francesco casti
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domenica 30 luglio 2023
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l''ultimo erede
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Era una sera d'estate fuori nevica era maggio il 3 non che interessasse pensate al bosco alla natura alle piante all'amarezza pensate all'amarezza in se pensate all'incomincio alla conclusione e il significato in se sono l'avvocato della purezza il mio compito è quello di condannare un certo ranger però ogni volta finiamo sempre in parità una volta vinsi in cambio vinsi la sentenza
Prod by Francesco parte 2
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samanta
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martedì 24 gennaio 2023
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il denaro, il sesso e il diavolo
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Il film uscito nel 1997 ebbe un discreto successodi pubblico, la regia è di Taylor Hackford, discreto direttore di Hollywood (Ufficiale e gentiluomo, Rapimento e riscatto) che in questo film ha dato l'impressione di aver perso il controllo della vicenda con un soggetto principale che tratta una materia delicata: il demonio che agisce nella società insieme affrontando molte altre materie come il carrierismo, la giustizia, l'avidità, il sesso, producendo un risultato complessivo insoddisfacente
Kevin (Keanu Reeves) è un avvocato di provincia sposato con Mary (Charlize Theron reduce dalla pubblicità in cui mostrava il lato B iniziava la carriera cinematografica), John Milton (Al Pacino) è capo di un prestigioso studio legale di New York con la figlia Cristabella (Connie Nielsen modella danese) sono i principali protagonisti con Alice madre di Kevin (Judith Ivey) fondamentalista protestante.
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Il film uscito nel 1997 ebbe un discreto successodi pubblico, la regia è di Taylor Hackford, discreto direttore di Hollywood (Ufficiale e gentiluomo, Rapimento e riscatto) che in questo film ha dato l'impressione di aver perso il controllo della vicenda con un soggetto principale che tratta una materia delicata: il demonio che agisce nella società insieme affrontando molte altre materie come il carrierismo, la giustizia, l'avidità, il sesso, producendo un risultato complessivo insoddisfacente
Kevin (Keanu Reeves) è un avvocato di provincia sposato con Mary (Charlize Theron reduce dalla pubblicità in cui mostrava il lato B iniziava la carriera cinematografica), John Milton (Al Pacino) è capo di un prestigioso studio legale di New York con la figlia Cristabella (Connie Nielsen modella danese) sono i principali protagonisti con Alice madre di Kevin (Judith Ivey) fondamentalista protestante. Kevin viene contattato dallo studio di New York perché vince sempre le cause primo come avvocato della Procura (35 condanne di fila) e poi libero prefessionista (60 assoluzioni consecutive), e assunto il suo compito è di difendere il più importante impresario edile della città accusato di avere ucciso, moglie figlio e cameriera. Kevin e Mary vivono alla grande: mega alloggio lussuoso, vestiti firmati, ricevimenti. C'é un problema: Milton è il diavolo (Satana?), Mary dopo l'euforia iniziale entra in crisi e si suicida; Kevin deve difendere un cliente che ha mentito sulla sua innocenza, Milton fa uccidere il suo vice che vuole rivelare le sue malefatte. Il finale è devastante e lungo: Milton rivela la sua identità, la figlia seduce Kevin, il quale scopre che sua madre lo aveva concepito con Milton e uccide Milton e la figlia, poi si suicida. Ma forse è un sogno?
Il film è deludente perché la presenza del demonio è vista con modalità Horror/Thriller calcando le tinte contradditoriamente con elementi di ridicolo, Alcune affermazioni di Milton sono intelligenti: "Il XX secolo ha visto il mio trionfo" (basti pensare al comunismo e al nazismo con decine di milioni di assassinati (nei gulag, camere a gas e via dicendo), però dette in modo istrionico da John Milton (l'omonimo poeta e filoso inglese del 1600 ha dato idee al regista), appare più vero il Berlicche di C.S.Lewis "La mia grande idea è stato far credere che non esisto", l'anticristo come fa presagire il film non sarà un tipo pagliaccesco come rappresentato da John Milton ma tutt'al più un tipo suadente e compassionevole. Al Pacino è un bravissimo attore che non si discute ma qui recita troppo sopra le righe, Charlize Theron fa una recitazione forzata sembra che reciti guardando il "gobbo", si esibisce in un nudo completo del tutto superfluo, Connie Nelsen è una bella presenza ma non sa recitare , Keanu Reeves è più del solito inespressivo, quando nella scena di seduzione è tra le gambe di Cristabella sembra che abbracci una statua di marmo, l'unica che recita bene è Judith Ivey (brava attrcie: La signora in rosso, Harry&Son).
