zero99
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domenica 11 ottobre 2015
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king kong in un remake stupendo!
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Stupendo questo film. Peter Jackson si dimostra un regista che ama veramente il suo lavoro e riesce a sfornare capolavori. In questo film c'è tutto. Fantasy, amore, avventura, drammaticità, e poi lui....King kong, che è un icona del cinema e rivederlo sul grande schermo fa sempre piacere. Mi è piaciuta molto l'isola misteriosa (l'isola del teschio), mi sono piaciuti gli animali che la abitano (dinosauri, insetti giganti, pipistrelli giganti, e ovviamente il gorilla più grande della storia del cinema King Kong). Effetti speciali buoni, attori e attrici molto bravi (specialmente Naomi Watts). Dura 3 ore ma è un film che non annoia, la prima ora parla del tragitto verso quest'isola e c'è tutto il mistero e l'attesa di capire chi ci sia oltre il grande muro di pietra, poi una volta arrivati sull'isola c'è tanta avventura e suspance, il finale è conosciuto perchè la storia è quella, ma lascia sempre molta tristezza e malinconia.
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Stupendo questo film. Peter Jackson si dimostra un regista che ama veramente il suo lavoro e riesce a sfornare capolavori. In questo film c'è tutto. Fantasy, amore, avventura, drammaticità, e poi lui....King kong, che è un icona del cinema e rivederlo sul grande schermo fa sempre piacere. Mi è piaciuta molto l'isola misteriosa (l'isola del teschio), mi sono piaciuti gli animali che la abitano (dinosauri, insetti giganti, pipistrelli giganti, e ovviamente il gorilla più grande della storia del cinema King Kong). Effetti speciali buoni, attori e attrici molto bravi (specialmente Naomi Watts). Dura 3 ore ma è un film che non annoia, la prima ora parla del tragitto verso quest'isola e c'è tutto il mistero e l'attesa di capire chi ci sia oltre il grande muro di pietra, poi una volta arrivati sull'isola c'è tanta avventura e suspance, il finale è conosciuto perchè la storia è quella, ma lascia sempre molta tristezza e malinconia. Davvero un ottimo film!
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gongyboy
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lunedì 19 dicembre 2005
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finalmente un bel film
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Letteralmente da togliere il fiato. effetti speciali incredibili e ritmo incalzante che non ti fa percepire la durata "importante". a mio parere il bello di questo remake è proprio quello di restare fedele ai precedenti anche nei piccoli dettagli, ma di riempire di un'umanità incredibile il grande Kong che ne esce come unico incontrastato protagonista ed eroe romantico. Che la storia in se sia unica lo sapevamo tutti, ma sicuramente Jackson è stato in grado di aggiungere quei particolari che ci rendono possibile il paragone coi nostri giorni, comunicando anche un disprezzo nei confronti di una società che è diventata una bestia e che con la violenza distrugge la purezza. a mio parere assolutamente da non perdere, anche per chi vuole versare due lacrimucce per questa che è anche una storia d'amore di grande intensità nella sua stranezza.
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Letteralmente da togliere il fiato. effetti speciali incredibili e ritmo incalzante che non ti fa percepire la durata "importante". a mio parere il bello di questo remake è proprio quello di restare fedele ai precedenti anche nei piccoli dettagli, ma di riempire di un'umanità incredibile il grande Kong che ne esce come unico incontrastato protagonista ed eroe romantico. Che la storia in se sia unica lo sapevamo tutti, ma sicuramente Jackson è stato in grado di aggiungere quei particolari che ci rendono possibile il paragone coi nostri giorni, comunicando anche un disprezzo nei confronti di una società che è diventata una bestia e che con la violenza distrugge la purezza. a mio parere assolutamente da non perdere, anche per chi vuole versare due lacrimucce per questa che è anche una storia d'amore di grande intensità nella sua stranezza.
questo tuffo nel cinema di un tempo fa bene a tutti, a noi spettatori per primi, per questo consiglio vivamente a tutti di non privarsi per una volta di uno spettacolo degno di questo nome.
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giulio
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lunedì 2 gennaio 2006
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solo per chi ama veramente il cinema...
