaume Balanguerò e Paco Plaza si sono già cimentati nella loro carriera in pellicole horror che dopotutto non hanno portato alcuna ventata di novità al genere e sono passate più o meno inosservate in Italia ( "Fragile", "Darkness" di Balenguerò, già impegnatosi a livello internazionale; "Second Name" , "I delitti della luna piena" di Plaza, limitatosi alla produzione spagnola). Unitisi per creare questa nuova opera terrorizzante, l'intento dei due registi era quello di divertire e allo stesso tempo impaurire (come hanno detto anche all'anteprima del film : "Nel creare questo film ci siamo divertiti e speriamo che il pubblico si diverta allo stesso modo...e che abbia anche un pò di paura!"), prendendosi quasi gioco dello spettatore. [REC] è un'opera geniale che riesce a spaventare tutti (ma proprio tutti!), incollando il pubblico alle poltrone, spargendo il panico per la sala e creando un inquietante stato di tensione. Il film si basa soprattutto sugli effetti sonori (l'eccessiva e opprimente presenza e la mancanza improvvisa di quest'ultimi), privo di una colonna sonora, data al massimo dai suoni elettronici delle radioline della polizia. Lo spettatore percepisce la presenza del pericolo ma non sa quando questo si manifesterà: questa sensazione di inquietudine è alla base del film. La tecnica registica caratterizzata da riprese amatorialii, vista recentemente in "Cloverfield" e con lo stesso intento di immedesimazione dello spettatore nella vicenda narrata, risulta estremamente convincente e a tratti estenuante. [REC] va assolutamente visto!.
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ash006
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mercoledì 5 marzo 2008
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un'autentica esperienza di terrore
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Ancora un horror che inscena la realtà, non la fantasia. Col pretesto del giornalismo estremo, l'occhio vuole vedere qualunque cosa, e ciò che spaventa diventano le pieghe più nascoste del reale, non più una storia raccontata da un narratore esterno. L'orrore cinematografico sta prendendo questa piega, e REC ne rappresenta il nuovo emblema (fino al prossimo Romero): un cameraman e una giornalista seguono le attività di una squadra di pompieri con un poliziotto in una casa, da cui provengono delle urla da una donna anziana; troveranno l'inferno. REC rispetta la formula di un crescendo progressivo di tensione che non lascia scampo, impostando un'atmosfera cupa e ansiogena già dalla presentazione del primo corridoio in ombra.
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Ancora un horror che inscena la realtà, non la fantasia. Col pretesto del giornalismo estremo, l'occhio vuole vedere qualunque cosa, e ciò che spaventa diventano le pieghe più nascoste del reale, non più una storia raccontata da un narratore esterno. L'orrore cinematografico sta prendendo questa piega, e REC ne rappresenta il nuovo emblema (fino al prossimo Romero): un cameraman e una giornalista seguono le attività di una squadra di pompieri con un poliziotto in una casa, da cui provengono delle urla da una donna anziana; troveranno l'inferno. REC rispetta la formula di un crescendo progressivo di tensione che non lascia scampo, impostando un'atmosfera cupa e ansiogena già dalla presentazione del primo corridoio in ombra. I due registi spagnoli non esitano mai a mostrare una situazione che a poco a poco precipita davvero nel baratro. I lunghi e meticolosi piani-sequenza rafforzano la continuità temporale e condensano gli eventi in un'unica potente esperienza di terrore. L'uso ossessivo della telecamera come narratore della storia, a rischio della vita del cameraman, è giustificato a supporto di un incredibile scoop giornalistico; quindi (rispetto ad esempio a Cloverfield) l'ipotesi di mollarla per scappare è più difficilmente contestabile. Non ci si aspettano infine fuochi d'artificio riguardo al plot, ma in un film del genere l'esperimento è sulla forma. E, sebbene non ci sia nulla di nuovo a livello narrativo, esso è pienamente riuscito.
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_melindo__
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mercoledì 25 gennaio 2012
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il film più terrificante mai realizzato
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In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un lento e inesorabile "crollo" del cinema horror. Ciò non toglie che sempre in questo periodo siano state prodotte pellicole davvero interessanti, e qualche indiscutibile capolavoro: Rec appartiene a questi ultimi. A questo punto per il lettore sarebbe facile porre immediatamente dei paragoni con Cult-movie quali L'esorcista o Shining, perciò premetto che questa recensione è assolutamente personale.
