300

Ho visto più volte“300”,sia al cinema che in dvd;eppure il fascino di qs.film resta sempre immutato.La vicenda è tratta dalla storia ma anche da una precedente,bella narrazione illustrata dell’episodio delle Termopili,opera del grande fumettista F.Miller.Risultato:un film davvero epico,grandioso,trascinante e coinvolgente,anche se crudo,volutamente“eccessivo”,talvolta storicamente inesatto e politicamente scorretto.Gli integralisti della precisione storica potranno arricciare il naso su tante imprecisioni più o meno grandi e su molti particolari quanto meno di dubbia attendibilità:gli efori descritti come orridi lebbrosi,Serse presentato come un gigantesco gay seminudo e pieno di piercing,Efialte simile al Quasimodo de “Il gobbo di Notre Dame”, gli spartani che combattono a torso nudo invece che con l’armatura,i rinoceronti da combattimento messi in campo dai persiani e infine l’armata e la corte stessa di Serse,che stanno a mezza strada fra il museo degli orrori,il regno tolkieniano di Sauron e l’inferno dantesco,gremite come sono di mostri,giganti simili a troll,guerrieri sfigurati con maschere da demoni,carnefici deformi e femmine lascive e tentatrici...I paladini del “polically correct” saranno contrariati dalla divisione manichea fra buoni(gli spartani:eroici,plastici e bellissimi nei loro fisici statuari,debitamente sottolineati dalla seminudità) e malvagi(i persiani e la miriade dei popoli loro vassalli:arroganti,crudeli,servili,spesso codardi,esteticamente inquietanti e piuttosto repulsivi,quando non addirittura orrendi e disgustosi).I pacifisti militanti certo non gradiranno il tripudio di violenza,l’ebbrezza del massacro che percorre la pellicola:il sangue a fiumi,le teste,le braccia e le gambe mozzate,i dettagli di morte sottolineati al rallentatore,le montagne di cadaveri.Eppure,piaccia o no,ogni elemento di qs.film è giustificato e quasi necessario,non c’è nulla di gratuito,nulla di superfluo.Quanto alla imprecisione di alcuni dettagli storici,è assurdo anche discuterci sopra.Un episodio come quello delle Termopili era inevitabile divenisse leggenda e il film si muove appunto in una dimensione intermedia fra realtà storica e rielaborazione epico-leggendaria(dimensione già evidenziata dall’esordio,con l’aneddoto della lotta fra Leonida ragazzino e un gigantesco lupo che pare un mannaro uscito dal“Signore degli Anelli”di Tolkien):ebbene,la scelta di qs.tipo di registro narrativo autorizza pienamente gli autori a prendersi eventuali licenze a discapito del vero storico,ogni volta che questo confligga con l’efficacia e la potenza spettacolare.Per quanto riguarda i presunti contenuti politicamente scorretti,è certamente vero che gli spartani non erano dei santi e che la coalizione persiana non era fatta di demoni incarnati,ma è anche vero che,come ho detto prima,qui si fa epica,non una conferenza o un dibattito d’argomento storico-politico;e l’epica non è oggettiva,non è imparziale,veltroniana e pacata.Qui si mette in scena l’epopea delle Termopili e lo si fa adottando non un punto di vista neutrale,bensì quello dei greci che ne furono gli eroi.E il registro epico-eroico scelto dal film ne spiega anche la straordinaria carica di violenza,senza la quale il film sarebbe stato debole e fiacco,improbabile, inutile e falso.Invece esso riesce a far rivivere mirabilmente,a distanza di oltre 2 millenni,gli antichi eroi e le loro gesta.Con buona pace di storicisti pignoli,pacifisti d’assalto e iraniani eventualmente umiliati e offesi.