La spettatrice

Interessante introspezione nell'incomunicabilità contemporanea giocata all'interno di un ambiente borghese tuttavia eccessivamente caricato e piuttosto stucchevole da sembrare alla fine non così rappresentativo. Balza in mente Kieslovski di Film Rosso, Antonioni e Sautet di Un cuore in inverno, peraltro questi ultimi decisamente meglio strutturati. Brava la Bobulova in particolare, gli altri due protagonisti non stupiscono, resta comunque valido il soggetto anche a fronte di una sceneggiatura non impeccabile, fotografia ok anche se un po' standard. Finale non particolarmente brillante e un po' scontato. Film nel complesso scorrevole e di un certo contenuto, discreto.