Happiness

Un film di Todd Solondz. Con Ben Gazzara, Lara Flynn Boyle, Jared Harris, Dylan Baker, Jane Adams.
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Drammatico, durata 140 min. - USA 1998. - Bim Distribuzione MYMONETRO Happiness * * * - - valutazione media: 3,45 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
vooodoo lunedì 25 marzo 2013
parenti serpenti Valutazione 4 stelle su cinque
88%
No
13%

Il soggetto racconta e mette a nudo le contraddizioni e il bigottismo della società contemporanea, dipingendo il ritratto di una famiglia della medio-alta borghesia del New Jersey e di altri personaggi che casualmente vi vengono a contatto. Attraverso i molti caratteri vengono analizzate le diverse crisi generazionali, dal bambino undicenne che muore dalla voglia di crescere al sessantacinquenne che, sano suo malgrado, non trova più stimoli in nessun aspetto della vita. Affianco a questo si pone il problema della perversione, piaga nascosta e scomoda, e dell’anti-manicheismo dell’essere umano: l’uomo non è fatto per essere vittima o carnefice, è necessariamente entrambe le cose a seconda dei ruoli e delle situazioni che gli si presentano; come il mostro non è mai mostro fino in fondo, l’essere padre di famiglia non è sufficiente come garanzia di affidabilità. [+]

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sinkro mercoledì 29 dicembre 2010
politicamente non corretto Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Bello che ogni tanto qualcuno guardi la società e la riesca ad osservare senza le fette di salame sugli occhi.
Film sgradevole da vedere, e, per la sua "cattiveria", piace.
Poche volte ho visto operazioni simili. Mi vengono in mente "Festen" (Vintemberg) e "Il ladro, suo moglie, l'amente, il cuoco" (Greenaway) anche se quì c'è una vena ironica di sottofondo che rende tutto  il film più sopra le righe. Insomma a vedere cosa fanno "gli altri" ci sentiamo un poco più normali noi. Intelligente anche nei silenzi e nel ribaltamento di quelle favolette che si avverano solo nei film. [+]

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anonimo giovedì 16 giugno 2005
il linguaggio diretto Valutazione 5 stelle su cinque
55%
No
45%

...finalmente un regista che si e' deciso a raccontare della putrida realta' medio americana adottando un linguaggio, sonoro e visivo, in assoluta assenza di mediazione. ...quando anni dopo ho visto an american beauty mi e' venuto da sorridere ed ho anche pensato che quest'ultimo film lo avessero realizzato con l'intento di aggiungere molta, molta acqua in un bicchiere di vino docg. Infatti per coloro i quali hanno avuto la fortuna di aver precedentemente visto happiness, la visione di an american...puo' paragonarsi ad un buon vino rosso, magari, D.O.C.G.allungato con tanta acqua.....conferma che al pubblico americano se non la addolcisci, la pillola e' difficile da far inghiottire...sul film poco da dire si "legge" da solo, l'acutezza di approfondimento trasuda dallo svolgersi delle stor [+]

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dandy domenica 4 maggio 2014
happiness,happiness...were are you? Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Al suo secondo film,Solondz(anche sceneggiatore)organizza un abile mosaico sullo stile di Robert Altman,e mostra gli  orrori quotidiani di un gruppo di squallidi medio-borghesucci che tentano in tutti modi di dissimulare il proprio vuoto interiore o i propri scheletri nell'armadio nella finzione del quieto vivere.Un gruppo di "mostri" di tutti i giorni descritti con un humor nero e gelido,ma mai con disprezzo.Piuttosto con partecipazione e commozione nel cavarne fuori il patetismo e la consapevolezza di essere perdenti già in partenza.E ci spinge ad identificarci con loro,facendo i conti con quelli che sono anche i nostri piccoli orrori della normalità.Notevole la crudezza con cui è mostrata la confessione di Bill al figlioletto,riguardo gli abusi sui suoi compagni di scuola. [+]

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no_data lunedì 24 ottobre 2016
capolavoro sottovalutato Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Happiness secondo me è uno dei film più sottovalutati della storia del cinema, è un film tipo PVC-1, viene osannato dalla critica e poi viene buttato nel dimenticatoio, destinato a rimanere nell'underground e, al limite, essere rivalutato grazie a YouTube (un po' come "... E ora parliamo di Kevin"); come disse Andrea di ShivaProduzioni, "prendete American beauty e toglietegli la patina hollywoodiana" e, infatti somiglia molto al film di Mendes, casualmente sono usciti quasi contemporaneamente. Il film è diviso in episodi collegati, gli attori sono bravissimi e la storia è appassionante: nonostante la sua durata (2 ore e 15) non annoia un secondo! Il film ha anche uno humor nero a tratti adorabile e divertentissimo! Il fatto è che l'atmosfera sia serissima, proprio per questo quando ci sono questi sprazzi di commedia nera non riusciamo a trattenere le risate: questo film è lo Humor nero per eccellenza, in ogni scena non sai se ridere o no, e quando ridi ti senti un po' una me**a per aver riso! L'episodio più forte è sicuramente quello del padre di famiglia pedofilo, la scena della confessione al figlio. [+]

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stefano capasso mercoledì 25 marzo 2015
il disagio di vivere Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

Le tre sorelle Jordan, la loro famiglia e le persone che ruotano attorno. Sono tutti alla ricerca di qualcosa di bello nella vita, alternando delusioni e speranze. Joy vorrebbe fare la musicista, colleziona insuccessi sentimentali e lavora ad un call center.  Helen è una scrittrice di buon successo, ma che non è felice di raccontare storie che non le appartengono. Trish ha una famiglia con 3 figli, si sente realizzata e non sa che i marito, uno psicoterapeuta, è un pedofilo.  Interessante commedia drammatica dai toni grotteschi di Todd Solonz che ha il pregio di mantenere un buon ritmo narrativo e di poggiarsi su una sceneggiatura articolata e ben riuscita. Tutti sono alla ricerca di qualcosa che possa soddisfarli almeno a livello fisico e in particolar modo il sesso che sembra prendere il posto di tutto quello che manca. [+]

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alberto 86 venerdì 26 maggio 2006
1 grande hoffman x raccontare il travagl di 1 uomo Valutazione 3 stelle su cinque
8%
No
92%

E'uno di quei film "Capote"che vale soprattutto per la vertiginosa e strabiliante interpretazione del grande Philip Seymur Hoffman,un volto che molti ricordano di aver già visto da qualche parte ma che nessuno o quasi ha mai scoperto del tutto.Hoffman è perfetto nel ruolo di una delle personalità più ambigue,fascinose ed estrose della letteratura mondiale. Il film mostra più che la difficile e non certo ordinaria vita di Capote la gestazione di "A sangue freddo",il romanzo che più di tutti lo renderà famoso e che diverrà il prototipo del romanzo-documento.Il lavoro per il quale Capote venderà la propria anima...il romanzo che cambierà radicalmente la sua vita fatta di feste modaiole,di champagne,di applausi,di risate e sberleffi. [+]

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