Piccole cose come queste

Film 2024 | Drammatico, 96 min.

Regia di Tim Mielants. Un film Da vedere 2024 con Cillian Murphy, Eileen Walsh, Michelle Fairley, Emily Watson, Clare Dunne. Cast completo Titolo originale: Small Things Like These. Genere Drammatico, - USA, Irlanda, Belgio, 2024, durata 96 minuti. Uscita cinema giovedì 28 novembre 2024 distribuito da Teodora Film. Oggi tra i film al cinema in 2 sale cinematografiche - MYmonetro 3,41 su 23 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 26 novembre 2024

Natale 1985. Un devoto padre e commerciante di carbone, Bill Furlong, scopre sorprendenti segreti custoditi dal convento della sua città, insieme ad alcune sue scioccanti verità. Il film ha ottenuto 1 candidatura al Festival di Berlino, In Italia al Box Office Piccole cose come queste ha incassato 397 mila euro .

Consigliato sì!
3,41/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,07
PUBBLICO 3,67
CONSIGLIATO SÌ
Un ottimo Cillian Murphy torna nella sua Irlanda per un dramma in costume di grande intimità.
Recensione di Tommaso Tocci
giovedì 15 febbraio 2024
Recensione di Tommaso Tocci
giovedì 15 febbraio 2024

Nel sud dell'Irlanda, a metà degli anni ottanta, Bill Furlong è un venditore di carbone a cui serve una lunga sessione di pulizia con il sapone per togliersi di dosso il nero del mestiere quando torna a casa la sera. Lo fa con piacere prima di poter abbracciare le cinque figlie e la moglie, così come con piacere aiuta chiunque altro in paese, specialmente ora che è quasi Natale. Ma nel convento dove consegna il carbone Bill vede come le suore trattano le ragazze che hanno "in cura", e un giorno cerca di soccorrerne una, Sarah, che gli ricorda molto la madre scomparsa quando era bambino.

Lo scandalo delle Case Magdalene, istituti religiosi in Irlanda che attraverso il secolo scorso sono stati teatro di abusi nei confronti di ragazze e giovani madri, ha già trovato esposizione cinematografica in film come Magdalene di Peter Mullan (Leone d'oro a Venezia) e Philomena di Frears. Ma nel 2021 il successo del romanzo breve di Claire Keegan "Small things like these" ha di nuovo attirato l'interesse del grande schermo, con Cillian Murphy in veste di produttore che nell'adattare la storia si ritaglia anche il ruolo di protagonista.

Al primo snodo di una nuova fase della sua carriera, quella del post-Oppenheimer, il magnetico attore irlandese sfrutta un po' di quella visibilità globale per aiutare una piccola opera di straordinaria intimità e ammirevole precisione della messa in scena.

Non epopea di sopravvivenza attraverso gli anni per le vittime, né sguardo storico postumo sugli effetti della vicenda; la regia del belga Tim Mielants è un'essenziale parabola natalizia, che nella sua brevità coglie il profondo di un singolo istante: quello in cui una persona come tante si chiede se sia davvero possibile far finta di non vedere cosa accade nel convento in fondo alla strada del paese, in cui le ragazze sono tenute nascoste e trattate come prigioniere.

La persona in questione è il carbonaio Bill, un personaggio definito dalle superfici: quella ruvida del cuoio sulle spalle della sua giacca, spesso in primo piano con i solchi profondi scavati dalle sacche di carbone trasportate ogni giorno. E poi quella - per fortuna solubile - della polvere scura che si porta sempre addosso, con cui alla sera intraprende una personale guerra di trincea per impedirgli di fare breccia nell'idillio domestico con le adorate figlie.

Di momenti così è costellato il film, pieno di ritorni e ripetizioni sugli stessi luoghi, che danno un senso di grande economia del racconto e al tempo stesso di oppressione, perché Bill non sa togliersi dalla testa ciò che ha visto, nonostante tutti (compresa sua moglie) gli dicano di farsi gli affari propri e di non disturbare chi ha un potere così egemonico.