La scena finale con la dissolvenza di tutto è grottesca con Al Pacino che canta una canzone pop, Connie Nielsen si esibisce in uno spogliarello integrale (lati A e B) mostrando la sua prorompente fisicità, ma questo certo non aumenta il livello del film, gli effetti speciali sono mediocri, in conclusione un film deludente anche con il finale a sorpresa.
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francesco
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domenica 12 aprile 2020
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la storia della mia vita
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nella mia vita ho visto di tutto un giorno però in tv con mio padre vidi questo era una mattina di inverno fuori pioveva era luglio il 3 non che importasse pensate al mare alla pesca alle nuvole all'amore pensate all'amore in se pensate all'inizio alla fine è il senso in se sono l'avvocato del diavolo il mio compito è quello di salvare un certo Roger però ogni volta finiamo sempre in pareggio una volta persi non chè mi importasse granché in cambio vinsi la scommessa .......il titolo e l'ultimo uomo ma dopo quel giorno non lo rivisitazione mai piu come se non esistesse però non dimentichero mai quel giorno che lo gguardai
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gustibus
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giovedì 17 agosto 2017
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diavoli..nella recitazione!
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Un gran film di Taylor Hackford questo "Avvocato del Diavolo"basato essenzialmente sulla recitazione ottima di Keanu Reeves...avvocato rampante,giovane, Kevin Lomax che non aveva mai perso una causa,ma al momento che per coscienza stava per perdere il primato da chi arriva l'aiuto?..dal Diavolo in persona.Un grande Al Pacino(John Milton)fondatore di uno degli studi legali piu'prestigiosi di New York..tutto il suo staff(diavoletti!)sono al suo servizio.C'e'pure Charlize Theron moglie di Kevin che comincia a sospettare che il suo brillante marito sia proprio nella tana dei diavoli.Con un finale un po'teatrale che e'difficile dimenticare talmente e'bello,non per il contenuto ma per la recitazione demoniaca che piu'o meno incendia lo schermo(e'cosi'davvero!).
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Un gran film di Taylor Hackford questo "Avvocato del Diavolo"basato essenzialmente sulla recitazione ottima di Keanu Reeves...avvocato rampante,giovane, Kevin Lomax che non aveva mai perso una causa,ma al momento che per coscienza stava per perdere il primato da chi arriva l'aiuto?..dal Diavolo in persona.Un grande Al Pacino(John Milton)fondatore di uno degli studi legali piu'prestigiosi di New York..tutto il suo staff(diavoletti!)sono al suo servizio.C'e'pure Charlize Theron moglie di Kevin che comincia a sospettare che il suo brillante marito sia proprio nella tana dei diavoli.Con un finale un po'teatrale che e'difficile dimenticare talmente e'bello,non per il contenuto ma per la recitazione demoniaca che piu'o meno incendia lo schermo(e'cosi'davvero!).Il film non e'horror o che e'una parafrasi su come avere successo nella vita,se con le proprie forze o se servono aiuti esterni.Ognuno tragga le sue conclusioni.Il bello del film e'questo.Io l'ho letto cosi'!alla fine e'cinema puro,altro che americanata da una stella,come ho letto in una recensione,rispettabile ma che esagerazione!Le scene di sesso sono splendide,sicuramente meglio di Tinto Brass che rispetto!Film non per bambini ma da avere nella vostra collezione.Io l'ho visto in una versione meglio del mio DVD.In streaming 4k durata 2ore e 40!!con scene mai viste in Italia specie nel finale proprio da diavoli!
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[+] capolavoro
(di papillon78)
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emanuele r.
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sabato 9 luglio 2016
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un gran bel capolavoro
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Un film a dir poco sorprendente. Un film che fa riflettere e che alla fine fa capire molte cose. Un avvocato penalista viene chiamato per un'offerta in un grande studio legale. Egli accetta e da quel momento nulla sarà come prima e il protagonista scoprirà oscure verità inimmaginabili. Devo ammettere che questo è uno dei migliori film che io abbia mai visto in vita mia, un film che fa riflettere e che allo stesso tempo è avvincente. Uno di quei pochi film carichi di tensione, che lasciano senza fiato dall'inizio all'anno fine. Un film che gioca sulla psicologia, attraversando molti temi e prendendo il punto di vista di un avvocato accecato dal potere e in balia del suo lavoro.
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Un film a dir poco sorprendente. Un film che fa riflettere e che alla fine fa capire molte cose. Un avvocato penalista viene chiamato per un'offerta in un grande studio legale. Egli accetta e da quel momento nulla sarà come prima e il protagonista scoprirà oscure verità inimmaginabili. Devo ammettere che questo è uno dei migliori film che io abbia mai visto in vita mia, un film che fa riflettere e che allo stesso tempo è avvincente. Uno di quei pochi film carichi di tensione, che lasciano senza fiato dall'inizio all'anno fine. Un film che gioca sulla psicologia, attraversando molti temi e prendendo il punto di vista di un avvocato accecato dal potere e in balia del suo lavoro. Un vero capolavoro!