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Peter Jackson firma con questo straordinario film uno dei più sentiti e partecipi atti d'amore per il cinema che siano stati mai creati. Usa lo scheletro del celeberrimo film degli anni '30 per costruire un pirotecnico movie postmoderno che rende omaggio praticamente a tutta la storia del cinema VERO, il cinema d'azione che fa spaventare, divertire, commuovere, che ti fa stare spalmato sulla poltrona per tre ore. Se il cinema è innanzitutto FINZIONE attraverso la quale viene generata l'emozione, Jackson non lesina citazioni (sarebbe un bel gioco di società ritrovarle tutte ma temo sia impossibile!), effetti, uso spudorato di tutti gli atraordinari mezzi offerti dalla tecnologia digitale. Ho sentito tanti che amano ergersi a censori delle presunte incongruenze della sceneggiatura: io vorrei domandare a tutti costoro se sia ragionevolmente possibile che un regista smaliziato come PJ non sia capace di accorgersi di esse.
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Peter Jackson firma con questo straordinario film uno dei più sentiti e partecipi atti d'amore per il cinema che siano stati mai creati. Usa lo scheletro del celeberrimo film degli anni '30 per costruire un pirotecnico movie postmoderno che rende omaggio praticamente a tutta la storia del cinema VERO, il cinema d'azione che fa spaventare, divertire, commuovere, che ti fa stare spalmato sulla poltrona per tre ore. Se il cinema è innanzitutto FINZIONE attraverso la quale viene generata l'emozione, Jackson non lesina citazioni (sarebbe un bel gioco di società ritrovarle tutte ma temo sia impossibile!), effetti, uso spudorato di tutti gli atraordinari mezzi offerti dalla tecnologia digitale. Ho sentito tanti che amano ergersi a censori delle presunte incongruenze della sceneggiatura: io vorrei domandare a tutti costoro se sia ragionevolmente possibile che un regista smaliziato come PJ non sia capace di accorgersi di esse. Devo confessare che anch'io, vedendo il film, a un certo punto mi son detto: "Ma gli indigeni che fine hanno fatto?", oppure, vedendo Naomi Watts che esce per strada e va in giro per New York con meno 10 con un vestitino sbracciato, mi veniva voglia di dire "Ma un golfino no, eh?", oppure ancora la scena in cui il ragazzo spara col mitra ai gamberoni assassini senza neanche ferire Adrien Brody..... insomma, le presunte incongruenze ed improbabilità sono tante e tali che non possono NON essere volute. Il film è in realtà una sofisticatissima riflessione sul potere magicamente affabulatorio del cinema: è il primo film post-spielberghiano e post-cameroniano, per citare due dei più grandi cineasti contemporanei cui Jackson rende omaggio. La cosa bella è che "King King" non è è però mero gioco intellettuale, bensì cinema che nella sua spudorata finzione riesce per tre-ore-tre a divertire, impaurire e commuovere, e tutti noi come bambini ci specchiamo negli occhi sgranati della sempre più straordinaria Naomi Watts, che transita con assoluta coerenza dai deliri del meraviglioso Mulholland Drive a questa mirabile prova d'autore. Film imperdibile, a patto che la smettiamo di pensare troppo e di fare i saccenti e ci facciamo prendere per mano del Pifferaio magico neozelandese!
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mystic
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martedì 17 aprile 2012
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peter jackson e il nuovo kong
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1933, New York City. Carl Denham, dopo improvvisi fallimenti in campo cinematografico, è alla ricerca di un impresa che risollevi le sorti della propria carriera. Impresa che si concretizza quando si materializza l'opportunità di girare un film a Skull Island, la spettrale isola del teschio a largo di Sumatra. Partendo con l'intera troupe, con un'attrice esordiente, Ann Darrow (Naomi Watts) e Jack Driscoll (Adrien Brody), scrittore, il regista si trova a gestire una situazione imprevista: l'isola è popolata da cannibali, dinosauri e da Kong, enorme gorilla preistorico. In questo turbolento scenario Peter Jackson dirige questo remake dai tratti indistinguibili, mettendosi in mostra ancor più che nella saga de "Il signore degli anelli".
