Titolo originale | Little Big Man |
Anno | 1970 |
Genere | Western |
Produzione | USA |
Durata | 150 minuti |
Regia di | Arthur Penn |
Attori | Dustin Hoffman, Faye Dunaway, Martin Balsam, Richard Mulligan, Jeff Corey, Aimée Eccles Kelly Jean Peters, Carole Androsky, Chief Dan George, Robert Little Star, Cal Bellini, Ruben Moreno, Steve Shemayne, William Hickey, James Anderson, Thayer David. |
Tag | Da vedere 1970 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,86 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 16 giugno 2011
Un vecchio di 121 anni, Jack Crabb, ex pioniere, ex soldato, ex pistolero, ex alleato degli indiani, rivive con partecipazione e nello stesso tempo pi... Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Un vecchio di 121 anni, Jack Crabb, ex pioniere, ex soldato, ex pistolero, ex alleato degli indiani, rivive con partecipazione e nello stesso tempo piaggeria l'epoca dei bianchi in territorio indiano: finzione e realtà, ricordo e bugie si mescolano continuamente. Egli ha conosciuto il militarista generale Custer nella strage di Little Big Horn, ha stretto la mano a Buffalo Bill, è sopravvissuto alla strage di Washita, ha amato donne indiane.
PICCOLO GRANDE UOMO disponibile in DVD o BluRay |
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Sarò concreto, come lo è il film, nonostante l'ingannevole durata. Un film capace di conquistare il cuore dello spettatore. Dal punto di vista del coinvolgimento emotivo, merita le famose 5 stelle. Capace di far sorridere, ridere, arrabbiare, piangere, gioire, pensare lo spettatore. È un film emozionante,e sicuramente quando i fratelli Lumiere pensavano agli innumerevoli fini della loro rivoluzionaria [...] Vai alla recensione »
Il film mi è piaciuto e fino all'ultima scena l'ho seguito con grande piacere. Questa storia di un ragazzo bianco adottato dagli indiani è veramente interessante. Chiaramente Arthur Penn ha voluto immergere tutta la pellicola in un pentolone di ironia. Questa scelta ,a volte funziona, regalando leggerezza e allegria,altre volte eccede e infastidisce.
PICCOLO GRANDE UOMO (USA, 1970) diretto da ARTHUR PENN. Interpretato da DUSTIN HOFFMAN – FAYE DUNAWAY – MARTIN BALSAM – CHIEF DAN GEORGE – RICHARD MULLIGAN – JEFF COREY – AIMEE ECCLES § All’età di 121 anni Jack Crabb racconta ad un giornalista le sue avventure nel West: di come, decenne, fu rapito dai pellerossa insieme alla sorella maggiore e poi, [...] Vai alla recensione »
Jack Crabb è un anziano di 121 anni che vive in uno spizio, e viene raggiunto da un cronista che lo intervista per farsi raccontare le sue gesta, ossia di quando faceva parte dell'esercito del Generale Caster, colui che fu autore di tante battaglie con gli indiani nella seconda metà dell'ottocento e fu al contempo responsabile di tanti tristi genocidi nei loro confronti.
Straordinario film che rivede e rovescia i canoni abituali del western classico.Hoffman è semplicemente subblime,offrendo forse una delle più memorabili interpretazioni.Da vedere assolutamente
Secondo me di gran lunga il miglior western mai girato. E' un po' dissacrante ma è interessante notare la differenza fra l' iconoclastia pacifista di quegli anni e il compiaciuto nichilismo totale estetizzante e violento di oggi.
divertente e ironico,drammatico e toccante,un film destinato a rimanere nella storia del cinema,da vedere assolutamente
Se mi chiedessero quale film, avendone la possibilità, vorrei recitare come protagonista, risponderei: Piccolo Grande Uomo. Perchè è un film che trascende la dimensione personale della storia di Jack Crabb sfruttandola per affrontare praticamente tutti i temi universali della Storia Umana. E' il film dei film. Non è mai prolisso. Non è mai, o quasi, melodrammatico.
Nel 1970 “Il piccolo grande uomo” compone con “Soldato blu” di Ralph Nelson e “Un uomo chiamato cavallo” di Elliott Silverstein, una trilogia di pellicole di culto con le quali il cinema opera una vera e propria riscrittura della narrazione filmica della storia degli Stati Uniti. Salvo in rarissime eccezioni come “L’ultimo apache” di Robert Aldrich [...] Vai alla recensione »
Il film di Arthur Penn in questione possiede(a mio giudizio)come principale(e grandissimo)merito quello di essere una delle pellicole positivamente"revisioniste"a proposito della cultura,praticamente distrutta,degli indiani d'america da parte di individui come il generale George Armstrong Custer che qui viene presentato come uno spietato carnefice completamente privo d'anima che trover&agr [...] Vai alla recensione »
Un grande Chief Dan George per un vero capo indiano, certo questo artista avrebbe meritato ben altra considerazione dalla grande famiglia del cinema. Anche se oggi fosse uscito nelle sale, questo film avrebbe avuto gli stessi apprezzamenti di allora. Una grande opera!
Non voglio aggiungere altro, solo che non e in bianco e nero, e a colori ed anche molto belli........
Il personaggio di Jack Crabb è una bella sfida per Dustin Hoffman. È proprio il regista Arthur Penn l’artefica di questa scelta nonostante le obiezioni di chi pensa che l’attore sia poco adatto alle evoluzioni della storia. Poliedrico, capace di reazioni inaspettate di fronte ai repentini cambiamenti della sua vita, capace a volte di aggiustare con l’ironia i momenti [...] Vai alla recensione »
Premettendo che i film, al giorno d'oggi, sono quasi sempre antimilitaristi, antioccidentali e antigiustizia, sostengo l'idea che tutti questi registi come Arthur Penn, invece di far caso agli orrori dei Pellirossa abituati peggio degli animali, o dei Soviet che hanno ucciso 300 milioni e passa di connazionali, guardano invece le ingiustizie americane, che sono pochissime rispetto a quelle [...] Vai alla recensione »