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lolavalli
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lunedì 25 aprile 2016
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voglio rivederlo
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desidererei rivedere questo film, grazie
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williamd
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sabato 3 ottobre 2015
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sbalorditivo!
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Kevin Lomax (Keanu Reeves) è un giovane avvocato di strepitoso successo. Ossessionato dalla vittoria, Kevin è incapace di appurare la colpevolezza dei suoi clienti, e pur di mantenere la sua impeccabile fama è disposto anche a dichiarare magistralmente il faso pur di non perdere una causa. Viene presto notato da un prestigioso studio forense di New York - di proprietà del sospettabile John Milton (Al Pacino) - e, a fronte di un cospicuo stipendio, decide di trasferirsi qui con sua moglie Mary Ann (Charlize Theron). Le prosperose aspettative di vita della giovane coppia si rivelano presto vane e ora i due sono più distanti che mai: Kevin è soffocato dalle ore di lavoro e da John, mentre Mary è sull'orlo di una crisi di nervi a causa della solitudine.
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Kevin Lomax (Keanu Reeves) è un giovane avvocato di strepitoso successo. Ossessionato dalla vittoria, Kevin è incapace di appurare la colpevolezza dei suoi clienti, e pur di mantenere la sua impeccabile fama è disposto anche a dichiarare magistralmente il faso pur di non perdere una causa. Viene presto notato da un prestigioso studio forense di New York - di proprietà del sospettabile John Milton (Al Pacino) - e, a fronte di un cospicuo stipendio, decide di trasferirsi qui con sua moglie Mary Ann (Charlize Theron). Le prosperose aspettative di vita della giovane coppia si rivelano presto vane e ora i due sono più distanti che mai: Kevin è soffocato dalle ore di lavoro e da John, mentre Mary è sull'orlo di una crisi di nervi a causa della solitudine.
Il livello di tensione che il film riesce a mantenere è sempre molto alto e le interpretazioni degli attori sono eccezionali, ma quello che più colpisce sicuramente del film è il finale, completamente divergente dal resto del film.
Generalmente non mi piacciono i film che mescolano il realistco con il fantastco, perché secondo me un film dovrebbe essere realistico dall'inizio alla fine oppure manifestare il suo carattere fantastico e soprannaturale dall'inizio. L'avvocato del diavolo però l'ho trovato lo stesso molto convincente e apprezzabile e lo ritengo quindi uno di quei film che deve essere necessariamente visto!
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beppe baiocchi
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mercoledì 6 maggio 2015
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l'interesse è figliuolo del diavolo
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Kevin (Keanu Reeves), avvocato della Florida, brillante e capace, non avendo mai perso una causa viene notato da John Milton (Al Pacino), titolare di un importante studio legale newyorkese. Kevin e sua moglie Mary Ann (Charlize Theron) si trasferiscono a New York e da lì in avanti le cose prendono una strana piega.
L'avvocato del Diavolo, diretto da Taylor Hakford (probabilmente questo il suo film più famoso) è uno strano miscuglio di generi, un film che parte come un legal drama ma che ha risvolti horror thriller in salsa religiosa.
Il significato del film è potente. L'avvocato è preso come metafora, la metafora di un uomo che sa perfettamente (conoscendo la legge) ciò che è giusto e che è sbagliato ma che può compiere scelte eticamente discutibii (come difendere chi lui stesso ritiene un criminale) per vanità, per ingordigia di denaro o altro.
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Kevin (Keanu Reeves), avvocato della Florida, brillante e capace, non avendo mai perso una causa viene notato da John Milton (Al Pacino), titolare di un importante studio legale newyorkese. Kevin e sua moglie Mary Ann (Charlize Theron) si trasferiscono a New York e da lì in avanti le cose prendono una strana piega.
L'avvocato del Diavolo, diretto da Taylor Hakford (probabilmente questo il suo film più famoso) è uno strano miscuglio di generi, un film che parte come un legal drama ma che ha risvolti horror thriller in salsa religiosa.
Il significato del film è potente. L'avvocato è preso come metafora, la metafora di un uomo che sa perfettamente (conoscendo la legge) ciò che è giusto e che è sbagliato ma che può compiere scelte eticamente discutibii (come difendere chi lui stesso ritiene un criminale) per vanità, per ingordigia di denaro o altro. Un film che prende spunto dalla figura dell'avvocato è incentrata tutto il messaggio sul libero arbitrio, sulla capacità che l'uomo ha di scegliere "da che parte andare" cedendo a tentazioni, provando rimorsi, ma seguendo sempre il proprio ego e la propria moralità (giusta o sbagliata che sia).