Rec è un film semplice: la situazione di base è piuttosto lineare, così come l'evoluzione della storia. A livello tecnico è eccellente: il film sfrutta in modo efficace la tecnica del mockumentary, o falso documentario, trasformandosi in un'ESPERIENZA visiva ed emotiva che deve essere vissuta in prima persona.
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In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un lento e inesorabile "crollo" del cinema horror. Ciò non toglie che sempre in questo periodo siano state prodotte pellicole davvero interessanti, e qualche indiscutibile capolavoro: Rec appartiene a questi ultimi. A questo punto per il lettore sarebbe facile porre immediatamente dei paragoni con Cult-movie quali L'esorcista o Shining, perciò premetto che questa recensione è assolutamente personale.
Rec è un film semplice: la situazione di base è piuttosto lineare, così come l'evoluzione della storia. A livello tecnico è eccellente: il film sfrutta in modo efficace la tecnica del mockumentary, o falso documentario, trasformandosi in un'ESPERIENZA visiva ed emotiva che deve essere vissuta in prima persona. La recitazione (plauso alla bravissima Manuela Velasco) e l'ambientazione riescono ad aggiungere quel senso di realismo claustrofobico che permea l'intera pellicola.
Ma non sono questi i fattori che stupiscono in Rec, suppur tutti di qualità eccellente. Perchè Rec, se visto adeguatamente in un ambiente solitario e buio, rischia seriamente di rivelarsi la cosa più terrificante e spaventosa mai realizzata nella storia del cinema. Nessuna bambina che vomita liquido verde e impreca, nessuna visione terrificante nel corridoio di un albergo: tutto elementi sacrificati per ottenere un tasso di realismo, di angoscia e di immedesimazione incredibili. Ma è la costruzione delle scene la vera fonte del terrore in Rec. Due le scene che sicuramente passeranno alla storia del cinema horror: qualla finale, girata ad infrarossi nell'attico, e quella di poco precedente della fuga di Angela e Pablo, ormai gli unici non contagiati dal virus, sulle scale (personalmente il grado di terrore e di spavento raggiunto in quest'ultima era talmente alto che sono scoppiato a singhiozzare, e non sto scherzando). Forse tutto questo entusiasmo vi può sembrare esagerato, ma a mio avviso si tratta dell'esperienza più terrificante e angosciante di sempre. A patto però che il film venga visto da soli e al buio!
Se seguirete questi semplici consigli potrete capire il perchè delle mie reazioni.
Capolavoro del cinema horror, Rec è un film che passerà alla storia come una delle pellicole più terrificanti di sempre, se non la più terrificante: giustamente!
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laurence316
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mercoledì 27 settembre 2017
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abbastanza riuscito, anche se il finale è scontato
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Buon esempio di horror a basso costo, appartenente a quel filone definito “found footage”, ovvero girato come se gli eventi mostrati fossero accaduti davvero e poi recuperati da terzi in un secondo tempo, che è un genere ormai alla saturazione, già dai tempi di The Blair Witch Project. Ma questo piccolo film spagnolo, per quanto non originale, riesce ad infondergli nuova vita.
Rec, girato interamente dalla prospettiva del cameraman (che poi sarebbe il direttore della fotografia P. Rosso), l’unico personaggio che non è mai inquadrato nella sua interezza, è un thriller claustrofobico e angosciante, che sa come usare abilmente la tecnica e la suspense e tiene incollato alla sedia fin (quasi) alla fine lo spettatore.
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Buon esempio di horror a basso costo, appartenente a quel filone definito “found footage”, ovvero girato come se gli eventi mostrati fossero accaduti davvero e poi recuperati da terzi in un secondo tempo, che è un genere ormai alla saturazione, già dai tempi di The Blair Witch Project. Ma questo piccolo film spagnolo, per quanto non originale, riesce ad infondergli nuova vita.
Rec, girato interamente dalla prospettiva del cameraman (che poi sarebbe il direttore della fotografia P. Rosso), l’unico personaggio che non è mai inquadrato nella sua interezza, è un thriller claustrofobico e angosciante, che sa come usare abilmente la tecnica e la suspense e tiene incollato alla sedia fin (quasi) alla fine lo spettatore. Infatti, per una buona oretta funziona, ma quando arriva il momento di scoprire le carte, si fa più prevedibile, scontato e, soprattutto, banale.
Dalla sua ha la breve durata, che ne fa un film veloce e conciso, e le interpretazioni degli attori, a cominciare dalla protagonista, M. Velasco.
Presentato in anteprima, fuori concorso, alla Mostra del cinema di Venezia ad agosto 2007, esce nelle sale cinematografiche spagnole nel novembre dello stesso anno, con grande successo di pubblico e critica. Questo porta alla realizzazione di ben tre (inutili) sequel, assolutamente da evitare.
