Le forze del destino

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Ci si sono volute ben sette nazioni: USA, Giappone, Svezia, Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, per far partorire un topolino,un film indegno da propinare al pubblico senza una sola nota di presentazione. La presenza di Sean Penn, una comparsa scomparsa improvvisamente mentre è in aereo e riapparsa sul finire quando due anime in pena stanno spirando, è disdicevole. Lo stato di bisogno o cos’altro ha indotto un così rinomato e bravo attore ad accettare la parte in questo modestissima fatica? Apprezzabilissima la partecipazione di Joaquin Phoenix che è costretto,senza nulla capire, ad inseguire un fantasioso tentativo di clonare le persone, o meglio una sola persona,sua moglie. [+]

Ci si sono volute ben sette nazioni: USA, Giappone, Svezia, Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, per far partorire un topolino,un film indegno da propinare al pubblico senza una sola nota di presentazione. La presenza di Sean Penn, una comparsa scomparsa improvvisamente mentre è in aereo e riapparsa sul finire quando due anime in pena stanno spirando, è disdicevole. Lo stato di bisogno o cos’altro ha indotto un così rinomato e bravo attore ad accettare la parte in questo modestissima fatica? Apprezzabilissima la partecipazione di Joaquin Phoenix che è costretto,senza nulla capire, ad inseguire un fantasioso tentativo di clonare le persone, o meglio una sola persona,sua moglie. Bella la ripresa che mostra svanire improvvisamente il sogno tanto accarezzato, una pista di ghiaccio, dove quattro uguali pattinatrici si stanno esibendo, ricoperta di sangue. Le tre imitazioni vengono improvvisamente uccise da qualcuno, si salva soltanto Elena,interpretata dalla brava Claire Danes; la ricorderemo in “La neve nel cuore”, anche perché in questo film la neve certamente ha offerto l’opportunità di mostrare delle belle e suggestive fotografie. La neve sul cuore quindi accompagna Elena e suo marito John, il bravo Joaquin Phoenix, nel lungo cammino per giungere nell’al di là. Finale orribile, ridicolo, che bolla definitivamente uno spettacolo che non può essere definito “un Film”. Le due stelle a Joaquin Phoenix e a Claire Danes.chibar22@libero.it [-]

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c'ero andato tutto contento, dopo Festen mi aspettavo un altro bel film, sapevo dell'ambientazione del tutto diversa, insomma avevo grandi aspettative. Credo il più brutto film del decennio (di più decenni). Sean Penn al telfonino da un aereo con la carlinga aperta, uomini palloncino  ancorati a terra da non si sa che non si sa dove non si sa perchè: solo perchè è un'immagine suggestiva? Esilarante il momento più drammatico in cui il killer uccide la pattinatrice sbagliata e il sangue rosso sul ghiaccio è davvero originale. Prima di andarne a vedere un altro voglio almeno tre giudici positivi da tre amici fidati.

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film inutile senza capo ne coda non merita neanche di essere citato come film. voto sincero e di manica larga 1--

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lanciate il film dall'aereo insieme a sean penn che mi auguro cada in testa al regista mentre sta a cena con tutti quelli che hanno fatto finta di capire il film. film che non ha nessun contenuto artistico...anzi 1 ce l'ha: e cioè la sublimazione del cinema comico nella scena finale dove gli ugandesi sono appesi ai palloncini......nella sala (eravamo in tutto 6 gatti) c'è stato un boato di risate...e questa è l'unica vera critica che il film si merita. P.S. aridatece i soldi

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Bello...bellissimo! Cercate di reperirlo e guardatelo! L'unica domanda da porsi è come da noi possano essere giudicati "sorprendenti" dalla critica film come "L'amico di famiglia" e questo "Le forze del destino" totalmente ignorato? Lo sapevate che da noi non è neanche uscito nelle sale? Lo sapevate che la stessa fine l'ha fatta anche "Brown Bunny" di Vincent Gallo? C'e' qualcosa che non va in tutto questo, a Voi lascio stabilire cosa.

[+] bordata il sublime (di bordata il sublime) [ - ] bordata il sublime [+] snoe....aripjete (di paoloroma36) [ - ] snoe....aripjete [+] nelle sale è uscito. purtroppo (di stevesteve) [ - ] nelle sale è uscito. purtroppo

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La terra è condannata e anche chi la abita. In un'atmosfera straniata dall'espediente termico-gravitazionale gli abitanti del pianeta tenacemente abbarbicati alla sopravvivenza a ogni costo esprimono la loro impotenza fingendo che nulla accada, ma morendo di schianto, creando abominevoli cloni grotteschi simulacri dell'irripetibilità del gesto artistico, che moriranno di schianto, sorvolando compulsivamente la terra in agonia, su cui si schianteranno, riscoprendo la Passione che ubriaca di Morte si annullerà nel suo destino. Fredda materia poetica. Qualche errore di sceneggiatura, ma il resto, compreso il doppiaggio, è di alto profilo.

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Credo proprio che la colonna sonora, eccellente sia per le musiche scelte che per gli effetti audio in Dolby Digital sia la sola cosa degna di menzione in questo film. Il resto non vale il media su cui è registrato...

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Questo film si capisce poco o nulla. IL protagonista dovrebbe separarsi e infine si rinnamora. La storia è assolutamente poco credibile. Alla fine come ogni storia d'amore finisce male. Le stesse idee potevan esser raccontate in 200 maniere diverse e 200 volte meglio. Ho dovuto trattenermi dallo sbadigliare. Non sprecateci una lira

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Il film di Vinterberg si rivela già dalle prime scene, dove in una New York del futuro regna l'individualismo e l'indifferenza. Il congelamento dei sentimenti per il prossimo e dell'amore si accompagnano con l'avanzare della nuova era glaciale. Dove non sembra più trovare spazio un sincero sentimento si affaccia l'amore "ritrovato" dei due protagonisti, che solo in un epico ritorno alla loro terra d'origine, la Polonia, riscoprono la purezza e la voglia d'amare...ahimè troppo tardi. Un film in controtendenza rispetto ai canoni di Dogma95, in cui Vinterberg ha voluto dare sfogo ad ogni espedimento cinematografico per colpire con un mix di poesia e di raggelante distacco lo spettatore. Un'attenta regia e un'ottima scelta delle musiche accompagna l'intero film, stupenda e coinvolgente la scena dell'assassinio sulla pista di ghiaccio. [+]

Il film di Vinterberg si rivela già dalle prime scene, dove in una New York del futuro regna l'individualismo e l'indifferenza. Il congelamento dei sentimenti per il prossimo e dell'amore si accompagnano con l'avanzare della nuova era glaciale. Dove non sembra più trovare spazio un sincero sentimento si affaccia l'amore "ritrovato" dei due protagonisti, che solo in un epico ritorno alla loro terra d'origine, la Polonia, riscoprono la purezza e la voglia d'amare...ahimè troppo tardi. Un film in controtendenza rispetto ai canoni di Dogma95, in cui Vinterberg ha voluto dare sfogo ad ogni espedimento cinematografico per colpire con un mix di poesia e di raggelante distacco lo spettatore. Un'attenta regia e un'ottima scelta delle musiche accompagna l'intero film, stupenda e coinvolgente la scena dell'assassinio sulla pista di ghiaccio...un film sicuramente da vedere, e che fa riflettere. [-]

[+] ma sei gay? (di alfonzo gatto) [ - ] ma sei gay?

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