Un film che però nella messa in scena perde dei colpi. Andando avanti con la pellicola infatti la parte horror religiosa prende il sopravvento, risultando a volte un po' esagerata e caricaturale sia nella scrittura di alcune scene sia nella resa degli effetti speciali (non all'altezza) che risulteranno a volte ridicoli.
Taylor Hakford però dirige bene, riuscendo a trasmettere un buon ritmo e a non far annoiare per nulla gli spettatori.
Come prove attoriali Keanu Reeves è la solita faccia priva di emozioni, ok Charlize Theron, ma a farla da padrone è Al Pacino, risultando (viene quasi da dire come al solito) magnetico, carismatico, affascinante. Cito inoltre la bella e brava Connie Nielsen, attrice danese in una delle sue prime apparizioni su grande schermo.
Tirando le somme questo Avvocato del Diavolo è un film discreto a tratti esagerato (e forse un po' troppo sopravvalutato) ma salvato da una prova sopra le righe di Al Pacino,una sceneggiatura intrigante (e Charlize Theron nuda).
Ok, il commento su Charlize Theron me lo potevo risparmiare
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[+] il nudo nei film
(di samanta)
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salva66
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domenica 15 febbraio 2015
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il diavolo e l'acqua santa
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Rivisto per la seconda volta a distanza di anni, mi fa apprezzare al meglio questo capolavoro! Si, signori miei,io reputo questa pellicola straordinariamente spettacolare, per via degli aspetti contrastanti che potrebbe suscitare dubbi e discussioni in merito. Mi voglio però soffermare, non solo sui contenuti, ma sopratutto sulla recitazione e sulle emozioni che può dare la visione. In primis, giudico la parte del diavolo "Al Pacino" sublime, la miglior recitazione! Keanu Reevers, anche lui straordinario! Consiglio di vederlo, a chi non ha avuto possibilità di farlo!
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lore64
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giovedì 17 ottobre 2013
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spregevole americanata per i poveri di spirito
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Si tratta di un filmetto americano (cioè stupido e pacchiano) al 200%, in cui ogni scena è sparata sopra le righe al punto da muovere il raro spettatore pensante a chiedersi se l'intento del regista non fosse quello di fare un film comico.
Tutto il film si muove fra scene del jet-set, in cui si specchia la stucchevole superficialità dell'American dream, e scene di sesso di quarta categoria, fra una scenografia rutilante che cerca di sparare immagini nell'occho dello spettatore in modo che il suo microcervello non trovi un secondo di tempo per annoiarsi e dialoghi pesantemente sopra le righe. Questa monnezza buona per i poveri di spirito abituati a guardare la tv commerciale serve da superficiale collante fra le due anime del film, il giallone con qualche punto di contatto colla realtà e il film della paura.
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Si tratta di un filmetto americano (cioè stupido e pacchiano) al 200%, in cui ogni scena è sparata sopra le righe al punto da muovere il raro spettatore pensante a chiedersi se l'intento del regista non fosse quello di fare un film comico.
Tutto il film si muove fra scene del jet-set, in cui si specchia la stucchevole superficialità dell'American dream, e scene di sesso di quarta categoria, fra una scenografia rutilante che cerca di sparare immagini nell'occho dello spettatore in modo che il suo microcervello non trovi un secondo di tempo per annoiarsi e dialoghi pesantemente sopra le righe. Questa monnezza buona per i poveri di spirito abituati a guardare la tv commerciale serve da superficiale collante fra le due anime del film, il giallone con qualche punto di contatto colla realtà e il film della paura.
Sulle basi di questa demenza plebea si sviluppa l'immancabile contrapposizione - tipica dell'incultura religiosa americana - fra le fantasie del bene e del male, con il bene identificato - quale profondità - nei valori piccolo borghesi del paesino e della famiglia e il male nella grande città colle sue tentazioni e la sua lussuria -- che il film beninteso illustra a piene maniche e nel modo più corposo, per il sollazzo dello spettatore infoiato di avervi parte. Non c'è pericolo che il regista abbia paura di fare pubblicità al cosiddetto "male".
La contrapposizione escatologica viene sviluppata in maniera talmente trita e banale da far cascare le braccia. Il "male" del regista ha l'aspetto di un paio di tette siliconate e di qualche scena pornografica (rigorosamente soft). Il proseguio è il più ovvio e insulso che si possa immaginare. Se siete interessati al problema del male andate a rileggervi la Summa theologica di Tommaso. Questa porcheria lasciatela negli scaffali della cinematografia più stupida (e quindi più capace di parlare al popolo) del mondo, quella statunitense.
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