Anno | 1977 |
Genere | Horror, |
Produzione | Italia |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Dario Argento |
Attori | Flavio Bucci, Alida Valli, Stefania Casini, Jessica Harper, Miguel Bosé Barbara Magnolfi, Rudolf Schundler, Fulvio Mingozzi, Renato Scarpa, Udo Kier, Susanna Javicoli, Renata Zamengo, Eva Axen, Joan Bennett, Giuseppe Transocchi, Jacopo Mariani, Giovanna Di Bernardo. |
Uscita | martedì 6 agosto 2024 |
Tag | Da vedere 1977 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,90 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 19 agosto 2024
Una ragazza americana si trasferisce in una scuola di danza tedesca. Qui avvengono strani fenomeni e morti tanto inspiegabili quanto orrende. In Italia al Box Office Suspiria ha incassato 1,1 milioni di euro .
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Desiderosa di perfezionarsi, Suzy, una giovane americana, vola in Germania, all'Accademia di Friburgo, la più famosa scuola europea di danza. Vi arriva in una tempestosa notte di tregenda e scorge una ragazza che ne fugge. Poi suona invano al campanello dell'Accademia: non la fanno entrare. Così deve riprendere il suo taxi e andarsene altrove per la notte. Intanto, la fuggitiva, Pat, trova rifugio da un'amica, ma è ossessionata da qualcosa che non vuole spiegare. Una mano sconosciuta sbuca da oltre la finestra del bagno e trucida la ragazza, mentre l'amica cerca invano di entrare. Il mattino dopo, Suzy ci riprova e stavolta l'algida miss Tanner la accoglie con fredda cordialità e la presenta all'insegnante, madame Blanc. Questa le rivela la tragica sorte di Pat e la ammonisce a stare attenta alle amicizie. Poi le spiega che per motivi tecnici non potrà alloggiare all'Accademia, ma in città, presso un'allieva del terzo anno, Olga. Suzy comincia a conoscere le altre allieve e nota che il clima non è sempre amichevole, ma i problemi veri saranno altri, quando inizierà a capire in quale luogo è veramente capitata.
Come già altri film degli anni '70 (per esempio, pochi anni prima, Lemora la metamorfosi di Satana), Argento utilizza in chiave apertamente horror elementi del mondo delle favole, presentando personaggi tipici di quel mondo, dall'apparentemente inerme protagonista alle streghe. Lo fa con un notevole tasso di cattiveria e di convinzione.
Come Cappuccetto Rosso, Suzy entra in una strana dimora, ancora più pericolosa di un bosco oscuro, popolata da personaggi misteriosi, alcuni ostili, altri forse amichevoli, altri ancora ambigui e deve contare solo sulla sua innocenza per sperare di salvarsi. L'Accademia non è il classico luogo chiuso dall'atmosfera macabra tipico degli horror: è un luogo magico, multicolore, attraente, eppure ancora più letale.
L'inizio è fulminante per la scelta delle atmosfere, la rapidità dell'azione e la capacità di introdurre in modo efficace e visualmente straordinario un clima enigmatico, surreale e minaccioso. Si vede subito la mano di un autore in stato di grazia che azzecca tutte le mosse, realizzando un film che diventa un classico istantaneo, un paradigma influente per molto dell'horror successivo. Caratteristico è l'uso del colore, che ha chiare ascendenze baviane (da Mario Bava), ma persegue un percorso personale di grande fascino visuale. Ogni svolta narrativa è occasione per esprimere controllo e maestria. Magistrale è anche la gestione di episodi minori, come per esempio l'invasione di larve dalla soffitta.
Raffinati giochi di luce e una costante applicazione di fantasia registica sia nei movimenti di macchina sia nella pura messa in scena accompagnano senza sforzo l'azione in un tripudio estetico che è una gioia per gli occhi.
La trama è lineare e, se presenta in parte i consueti scompensi di logica che saranno tipici dell'Argento orrorifico, si avvantaggia di spunti e riflessioni originali spesso dotate della macabra bizzarria che vivifica l'horror più ispirato. Inoltre, ogni delitto è inscenato con grande cura come se fosse un quadro a sé stante, valorizzando al meglio le scelte visuali e sceniche: si va dal claustrofobico all'agorafobico, come nella suggestiva sequenza dell'uccisione del musicista cieco. Innovatore ed esteta, maestro nella gestione degli spazi e abile creatore di atmosfere insolite e inquietanti, per una volta Argento trova la misura esatta della propria equazione filmica in un perfetto equilibrio di incubo visionario e racconto simbolico.
