Anno | 2016 |
Genere | Azione, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Tonino Zangardi |
Attori | Francesco Pannofino, Matteo Branciamore, Eleonora Giorgi, Claudia Vismara, Elisabetta Gregoraci . |
Uscita | giovedì 19 maggio 2016 |
Distribuzione | Zenit Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,55 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 19 maggio 2016
Dopo L'esigenza di unirmi ogni volta con te, Tonino Zangardi passa alla regia di un film d'azione ambientato in montagna. In Italia al Box Office My Father Jack ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 205 mila euro e 89,2 euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Matteo de Falchi, avvocato trentenne e innamoratissimo della sua Clara, deve affrontare un caso importante per la sua carriera: difendere un pentito di mafia. La sua vita, però, prende una piega bizzarra quando riesce a ritrovare il suo vero padre, un pittore stravagante e un po' scorbutico di nome Jack.
Il film di Tonino Zangardi mescola la commedia e il gangster movie cadendo però in errori grossolani, buchi di sceneggiatura e situazioni poco credibili. Purtroppo la sospensione dell'incredulità viene più volte minacciata: personaggi con abiti leggeri nell'inverno del Trentino (e nulla a che fare con i cambiamenti climatici), avvocati un po' ingenui che improvvisamente diventano giustizieri solitari, la fuga finale di Jack che magicamente riesce a farla franca neanche fosse un maghetto di Hogwarts.
Il personaggio di Matteo, interpretato da Matteo Branciamore, non ha una vera evoluzione: improvvisamente da giovane professionista rigido e incravattato si trasforma in un eroe che riesce a districarsi in una situazione degna di John McClane in Die Hard.
Se il cambio di registro conferisce al film una certa dinamicità, qui sembra essere un po' approssimativo e per nulla esauriente, le incursioni ironiche - il gangster Brasi che ascolta Maria Nazionale prima di uccidere - non bastano a conferire a My Father Jack quella traccia di grottesco che inizialmente sembrerebbe cercare. Il film ci riserva poi colpi di scena e rivelazioni risparmiandoci, per fortuna, un happy ending totalizzante e morali di qualsiasi tipo, lasciando anche un spiraglio di sospensione e apertura.
Avendo già visto "L'esigenza di unirmi ogni volta con te" posso affermare serenamente il regista ha vere e proprie difficoltà ad affidarsi ad una sceneggiatura solida. Di fatto regnano confusione ed ipotetici colpi di scena. Arriva Jack e tutti vengono presi da una certa follia compresi il probabile figlioccio e tutta la sua nuova famiglia.
un voto sufficiente per un film dove sono i posti a coinvolgere lo spettatore che la trama. Sparatorie dove non capisci se gli attori fingono x sceneggiatura o meno. I protagonisti bravi. Errori di montaggio visibili nella scena bottiglia di vino con un salto di campo non giustificato che rovina la sequenza. Si poteva fare meglio.
Il giovane avvocato Matteo è orfano ed è romano ma è finito a Trento dove sta per sposare la figlia del titolare dello studio legale che gli affida il delicatissimo caso della difesa di un pentito di mafia sotto blindatissima protezione. Ma intanto Matteo, non potendosi dare pace della propria condizione di senza famiglia, ha affidato a un detective privato la ricerca del padre mai conosciuto e secondo [...] Vai alla recensione »