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tre pinze e 'na tenaja
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venerdì 21 marzo 2008
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ottimo film horror
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Spagna, Barcellona. Una televisione locale di un programma chiamato "quando la città dorme" segue la vita notturna dei pompieri, nella loro caserma, in attesa di partire con loro con una segnalazione. La giornalista, protagonista del film, teme inizialmente che possa essere una notte noiosa, poche ore più tardi sarà totalemente di altro parere. Arriva finalmente una chiamata che viene definita "di routine": in una palazzina pare che una anziana signora abbia dato di testa; tutto è a portata dei pompieri, persone con una consolidata esperienza e che non si scantano certamente al primo problema. Arrivati sul posto entrano nell'edificio, che ha pochi piani ed è senza ascensore, c'è anche la polizia.
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Spagna, Barcellona. Una televisione locale di un programma chiamato "quando la città dorme" segue la vita notturna dei pompieri, nella loro caserma, in attesa di partire con loro con una segnalazione. La giornalista, protagonista del film, teme inizialmente che possa essere una notte noiosa, poche ore più tardi sarà totalemente di altro parere. Arriva finalmente una chiamata che viene definita "di routine": in una palazzina pare che una anziana signora abbia dato di testa; tutto è a portata dei pompieri, persone con una consolidata esperienza e che non si scantano certamente al primo problema. Arrivati sul posto entrano nell'edificio, che ha pochi piani ed è senza ascensore, c'è anche la polizia. Su nel suo appartamento i pompieri, insime a due poliziotti, vanno a prelevare la donna. Entrati nell'appartamento un agente viene aggredito dalla donna che lo morde al collo procurandogli una grave ferita. Subbuglio (la telecamera sobbalza): si vede il poliziotto che viene trascinato giù al piano terra per fornirgli soccorso; nel frattempo grida si sentono provenire dagli appartamenti dei piani superiori; pochi secondi dopo un vigile del fuoco precipita (scene forti, sangue dappertutto). Ma l'incubo ha appena avuto inizio: il palazzo viene isolato, chiuso dall'esterno dalle forze dell'ordine. Perché? L'adrenalina comincia a salire, la faccenda prende una piega la cui evoluzione si ignora, ma non promette nulla di buono. Fatti in apparenza eterogenei tra loro, come un cane malato portato dal veterinario pochi giorni prima, una bimba con la tonsillite, un appartamento all'ultimo piano disabitato da anni, vanno a confluire verso una stessa conseguenza. Non si può non riprendere, finché si può, il tutto. Se il film aveva intenzione di far paura, credo ci sia riuscito. Gli ultimi dieci minuti spiegano tutto, e sono grandiosi.
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briaco91
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lunedì 1 settembre 2008
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spaventoso in tutti i sensi
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RECENSIONE
Mentre voi dormite: questo è il nome del programma televisivo condotto da Angela. Una notte nella vita di una caserma dei vigili del fuoco di Barcellona, seguita in diretta dalla ragazza e dal suo cameraman Pablo. l'uscita dalla caserma per rispondere a quella che sembrava una chiamata di routine si trasforma infatti per la troupe televisiva e per i pompieri in un vero inferno senza vie di fuga. Semplicemente bestiale, R.E.C nella sua semplicità è riuscito a far vivere l’orrore sulla pelle del pubblico, semplice, poco costoso, ma con un’originalità spaventosa, nel vero senso della parola. Grandissimo erede di The Blair Witch Project, anche rispetto al mediocre Cloverfild. Il regista Balagueró, affermatosi con Nameless ma poi soprattutto con Darkness, riesce a far saltare dalla sedia anche i più scettici, con questo meraviglioso, e soprattutto genuino horror.