Da notare anche come il regista molto spesso faccia a meno delle parole anche per lunghi tratti affidandosi completamente ed efficacemente alla forza delle immagini.
Tutto è di prima classe: dalle scenografie di Giuseppe Bassan alla fotografia di Luciano Tovoli alle musiche dei Goblin, particolarmente felici nell'occasione.
Jessica Harper - occhioni sgranati e volto angelico - è perfetta nella parte. Ma anche il resto del cast è in genere ben scelto, a partire da una grande di Hollywood come Joan Bennett e da una grande di Cinecittà come Alida Valli per arrivare alla brava Stefania Casini e a solidi caratteristi come Flavio Bucci. In una piccola parte c'è anche Udo Kier, cult actor per eccellenza.
Primo episodio di una trilogia che sarebbe proseguita con Inferno e, dopo un intervallo di molti anni, con La terza madre.
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Capolavoro italiano del genere horror! Un Dario Argento davvero in forma il quale sforna un'irreale fiaba macabra che fa della scenografia il suo punto di forza. Una storia di streghe incredibilmente avvincente e ben raccontata, diretta con maestria e contornata di originalissimi omicidi (su tutti la prima sequenza con il massacro di due studentesse).
Sono passati pochi anni da quando "Profondo Rosso" ha dominato il mondo, un giallo psicopatico con sangue e violenza e una storica colonna sonora. Ma a mio parere, con "Suspiria", Dario Argento si è superato in tutti i sensi. Questo film, premetto, che è superiore a tutti quelli che il regista ha fatto in passato, pari quasi solo a "Phenomena".
Uno dei migliori horror italiani di tutti i tempi. Pieno di colori sgargianti è interessante dal punto di vista estetico e visivo. Jessica Harper fa la sua buona parte, Argento è ai suoi esordi, quindi ai suoi capolavori, è la colonna sonora dei Goblin è immensa nel fare paura durante il film.
Decisamente un film superbo, a parte poche scene, non è la quantità di sangue a predominare, ma la suspance, il terrore stesso che ti entra in corpo. La ragazza che viene pugnalata di continuo, fino a che non si vede il cuore ad esempio, con aggiunta di una musichetta da 10 e lode, diventata ormai leggendaria. Dario visionario ( a mio avviso con aggiunta di crack & co.
Dario Argento è un regista che ha un autentico sentimento del cinema. Cinema come meraviglia e fantastico. Cinema come sogno, come irrazionale, come delirio. Questo film, cui un Argento mai più così ispirato giunse portando a termine le ricerche che già in" Profondo rosso" stavano portando dal thriller verso l'horror soprannaturale, costituisce un viaggio, [...] Vai alla recensione »
Suspiria è il primo lavoro puramente horror di Argento, nonostante sfumature thriller nella parte iniziale, ma soprattutto introduce ad un approccio completamente nuovo nel modo di rappresentare la paura, l'angoscia, la tensione su grande schermo facendo proprie tutte le tematiche tanto care allo stile horror tipicamente italiano, vale a dire effetti splatter e scene molto forti, disturbanti, esaltate [...] Vai alla recensione »
Al cinema (almeno in quello vero e grande) la logica, la ragione, la trama, il politicamente corretto, la verosimiglianza (lo insegnava Hitchcock) non contano. Con film come questo entriamo in una dimensione onirica, psichedelica, un'arcana magica operazione evocata dalla musica e illustrata magistralmente e inquietantemente dai colori smaglianti e dalle splendide scenografie gotiche, liberty, [...] Vai alla recensione »
All'apice del suo talento visionario,Argento partorisce una sublime fiaba macabra. La tensione é costantemente alta,lungo una storia raccontata con estrema coerenza di stile e compattezza spazio-temporale. Cast notevole,con una protagonista dagli occhi perennemente sgranati,impauriti. Le streghe sono grandi attrici:la nostra Valli,l'americana J.Bennet.
"All'età di 14 anni vidi Suspiria, di Dario Argento, e in quel momento capii cos'è la bellezza." (Banana Yoshimoto) Noi adolescenti ipersensibili l'avevamo capito. In Italia i soliti critici da baraccone l'avevano bollato frettolosamente come truculento (il termine splatter allora non esisteva), quasi un B-movie con effetti macelleria.
