Ho sempre pensato che esistesse una cosa chiamata libertà di critica che ti consente di esporre la tua opinione anche se essa non si accorda con l'opinione comune.Mi sembra che in questo forum di cinefili convinti questo principio basilare non solo della politica ma anche della discussione culturale sia stato un pò dimenticato.Per quanto riguarda il film di Sergio Leone, neanche io appoggio la communis opinio che lo considera un capolavoro.Certo interessante la figura del protagonista con il suo comportamento multiforme che rispecchia bene la dualità dell'essere umano.Violento ma capace di un amore intenso come quello che prova per Debora, bestiale e carnefice ma anche consapevole della sua sconfitta e a tratti poetico.Ma il film in più di un punto appare artificioso, le figure femminili sono scialbe al servizio di una violenza a tratti insopportabile come nello stupro di Debora.Se il protagonista ha tante sfaccettature( e in questo io vedo l'unico punto di forza del film)i restanti sono monofaccia: cattivi imperterriti,italiani rozzi,ebrei avidi con donne ninfomani, poliziotti corrotti, donne squallide e puttane.Surreale è poi vedere che i personaggi del protagonista e di Deborah prima coetani, una volta cresciuti sono interpretati da un quarantenne De Niro e da una ventiquatrenne McGovern.Se questo film voleva essere realistico non ci è riuscito,se voleva essere surreale la violenza terribile di molte scene lo avvicina troppo alla realtà, se il suo voleva essere un ibrido di realismo e surrealismo ha centrato l'obiettivo piuttosto male.
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adriano lotito
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sabato 9 agosto 2008
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spiegati meglio
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Mi è piaciuto molto l'incipit della tua recensione ma, continuando nella lettura, non ho compreso bene i motivi per i quali questo capolavoro non ti è piaciuto. Leone non ha mai voluto fare del cinema surreale ma sempre realistico. De Niro e la McGovern sono truccati e sarebbe stato antifilmico cambiare gli attori: non è mai successo in nessun affresco cinematografico (vedi anche Novecento di Bertolucci). Se poi non sopporti stupri e violenze "reali" allora non ci posso fare niente. Però sei troppo intrappolato nel classificare il film, surreale o realistico non è per quello che "C'era una volta in America" piace o non piace.
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cristo
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mercoledì 13 agosto 2008
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ihihih
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badaluk
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martedì 2 settembre 2008
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la violenza fa parte della vita
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Non voglio fare della demagogia se dico che il leone mangia la gazella. hai mai visto un telegiornale? In che mondo vivi?
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stephcurry30
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martedì 8 marzo 2016
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d'accordo in parte
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Sono d'accordo con l'inizio del tuo commento, infatti anch'io odio la gente che dice "capolavoro" o "schifezza" solo perchè lì è dove tira il vento. Condivido anche il fatto che tu possa (debba) avere una visione del film differente dagli altri.Tuttavia non condivido la parte della tua critica riferita ai personaggi... Deborah, Max e suo fratello (non ricordo il nome) sono tutt'altro che monofaccia. Secondo me il film non vuole essere surrealista ma vuole "semplicemente" raccontare la visione del mondo americano anni '30 attraverso gli occhi di un ragazzo qualunque e che mostra molti lati dell'indole umana.Sul fatto dell'età di De Niro e Deborah sono d'accordissimo, in effetti non ho capito il perchè di ció ( forse esaltare la bellezza della donna)
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