Ottimo esempio di quel tipo di cinema che sembra ormai desueto - il film drammatico di medio budget non spettacolarizzato e che nutre una certa stima verso i suoi spettatori, Small things like these si rivela un'opera di pregevole fattura grazie alle mani sicure di Mielants (che veniva dal buon esordio di Patrick e che si è costruito una carriera televisiva di livello lavorando anche con Murphy su Peaky Blinders) e dell'autore teatrale Enda Walsh, che cura la sceneggiatura.

Pur scegliendo un tono sommesso e una chiave minore, i due si concedono anche l'equivalente di una scena madre, con la lunga sequenza centrale della visita al convento, al cospetto di una glaciale Emily Watson. Negli occhi di Bill, che tendono a sfuggire lo sguardo, non ci sarà il gusto per una folgorante epifania drammatica ma c'è sicuramente la limpida certezza di certe scelte inevitabili.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 4 dicembre 2024
laurab

Mentre scorrevano le immagini, pensavo alla figura del carbonaio. In passato, nell’immaginario infantile era una sorta di “uomo nero”, curvo e segnato dalla fatica e dalla polvere che si insinua tra le pieghe della pelle e dell’anima. In realtà preferisco accostarlo a figure quasi fiabesche come i boscaioli che con la loro saggezza e il loro duro lavoro sanno di cose [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 dicembre 2024
Giovanni_B_southern

La storia è tremendamente vera. Film prodotto da Ben Affleck e Matt Damon. Cast stellare. Poetico. Terribile come vicenda. Devastante. Da vedere

giovedì 5 dicembre 2024
cardclau

Dice Azar Nafisi all’inizio del libro”Reading Lolita in Tehran” (Leggere Lolita a Teheran): “to belittle a work of fiction by trying to turn it into a carbon copy of real life; what we search for in fiction is not so much reality but the epiphany of truth [“sminuire un'opera di finzione cercando di trasformarla in una copia carbone della vita reale; ciò che [...] Vai alla recensione »

mercoledì 4 dicembre 2024
athos

Film lento, buio, intimista con un'ottima interpretazione di Cillian Murphy. Piaciuto.

sabato 4 gennaio 2025
Karmen

Film dalle atmosfere rarefatte e " grigie" che ci portano nell' Irlanda,proletaria degli anni ottanta. Il film non è solo una denuncia degli Istituti Magdelene che furono poi definitivamente chiusi negli anni novanta. Il film mi ha infatti posto innanzitutto davanti al dramma che si pone davanti al bivio della scelta,  quando la scelta non è " semplicemente " [...] Vai alla recensione »

mercoledì 4 dicembre 2024
Giovanni_B_southern

La storia è tremendamente vera. Film prodotto da Ben Affleck e Matt Damon. Cast stellare. Poetico. Terribile come vicenda. Devastante. Da vedere.

venerdì 11 aprile 2025
Astrea

Bella ricostruzione ambientale degli anni ottanta del secolo scorso in un paesino irlandese, dove regnano ancora povertà e cattolicesimo. Inverno, pioggia, neve e tanti figli da crescere. La storia edificante però è trattata con una lentezza che finisce con l'essere esasperante. Ci voleva più mordente, decisamente.

mercoledì 8 gennaio 2025
AldoT

Il film mi ha lasciato perplesso perch? non mi ? arrivata la motivazione che sorregge l'opera stessa: il tema?l'interpretazione del protagonista (per altro notevole)? la fotografia (altro elemento considerevole)? E poi la lentezza che veniva giustificata solo per il vissuto senza tempo del protagonista.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 14 dicembre 2024
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