Il miglior film di Dario Argento, uno dei registi più sopravvalutati di tutti i tempi. Ha senso della tensione, si, sa usare molto bene la macchina da presa, si, alcune invenzioni visive sono lampi di genio, si... peccato che i suoi film siano vecchi già un attimo dopo essere usciti. Scarsa o nulla attenzione agli attori, uso riempitivo e assordante della [...] Vai alla recensione »
Capolavoro senza se e senza ma del grande Dario Argento. La realizzazione tecnico-esecutiva della pellicola è talmente ben curata che in alcuni punti sembra di trovarsi di fronte ad un film di Stanley Kubrick, almeno questa è stata la mia impressione. Il paragone con Shining infatti a me è sorto spontaneo. La narrazione, benché semplice, è sviluppata con arguzia [...] Vai alla recensione »
"Suspiria" è uno dei grandi capolavori di Dario Argento, uno dei capisaldi di quello che è stato il Cinema horror italiano dei decenni passati e che ancora oggi riesce a porsi nelle posizioni più alte di ideali classifiche di pellicole di questo tipo. Il film racconta la storia di Susy Benner, una ragazza americana che si trasferisce a Friburgo per frequentare [...] Vai alla recensione »
Se "Profondo Rosso", anteriore di due anni a questo"Suspiria", segna già un passo importante nella direzione del fantastico, che Dario Argento si porta dietro già dalla tradizione materna(che è brasiliana, dunque legata a una tradizione, dove il"soprannaturale", anche in forma ctònia è decisamente più presente), qui ormai siamo [...] Vai alla recensione »
Certo una nuova fase, questa iniziata con "Suspiria"(poi ci sarebbe stato l'ancora più aggiacciante"Inferno", 1980 e negli anni Duemila"La terza madre", ma anche altro, in mezzo), del 1977, frutto, come Argento racconta spesso, anche nel libro"autobiografico", dei suoi sogni e incubi, indotti in parte dai racconti della madre brasiliana, poi delle [...] Vai alla recensione »
Sono passati due decenni dall’ultima volta che ho visto “Suspiria” di Dario Argento, probabilmente recuperato e visto da un vecchio VHS. Proprio ieri ho deciso di riguardarlo in una nuova versione rimasterizzata ed in alta definizione e sono rimasto assolutamente incantato. Tutti i pregi di allora sono rimasti, ma moltiplicati per dieci grazia alla tecnologia, l’alta [...] Vai alla recensione »
Il film è uno dei tre pezzi del puzzle relativo alla saga delle tre madri. Se la Mater Tenebrarum del film "inferno" (non del film tenebre si badi bene) è la più cattiva, quella dei sospiri è la più anziana delle tre e la più saggia. Una giovane donna si trova a Friburgo dopo aver ricevuto, dalla locale accademia di danza, una chiamata per la frequentazione di un corso di tre anni.
Da buon cattolico, Dario Argento crede all'esistenza del diavolo. La favola di Susy é anche la metafora della vita dell'uomo in un mondo di orrore e di crudeltà, di mostri. Argento rende il senso del magico attraverso una fotografia antinaturistica, surrealistica. Stupenda ed estrema la sequenza del primo degli omicidi, tutti eseguiti secondo un rituale orchestrato dalle streghe ed eseguito da un loro [...] Vai alla recensione »
Con questo film Argento completa la transizione dal thrilling all'horror che era cominciata con "Profondo rosso", un incubo spesso delirante ma con ancora molti elementi realistici. Egli ha diretto una vera e propria favola, una fiaba nera percorsa da uno spirito infantile, con il volto da bambina di Jessica Harper e colori irreali che riprendono il favoloso Technicolor dei film Disney degli anni '30 [...] Vai alla recensione »
Una studentessa americana, Susy Banner, decide di perfezionare i suoi studi di balletto in una prestigiosa accademia di Friburgo. Ma numerosi segnali sinistri e misteriose scomparse, la porteranno a scoprire l'orribile verità che si cela dentro la scuola, in un vortice di inaudito terrore... Primo capitolo della trilogia delle "Tre Madri", con "Suspiria" Argento realizza [...] Vai alla recensione »
Una ballerina americana, Susy Benner, si reca a Friburgo per completare gli studi di danza classica in un'accademia che ha sede nella stessa casa dove abitò Erasmo da Rotterdam e si trova da subito in un'atmosfera macabra: la stessa notte del suo arrivo, infatti, una ragazza che frequenta la stessa scuola è uccisa tragicamente e con lei un'amica. Il duplice omicidio è il primo di strani fatti che accadono [...] Vai alla recensione »