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RECENSIONE
Mentre voi dormite: questo è il nome del programma televisivo condotto da Angela. Una notte nella vita di una caserma dei vigili del fuoco di Barcellona, seguita in diretta dalla ragazza e dal suo cameraman Pablo. l'uscita dalla caserma per rispondere a quella che sembrava una chiamata di routine si trasforma infatti per la troupe televisiva e per i pompieri in un vero inferno senza vie di fuga. Semplicemente bestiale, R.E.C nella sua semplicità è riuscito a far vivere l’orrore sulla pelle del pubblico, semplice, poco costoso, ma con un’originalità spaventosa, nel vero senso della parola. Grandissimo erede di The Blair Witch Project, anche rispetto al mediocre Cloverfild. Il regista Balagueró, affermatosi con Nameless ma poi soprattutto con Darkness, riesce a far saltare dalla sedia anche i più scettici, con questo meraviglioso, e soprattutto genuino horror. Il cast è interamente spagnolo, e un bel applauso lo farei a Manuela Velasco interprete di Angela(la telecronista) che con la sua performance si è aggiudicata ben 2 premi come migliore attrice. Tutto è ambientato principalmente in un condominio, e l’unico montaggio è quello della macchina da presa di Pablo, insomma la sensazione di partecipare al film in prima persona è straordinario. E gli attori si sono tutti immedesimati alla perfezione nel ruolo di realismo che gli aspettava. Al pubblico non sembrerà di vedere un film, ma di vedere una vera e propria testimonianza di un fatto realmente accaduto. Insomma, in poche parole REC è riuscito a distruggere lo schermo e a impensierire il pubblico con un finale che lascia molto da riflettere. Esaltante e da brivido.
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andrea
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lunedì 22 dicembre 2008
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continua a riprendere...
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La conduttrice del programma televisivo 'Mentre Voi Dormite' Angela Vidal e il suo fido cameraman Pablo, sono ospiti nella caserma dei pompieri per un servizio speciale sulle missioni di salvataggio e per un'approfondimento sulla vita che questi eroi svolgono. Alle due di notte, una chiamata di soccorso proveniente da una palazzina della città... e una volta entrati nell'edificio, il terrore dell'isolamento e della paura del contagio. Agghiacciante horror(nel vero senso della parola) di produzione Messicana diretto con inventiva e maestria dai registi Jaume Balaguerò e Paco Plaza. La trama, molto simile a produzioni Americane sull'horror moderno, è un pretesto in piena regola per ambientare una vicenda quasi reale, ma alla fine(e soprattutto alla fine) di pura invenzione cinematografica.
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La conduttrice del programma televisivo 'Mentre Voi Dormite' Angela Vidal e il suo fido cameraman Pablo, sono ospiti nella caserma dei pompieri per un servizio speciale sulle missioni di salvataggio e per un'approfondimento sulla vita che questi eroi svolgono. Alle due di notte, una chiamata di soccorso proveniente da una palazzina della città... e una volta entrati nell'edificio, il terrore dell'isolamento e della paura del contagio. Agghiacciante horror(nel vero senso della parola) di produzione Messicana diretto con inventiva e maestria dai registi Jaume Balaguerò e Paco Plaza. La trama, molto simile a produzioni Americane sull'horror moderno, è un pretesto in piena regola per ambientare una vicenda quasi reale, ma alla fine(e soprattutto alla fine) di pura invenzione cinematografica. I due talentuosi registi, si sono serviti della figura del cameraman Pablo per guardare con la prospettiva della telecamera, un set apparentemente tranquillo ma che dal secondo piano in sù, si rivela una macchina del terrore più spaventoso di sempre. Ok, è uno zombie movie; ma diretto ed interpretato magistralmente con una messinscena all'altezza degli horror artigianali anni '80, e se si vuole, anche meglio. La carta vincente è la telecamera(già utilizzata per tutta la durata di altre due pellicole di terrore: The Blair Wich Project e il recente Cloverfield), occhio/specchio riflettore di un mondo orrorifico e quasi reale, che porta lo spettatore a vivere in prima persona l'avventura del film e la paranoia, alias paura, che si innesca negli spaventati protagonisti. La pellicola è costruita appunto, con stile visionario che mai copia opere dello stesso genere, partendo da un primo quarto d'ora 'calmo'(in senso di spaventi e co.) e introduttivo(dal punto di vista dei personaggi) fino a inabissarsi poi in una parte centrale di tensione sempre crescente e un finale(non del tutto scontato) apocalittico(si eviterà la trasmissione del contagio fuori dalla palazzina?) e pieno di colpi di scena(seppur sempre ma con stile, un pò prevedibili). Quello che ne viene fuori è un gioiellino di spaventi(mai a buon mercato) e di tensione mai banale e assolutamente mai 'reciclato' dagli scontati prodotti di routine(eccetto le pellicole di George Romero) che vedono zombie assassini protagonisti di carneficine sempre più uguali ad altre innumerevoli pellicole. E altra caratteristica forte di (Rec) sono le interpretazioni, spontanee(e per questo sempre più reali) e da veri e propri caratteristi. Tutti i personaggi hanno un proprio spessore(la mamma apprensiva, la figlia misteriosa, il dottore, l'agente chimico, la polizia e anche gli zombie) carico anche, di una innaturale dose di ironia personale. Un film di culto, che terrorizza e fa immedesimare, dalla prima all'ultima sequenza.