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1933, New York City. Carl Denham, dopo improvvisi fallimenti in campo cinematografico, è alla ricerca di un impresa che risollevi le sorti della propria carriera. Impresa che si concretizza quando si materializza l'opportunità di girare un film a Skull Island, la spettrale isola del teschio a largo di Sumatra. Partendo con l'intera troupe, con un'attrice esordiente, Ann Darrow (Naomi Watts) e Jack Driscoll (Adrien Brody), scrittore, il regista si trova a gestire una situazione imprevista: l'isola è popolata da cannibali, dinosauri e da Kong, enorme gorilla preistorico. In questo turbolento scenario Peter Jackson dirige questo remake dai tratti indistinguibili, mettendosi in mostra ancor più che nella saga de "Il signore degli anelli". Nella sua pellicola non trovano spazio solo effetti speciali hollywoodiani bensì elementi classici che si sposano con la colonna sonora e con la fotografia stessa. Piacevole sorpresa è Jack Black, nel ruolo di Denham, scagionato dal solito ruolo di comico-irriverente protagonista, recita con la maestria degna dei grandi. Egli rappresenta, seppur in modo incosciente, la minaccia che la natura corre con l'ipocrisia e l'ignoranza dell'uomo degli anni '30: non è un caso infatti che la sequenza iniziale del film ha luogo in uno zoo-lager di New York. Kong è invece lo straordinario emblema che il mondo selvaggio costituisce, è il simbolo del mistero e del fascino che l'uomo non può dominare o possedere. Paradossalmente la bestia trasmette la propria umanità solo a colei in grado di comprenderlo: la giovane attrice. Anche Skull Island è rinnovata con l'inserimento di insetti e pipistrelli giganti. King Kong è anche vincitore di tre Oscar. Questa nuova rappresentazione, frutto di Universal, non è la copia moderna dei precedenti film: è un completamento singolare non privo di suggestione, record di incassi in tutto il mondo e nuovo punto di riferimento nel panorama cinematografico contemporaneo.
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qisoneb
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domenica 27 settembre 2015
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kong, un movie classico.
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questo è un film incredibile, il migiore forse di peter
jackson..., con riprese al top ovunque e comunque
si guardi, dopo le prime fasi in
special modo, tutte
mozzafiato, condito nel modo migliore,
vi basti annicchilire vedendo il combattimento col
dinosauro di kong, che per difendere la miss
torchia come una maestrina da
4 soldi di sventura, (riprese credibili,
non si vede l'eventuale utilizzo
del pvc... o del computer)
il trisavolo del più moderno
animale da volo, effetti da sogno,
e se i giusti hanno la meglio king
kong rispedisce alla preistoria quel
dinosauro e questo è motlo ok, ok? il
possente con pseudo abilità non funziona
con lo scimmione, e tra un hamburger un un
sacchetto di brustoline l'animale.
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questo è un film incredibile, il migiore forse di peter
jackson..., con riprese al top ovunque e comunque
si guardi, dopo le prime fasi in
special modo, tutte
mozzafiato, condito nel modo migliore,
vi basti annicchilire vedendo il combattimento col
dinosauro di kong, che per difendere la miss
torchia come una maestrina da
4 soldi di sventura, (riprese credibili,
non si vede l'eventuale utilizzo
del pvc... o del computer)
il trisavolo del più moderno
animale da volo, effetti da sogno,
e se i giusti hanno la meglio king
kong rispedisce alla preistoria quel
dinosauro e questo è motlo ok, ok? il
possente con pseudo abilità non funziona
con lo scimmione, e tra un hamburger un un
sacchetto di brustoline l'animale... col fantastico metodo
del piede presile, mette quella quantità di pepe determinate
per il dinosauro, trasformandolo coi colpi delle sue
portate... a un meglio e più probabile noto
servizievole dinosauro da intrattenimento... per king
kong, per il resto naomi watts è la cosa migliore del film,
esaltando con armoniosa allegoria la pellicola è più che splendida;
oltre agli film effetti speciali di alto spettacolo, nel film il
gorilla trasportato oltre manica per fungere come fenomeno
da circo arriva nella grande mela cadendo poi da un
palazzone con fracasso dopo che gli americani gli
avevano scaricato un arsenale di armi incredibile, (una manna... per
loro ) con dozzine di incursioni coraggiose imbambendo l'animale, che
spossato e fiacco desiste cadendo ai piedi di quei
palazzoni..., non potendo rispondere col cinturone
e due pistole in stile smith & wesson...; in alto si fa notare anche
brody... arrampicatosi nel palazzone prende il posto
del gorilla togliendosi il pericolo imminente con la bella
sottobraccio e così abbiamo il miglior mr. king
kong avveneristico che la storia abbia visto, intelligente con
premura e vanagloria, anche con la bella che lo intrattiene
addirittura ballandogli sotto al naso una specie di samba, il mito
non finisce così di stupirci per un film fantastico.
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aristoteles
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sabato 24 ottobre 2015
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jurassic kong
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Altamente spettacolare questo remake di Jackson.
La trama è ben congeniata e graficamente si offre uno spettacolo di alto livello, anche grazie alle moderne tecniche di produzione.
Questo Kong è fatto veramente bene,anche nei dettagli del viso e trasuda,cosa più importante,umanità.
Molto bravi anche gli attori ,su tutti Naomi Watts ma anche Jack Black,come sempre,fa gran simpatia.
