| Anno | 2005 |
| Genere | Drammatico |
| Produzione | Corea del sud |
| Durata | 121 minuti |
| Regia di | Jin-pyo Park |
| Attori | Jeon Do-yeon, Hwang Jung-min, Mun-hee Na, Seung-su Ryu . |
| MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 26 marzo 2025
Due ragazzi si innamorano. Ma il passato di lei bussa alla porta.
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CONSIGLIATO SÌ
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Seok-joong, contadino che si avvicina ai quarant'anni, cerca disperatamente moglie. Quando si imbatte nella deliziosa Eun-ha si innamora di lei a prima vista e comincia un goffo corteggiamento a base di regali e gentilezze. Quello che Seok-joong non sa è che la ragazza si prostituisce e ha un passato burrascoso, ma, in parte per ingenuità e in parte perché follemente innamorato, Seok-joong ignora ogni ostacolo e chiede a Eun-ha di sposarlo. Ma il destino ha in serbo altre brutte sorprese per la coppia: riuscirà questa a rimanere unita anche di fronte alle prove più estreme?
Quando esce nel 2005 You Are My Sunshine, Jeon Do-yeon e Hwang Jung-min sono solo due attori promettenti.
Sarà il successo del film a preparare la strada per il loro radioso futuro di superstar del cinema sudcoreano. Nelle vesti dimesse di un contadino tonto e di una prostituta, i due attori brillano di luce propria e sorreggono il film di Park Jin-pyo, mélo strappalacrime su una storia d'amore irriducibile a ogni avversità. Fotografia e scenografia sono quelle di un K-drama esteso a lungometraggio, così come l'attenzione verso il pubblico, a cui tutto è spiegato senza particolari ellissi e giri di parole. Fin dal primo piano delle provette con il sangue capiamo che una possibile malattia reciterà un ruolo di rilievo nella storia, così come l'uso dei colori - il bianco del latte che si riallaccia alla distesa di neve su cui si apre e si chiude il film, a sottolineare le fasi più innocenti e pacificate del romance - è così semplice da rasentare l'ovvio. Ciò nonostante, ogni espressione di Jeon e Hwang è inequivocabilmente cinema e ripaga di ogni fragilità narrativa. Il personaggio di Seok-joong ha qualcosa del "ragazzo di campagna" di Renato Pozzetto o del Serafino di Germi, calato nel truce contesto di una Corea rurale feroce e prevaricatrice, in cui truffe e violenze sono all'ordine del giorno. A farne le spese sono gli animi semplici come il suo o le vittime ai margini della società come Eun-ha, maltrattata da clienti maneschi e disprezzata dai benpensanti.
Per Hwang è il primo personaggio di una galleria di eroi della gente comune, incapaci di reprimere i propri sentimenti e sinceri fino all'autolesionismo; Jeon, invece, anticipa la sensualità di The Housemaid e la silenziosa sofferenza di Secret Sunshine, regalando infinite sfaccettature a Eun-ha nonostante i limiti di una sceneggiatura semplicistica. Il film di Park è figlio di un'epoca più naif e umile, in cui esprimere le emozioni attraverso gli eccessi del mélo poteva essere un modo credibile di rappresentazione della realtà. A vent'anni di distanza si avverte il lento incedere con cui procede la narrazione, ma gli amanti del mélo romantico non possono prescindere dalla visione di un finale di ineguagliabile disperazione.
Seok-joong, contadino che si avvicina ai quarant’anni, cerca disperatamente moglie. Quando si imbatte nella deliziosa Eun-ha si innamora di lei. Quello che Seok-joong non sa è che la ragazza si prostituisce e ha un passato burrascoso. Seok-joong ignora ogni ostacolo e chiede a Eun-ha di sposarlo. Ma il destino ha in serbo altre brutte sorprese per la coppia.
Quando esce nel 2005 You Are My Sunshine, Jeon Do-yeon e Hwang Jung-min sono solo due attori promettenti. Sarà il successo del film a preparare la strada per il loro radioso futuro di superstar del cinema sudcoreano.
Nelle vesti dimesse di un contadino tonto e di una prostituta, i due attori brillano di luce propria e sorreggono il film di Park Jin-pyo, mélo strappalacrime su una storia d’amore irriducibile a ogni avversità. Il film di Park è figlio di un’epoca più naif e umile. A vent’anni di distanza si avverte il lento incedere con cui procede la narrazione, ma gli amanti del mélo romantico non possono prescindere dalla visione di un finale di ineguagliabile disperazione.