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time_traveler
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domenica 14 agosto 2011
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ciack! si gira
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Angela Vidal e il suo cameraman stanno strascorrendo una nottata con i vigili del fuoco di Barcellona per documentarne eventuali interventi. Quando arriva una chiamata da un palazzo in centro la giornalista e la squadra di vigili del fuoco si recano sul posto. C'è qualcosa di inquietante però nell'edificio, qualcosa che sembra demoniaco, e tutto ciò che accadrà di lì in poi verrà documentato dalla telecamera della giornalista. Un film che si ispira al più vecchio "The blair witch project",ma che non per questo demerita: la soluzione di proporre un horror "in presa diretta",facendo sembrare chi sta guaradano le immagini un impotente spettatore di una carneficina, risulta una scelta azzeccata.
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Angela Vidal e il suo cameraman stanno strascorrendo una nottata con i vigili del fuoco di Barcellona per documentarne eventuali interventi. Quando arriva una chiamata da un palazzo in centro la giornalista e la squadra di vigili del fuoco si recano sul posto. C'è qualcosa di inquietante però nell'edificio, qualcosa che sembra demoniaco, e tutto ciò che accadrà di lì in poi verrà documentato dalla telecamera della giornalista. Un film che si ispira al più vecchio "The blair witch project",ma che non per questo demerita: la soluzione di proporre un horror "in presa diretta",facendo sembrare chi sta guaradano le immagini un impotente spettatore di una carneficina, risulta una scelta azzeccata. Già, perchè il frenetismo delle scene, la lotta per la sopravvivenza e la fuga dagli infetti vengono resi più reali e più coinvolgenti da questa modalità di ripresa. Nulla di eccezzionale, nulla di già visto, ma non per questo ci si dovrebbe precludere la possibilità di visionarlo.Evergreen!
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alex41
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sabato 15 dicembre 2012
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una claustrofobica odissea in un condominio
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Pochi film horror trasmettono angoscia, terrore e soprattutto realismo come "Rec". Film geniale diretto interamente da una telecamera, incredibilmente realistico da sembrare vero, con una trama solida e agghiacciante, attori bravissimi e credibili, effetti speciali ottimi e ottimo controllo della suspence che non sfocia quasi mai il banale. Forse nel finale ci si aspettava qualcosa di più, però tuttavia forse è stato meglio come è finito realmente.
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dave joe darko
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giovedì 7 luglio 2011
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la paura, in diretta...
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Angela è una giovane reporter; per una notte è chiamata a seguire, con il suo cameraman, l’operato dei pompieri della città, nella speranza che un incendio le possa garantire una grande storia da raccontare. Quando alla centrale arriva la chiamata di un’anziana signora intrappolata nella sua casa, sembra presentarsi l’occasione perfetta. Arrivati sul posto, i vicini raccontano terrorizzati di urla spaventose provenienti dall’appartamento della vecchia signora. Angela ha finalmente una storia da inseguire…e sarà perfino troppo terrificante per poter essere raccontata. Ottimo film per il suo genere. Sangue, tensione, inquietudine: tutti gli ingrediente necessari per far si che il prodotto finale sia quello di un un film horror con i fiocchi.
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Angela è una giovane reporter; per una notte è chiamata a seguire, con il suo cameraman, l’operato dei pompieri della città, nella speranza che un incendio le possa garantire una grande storia da raccontare. Quando alla centrale arriva la chiamata di un’anziana signora intrappolata nella sua casa, sembra presentarsi l’occasione perfetta. Arrivati sul posto, i vicini raccontano terrorizzati di urla spaventose provenienti dall’appartamento della vecchia signora. Angela ha finalmente una storia da inseguire…e sarà perfino troppo terrificante per poter essere raccontata. Ottimo film per il suo genere. Sangue, tensione, inquietudine: tutti gli ingrediente necessari per far si che il prodotto finale sia quello di un un film horror con i fiocchi. Sicuramente l'arma vincente del film è quella di essere un "falso documentario", cioè che tutto il film viene fatto vivere in prima persona dallo spettatore direttamente dalla camera, facendo vivere più da vicino l'angoscia provata dai protagonisti. Direi anche una buona regia e una buona interpretazione da parte degli attori. In conclusione, consiglio la visione a tutti gli appassionati del genere come me, visto che al giorno d'oggi trovare film horror decenti non è facile, quindi quando li si trova, perchè non guardarli?
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