Il rapporto "Beauty and Beast" si sviluppa in maniera più che dignitosa.
Probabilmente si esagera con tutti quei dinosauri e quella serie di strani mostri,con salvataggi e corse al limite dell'impossibile,sembra che il film venga girato all'interno di Jurassic Park.
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Altamente spettacolare questo remake di Jackson.
La trama è ben congeniata e graficamente si offre uno spettacolo di alto livello, anche grazie alle moderne tecniche di produzione.
Questo Kong è fatto veramente bene,anche nei dettagli del viso e trasuda,cosa più importante,umanità.
Molto bravi anche gli attori ,su tutti Naomi Watts ma anche Jack Black,come sempre,fa gran simpatia.
Il rapporto "Beauty and Beast" si sviluppa in maniera più che dignitosa.
Probabilmente si esagera con tutti quei dinosauri e quella serie di strani mostri,con salvataggi e corse al limite dell'impossibile,sembra che il film venga girato all'interno di Jurassic Park.
Comunque a parte le "americanate" di contorno,quasi inevitabili secondo me,causa gli altissimi costi di produzione,la pellicola coinvolge e a tratti incanta lo spettatore nonostante le tre ore di visione.
Convincente ed emozionante la parte finale ambientata in una splendida New York.
Da vedere.
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ace
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domenica 18 dicembre 2005
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remake grandioso
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Un film dalle proporzioni enormi, in termini di effetti speciali, sceneggiatura e durata... Un remake dei primi due film omonimi caratterizzato dal quasi totale uso delle tecnologie più avanzate nel campo, forse proprio per questo molto diverso dai precedenti. La bravura del regista e dei suoi collaboratori è da sottolineare, sono state girate scene alle quali ho assistito rimanendo a bocca aperta. E io che pensavo che non avrei mai visto spezzoni come alcuni di jurassic park... Invece dopo aver visto questo film non posso davvero immaginare dove potranno arrivare le tecniche usate nella produzione di kolossal come questo. Sinceramente credo che non ci sia molto da raccontare, la storia già si conosceva, più o meno, la differenza questa volta l'ha fatta lo spettacolo.
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Un film dalle proporzioni enormi, in termini di effetti speciali, sceneggiatura e durata... Un remake dei primi due film omonimi caratterizzato dal quasi totale uso delle tecnologie più avanzate nel campo, forse proprio per questo molto diverso dai precedenti. La bravura del regista e dei suoi collaboratori è da sottolineare, sono state girate scene alle quali ho assistito rimanendo a bocca aperta. E io che pensavo che non avrei mai visto spezzoni come alcuni di jurassic park... Invece dopo aver visto questo film non posso davvero immaginare dove potranno arrivare le tecniche usate nella produzione di kolossal come questo. Sinceramente credo che non ci sia molto da raccontare, la storia già si conosceva, più o meno, la differenza questa volta l'ha fatta lo spettacolo. I cambiamenti del regista non hanno fatto altro che arricchire la storia comprimendo al suo interno molta più tensione, donando al film per certi versi una pluralità di generi che vanno dall'horror al film d'avventura e al classico film drammatico. Una vastità di ambienti, storie, immagini, scene mozzafiato che non possono che attaccare alla poltroncina. Il finale come piace a me, fa da cornice ad un'opera che resterà nella storia del cinema sicuramente per come realizzata, proponendo un classico con un titolo che non morirà mai.
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meo
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martedì 20 dicembre 2005
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spettacolare! da vedere!
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mi fanno ridere quelli che mettono a confronto un film di jakson con uno di herzog. Si tratta, ovviamente di un intrattenimento totalmente diverso.
King kong non è un film per cinefili alla ricerca di altissimi stimoli intellettuali, ma è emozionante, le scene di lotta sono incredibili e jackson ci regala anche momenti struggenti come la scena del lago ghiacciato. Certo c' è da pagare il conto ad holliwood e subirsi qualche personaggio stereotipato (il nero buono, il ragazzino ribelle...), ma non ascoltate gli pseudointellettuali snob, andate al cinema a vederlo.
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francesco2
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giovedì 30 dicembre 2010
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la leggenda dell'isola oltre l'oceano
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La sfida di Jackson, rispetto ai "CVommerciali" "Signori degli Anelli",stavolta è diversa, si tratta di "rifare" un'opera e già esistente. King Kong poi è un PERSONAGGIO la cui animalità non viene compresa dagli esseri umani; quindi, il tutto va (Ri) visto senza (s) cadere nel politicamente corretto, rendendo però un ampio concetto di "Humanitas" (O..."Animalitas")evitando incursioni nel ridicolo, come quelle del pessimo "Frankestein" di Branagh.