Considerato in tutto il mondo un grande classico dell'Horror, è il film più compiuto di Dario Argento. A distanza di tanti anni continua a meravigliare l'impianto audio-visivo della pellicola: visionario, ipnotico, delirante. La sceneggiatura, pur non esente da incertezze, regge bene allo scopo. Bravissima la protagonista Jessica Harper, essenziale il cast 'stregonesco', [...] Vai alla recensione »
E' un film talmente bello, originale, geniale, suggestivo, spaventoso, con una colonna sonora agghiacciante perfetta, che mi limiterò a dirvi semplicemente 2 parole. Ho visto qualcosa come 700/800 horror in vita mia, e ancora adesso non riesco a trovarne 1 nel panorama mondiale paragonabile a Suspiria. L'ho visto 5/6 volte e a breve me lo rivedrò ancora, lo consiglio ai ragazzi che si affacciano agli [...] Vai alla recensione »
Il film che è stra- elogiato negli states che ha consacrato ulteriormente Argento come regista. Ci sono scene di paura allo stato puro. Scene visionarie (e suggestive) a iose e tutte perfettamente riuscite. Ancora una volta colonna sonora epica!
Senza alcun dubbio è il capolavoro di Dario Argento ed una delle opere che meglio riesce a coniugare l'horror gotico al genere fantastico. Inquietante come nessun altro, pieno di scene memorabili tra le quali spiccano quella del pianista cieco che viene sbranato dal suo cane e quella della fuga disperata dell'amica della protagonista.
Bellissimo: grande il Dario Argento di una volta!
il respiro della strega,il sospiro/uspiria ,oh il lamento demoniaco pestilenziale, perverso, mentre la cinepresa fa 'una panoramica SPETTRALE del dormitorio provvisorio delle ragazze " con una musica (I GOBLIN )assordante è scuola cinematografica.la paura e l'angoscia,che lo spettatore avverte e,sente qualcosa di sinistro e di malefico,lo sbalzo dalla poltrona [...] Vai alla recensione »
Un grande film di argento dove riesce a mettere tutto ciò che di buono aveva fatto in precedenza e a migliorare il tutto. Argento qui si esprime come mai prima e come mai dopo. un film molto alla Dario argento con i suoi marchi di fabbrica con i colori alla argento, forse un grandino sotto profondo rosso, ma senza nulla togliere a questo, che merita, anzi forse meritò a suo tempo anche qualche premio [...] Vai alla recensione »
bellissimo film ma io ho sempre detto ke dario argento è il migliore XD
Agghiacciante, dalle riprese, ai volti degli attori, alla location dai contorni e dai cromatismi surreali, alle musiche effettivamente "martellanti". In certe sequenze lo sono talmente che si prova quasi una sorta di fastidio fisico a guardare. Un film che non fa una grinza dall'inizio alla fine. Forse un po' troppo truculento e questo infatti è il solo neo, perchè [...] Vai alla recensione »
bellooooo . ottimo dario argento .
una giovane ballerina americana chiamata susy bernett va a studiare in un'accademia a friburgo per migliorare. al suo arrivo una ragazza scappa dalla scuola e le dice qualcosa, ma lei non la capisce per via della pioggia. quella sera la ragazza viene orribilmente uccisa assieme ad un amica. facendo a meno della logica, il grande dario riesce a confezzionare un ottimo horror, da pochi eguagliato e da [...] Vai alla recensione »
Ci sarebbe troppo da dire per elogiare questo film, partendo dalla scenografia, la fotografia i colori, tutto. Tra le migliori opere del maestro del brivido dario argento
Innanzitutto sposo completamente la recensione di Pablito72. Non c'e' nulla in questo film che non impressioni e non emozioni lo spettatore. E' veramente emotivamente impegnativo guardarlo. Basta la sola "maschera" di scena della direttrice della scuola (Alida Valli) a creare patos! Non ha la classe di shining ma l'intensita' di cui permeato e' veramente inarrivabile. [...] Vai alla recensione »
Nel 1977 Dario Argento realizza il suo film più agghiacciante e macabro, il film che più di tutti lo ha fatto conoscere al mondo intero, quello che lo ha reso agli occhi di tutti un maestro dell’orrore. Ed a buon diritto ! Invero mai come in questo lungometraggio il regista italiano tramuta in arte tutte le sue capacità e la sua abilità registica.
Uno dei film più inquetanti e miglior film di Dario Argento dopo Profondo Rosso, anche come trilogia è molto cupa con tanti colori di atmosfera e tanti spazi enormi presenti in questo film. Le scene più inquetanti sono: i primi due omicidi, il cane che uccide il suo padrone, una ragazza cerca di fuggire in questa scuola poi finisce in un posto pieno di filli di ferro e viene poi [...] Vai alla recensione »
CHIEDO VENIA PER UN ERRORE NEL NOMINARE LA GRANDE ALIDA VALLI.. NON CHELLI..
Una ragazza americana arriva in Germania per studiare danza in una delle più rinomate scuole di ballo. Le cose appaiono strane fin da subito (non c'è la classica fase inziale di tranquillità caratterizzante molti film horror). La protagonista non si accorge di nulla dal principio, ma col tempo gli enigmi si sommano e viene a scoprire cose molto inquietanti sul posto in cui [...] Vai alla recensione »
Nel 1977 Dario Argento realizza il suo film più agghiacciante e macabro, il film che più di tutti lo ha fatto conoscere al mondo intero, quello che lo ha reso agli occhi di tutti un maestro dell’orrore. Ed a buon diritto ! Invero mai come in questo lungometraggio il regista italiano tramuta in arte tutte le sue capacità e la sua abilità registica.
A mio parere merita, gli "effetti speciali", per l'epoca, buoni e sceneggiatura a mio parere ottima con scene di tensione al massimo, forse un poco di pecca sta nella trama, un po troppo semplice
un tempo questo era il non-plus-ultre della paura un film agghiacciante,che non ti faceva dormire la notte,e anche adesso si capisce che questo per essere fatto nel 77 e un cult assoluto dell'horror,ma visto adesso ci sono scene (anche piuttosto cruente e macabre) che fanno veramente ridere,e poi la recitazione ai tempi era una cosa da 1 elementare,comunque un grande film.
Ero ragazzino quando uscì suspiria e per tutti quelli della mia generazione questo è uno di quei film che ti rimangono dentro, che ti sembra uno di quei film rimarranno pilastri del suo genere per l'eternità... ma così, ahimè, non è stato... Riguardarlo ora fa sorridere e crea anche qualche imbarazzo... la recitazione di qualche personaggio minore è SPESSO meno che scadente, le scene horror quasi [...] Vai alla recensione »
Se non fosse per un poco di lentezza sarebbe un film di un certo livello... mi chiedo come possa fare paura....
UN FILM CHE PARTE SUBITO SENZA TREGUA ..MUSICA MERAVIGLIOSAMENTE ESEGUITA DAI GOBLIN CHE INSIEME ALLA COLONNA SONORA DI PROFONDO ROSSO RISULTA TRA LE MEGLIO RIUSCITE. LE ATMOSFERE SONO INQUIETANTI..QUASI SPETTRALI..GRAZIE ANCHE ALLA SCELTA TECNICA DI FORMARE DEI COLORI PARTICOLARI E NON SOLO PER LE AMBIENTAZIONI SCELTE MA SUI VOLTI DEI PERSONAGGI QUASI A TRASFIGURARLI (LA RAGAZZA NEL TAXI, LA RAGAZZA [...] Vai alla recensione »
Sarà che la mia generazione (80') è abituata a roba molto più cruenta e a trame molto più articolate di questa, ma personalmente ho odiato questo film. Non ho provato un solo momento di inquietudine durante il film, se non quando la ragazza osserva le ombre attraverso il velo rosso e ascolta i sospiri dall'altro lato.
Susy Benner decise di perfezionare i suoi studi di balletto nella più famosa scuola europea di danza. Scelse la celebre accademia di Friburgo. Partì un giorno alle nove di mattina dall'aereoporto di New York e giunse in Germania alle 22 e 45, ora locale... La voce di Dario Argento introduce il prologo di Suspiria mentre Jessica Harper si avvicina alla porta scorrevole dell'aeroporto di Friburgo.