Un parallelo con un altro kolossal, il "Titanic" di Cameron, è che entrambe le opere devono rendere il senso di un'epoca: in questo caso gli anni'30 con la loro decadenza, momento di passaggio tra le due guerre, in cui nei locali dove lavora la Watts si cerca di dimenticare un periodo di miseria cronica.
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La sfida di Jackson, rispetto ai "CVommerciali" "Signori degli Anelli",stavolta è diversa, si tratta di "rifare" un'opera e già esistente. King Kong poi è un PERSONAGGIO la cui animalità non viene compresa dagli esseri umani; quindi, il tutto va (Ri) visto senza (s) cadere nel politicamente corretto, rendendo però un ampio concetto di "Humanitas" (O..."Animalitas")evitando incursioni nel ridicolo, come quelle del pessimo "Frankestein" di Branagh.
Un parallelo con un altro kolossal, il "Titanic" di Cameron, è che entrambe le opere devono rendere il senso di un'epoca: in questo caso gli anni'30 con la loro decadenza, momento di passaggio tra le due guerre, in cui nei locali dove lavora la Watts si cerca di dimenticare un periodo di miseria cronica. Sulla nave si respira questa atmosfera dolceamara, che si nutre del pionerismo degli uomini e del simpatico imbarazzo dell'attrice australiana, che ne approfitta per i primi ammiccamenti con Brody: eppure in quelle scene, se si guarda sottopelle, è già presente il dramma di una (Futura) coppia che va incontro aa un destino (Parzialmente) triste, perché la cupidigia di un ambizioso regista -Personaggio in realtà macchiettistico- li spingerà ad una tragica disavventura nel "Mare ........monstrum, anziché nostrum",proprio nell'accezione latina del termine, perché King è quello che va oltre la nostra comprensione. Nella sua grande piccolezza, lo ammiriamo (?) mentre vede "danzare" un essere umano come Naomi, come noi, piccoli nella nostra grandezza. Chissà se ne è sedotta, se ciò avviene solo perché annienta altre creature che avevano messo la sua vita a repentaglio, o c'è qualcosa di più (Una matrice erotica, già prsente a quanto pare nell'edizione del '75, un amore, del fascino per la natura al suo stato primordiale, che sovrasta fisicamente tutto ciò che la circonda?): forse in realtà King è il cinema, che come i caratteri cubitali nel bellissimo "Bastardi senza gloria" di Tarantino è grande, più della nostra vita, che (Forse) mai come in quegli anni era piccola. Quella del film che vuole girare il regista Eè una metafora più interessante di quanto non possa sembrare. Al di là della noia che, diciamolo, fa anche capolino nella seconda parte, questo personaggio ne gira uno solo: la morte, l' (auto) distruzione che gli esseri umani si autoinfliggono quando vogliano confrontarsi con ciò che è più grande di loro, in pieno
delirio di onnipotenza novecentesco, a cavallo (so di ripetermi) tra due conflitti mondiali.
Ma la lezione, tante vite umane perse, non è sufficiente, si pretende che il "Monstrum" venga privato della dimensione selvaggia, che diventi piccolo in quanto bestia rispetto alla grandezza dell'essere umano. La Watts non lo vuole, si sottrae, sicuramente per non soffrire, forse, anche per non cedere a strane tentazioni. Il piano fallisce, e King cerca un essere umano che non lo aveva fatto s entire BESTIA, ma ANIMALE. si (Ri)stabilirà tra i due una bellissima simbiosi nel godere di quel crudele ma anche grande spettacolo che è la natura, nei suoi aspetti poetici come in quelli ludici. Mai crudele però come gli esseri umani, che annienteranno la BESTIA, non l'ANIMALE. E non era la bestia che aveva ceduto alla bella, come dirà l'ambizioso regista nel finale dl film. Siamo noi che nella bestialità ci crediamo sovrani del mondo, come DI CAprio in "Titanic"Ancora!), e pretendiamo di girare film inverosimili, senza goderci quello che abbiamo davanti ai nostri occhi.
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paolomiki
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giovedì 21 aprile 2011
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bello ma lungo
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Gli effetti speciali sono strabilianti.La scena finale commuovente e riuscita.Un film da vedere sicuramente senza piangere per i soldi spesi.Peccato la durata incomprensibile.Con qualche taglio ben piazzato sarebbe stato un capolavoro.
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