«Se vuoi andare avanti nella vita ci sono cose che devi ignorare». Il vetro è appannato, le forme incerte: è la prima sequenza, ma è anche una dichiarazione d'intenti. Perché questo è un film sul vedere: su quello che si vuole (e si sceglie) di vedere. E sulle cose su cui invece preferiamo chiudere gli oggi. È un bellissimo racconto di Natale, «Piccole cose come queste »: senza sole, interiorizzato, [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 dicembre 2024
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Ancora le Case Magdalene, come in "Magdalene" di Peter Mullan, Leone d'oro 2002 ma non lo meritava, e in "Philomena" di Stephen Frears, ed è questo il film da vedere sulla triste sorte delle ragazze madri in Irlanda sino all'altro ieri (l'ultima delle Case gestite dalle suore fu chiusa nel 1996). Tim Mielants, adattando il romanzo di Claire Keegan, mette un uomo al centro dello schermo.

domenica 1 dicembre 2024
Cristina Battocletti
Il Sole-24 Ore

L'infanzia è il periodo della vita più radicato nella mente (oltre che il più rimosso, vedi la teoria freudiana dell'amnesia infantile). Se nei primi anni si sono verificati abusi psicologici e fisici, questi continuano a rivivere nel presente condannandoci a una schiavitù del passato, che la psicoanalisi può curare. Un percorso impensabile per Bill Furlong (Cillian Murphy), commerciante di carbone [...] Vai alla recensione »

sabato 30 novembre 2024
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

In un paesino irlandese di metà anni Ottanta Bill Furlong si barcamena vendendo carbone. È un padre di famiglia della working class premuroso, sempre pronto ad aiutare il prossimo. Durante il periodo natalizio, l'uomo scopre alcuni segreti che riguardano il convento della sua città e che lo costringeranno a fare i conti con il suo doloroso passato. All'interno di una recente produzione cinematografica [...] Vai alla recensione »

sabato 30 novembre 2024
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

Reduce dai fasti di «Oppenheimer», con il quale ha vinto l'Oscar, l'attore irlandese Cillian Murphy si conferma grande a ogni latitudine, tornando a recitare in patria in un piccolo lavoro indipendente, di cui regge quasi per intero il peso drammatico (con l'aiuto rilevante della rediviva Emily Watson). Lo ha pure prodotto, insieme ai colleghi Matt Damon e Ben Affleck, mentre la regia (di qualità) [...] Vai alla recensione »

sabato 30 novembre 2024
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Mani da lavare e rilavare. Il carbone lascia il nero, Cillian Murphy pare una Lady Macbeth che cerca di rimuovere il sangue sulle mani dopo l'atroce delitto. A metà degli anni 80 (del novecento, mica dell'800 dickensiano) consegna a domicilio con il camioncino giallo carbone e legna. A casa lo aspetta la moglie e una schiera di figlie bionde. Non sa granché sulle proprie origini, comincia a riflettere [...] Vai alla recensione »

venerdì 29 novembre 2024
Marco Contino
Il Mattino di Padova

Il tema è noto, anche grazie al cinema. Tra il 1922 e il 1998, 56.000 giovani donne sono state "rieducate" nelle case Magdalene, conventi religiosi irlandesi dove venivano abusate, umiliate e separate dai figli della vergogna dati in adozione. Peter Mullan, nel 2002, vinse a Venezia un Leone d'oro con "Magdalene"; "Philomena" di Stephen Frears fu un successo di critica e pubblico (4 nomination all'Oscar [...] Vai alla recensione »

venerdì 29 novembre 2024
Alissa Wilkinson
The New York Times

Piccole cose come queste è un po' come un film di gangster, ma la ragnatela di potere al suo centro è tessuta da suore. Nel 1985, Bill (Murphy) vende e consegna carbone in una piccola città del sudest dell'Irlanda. Il vedere una ragazza letteralmente trascinata in un convento e l'incontro con un ragazzino solo e affamato scatenano in Bill dei ricordi dell'infanzia che non riesce a scrollarsi di dosso. [...] Vai alla recensione »

venerdì 29 novembre 2024
Maria Lombardo
La Sicilia

Piccolo grande film, con un superlativo Cillian Murphy fresco vincitore dell'Oscar per "Oppenheimer", è nelle sale "Piccole cose come queste" diretto da Tim Mielants che ci porta nell'Irlanda di non molti decenni fa. Ispirato al romanzo di Claire Keegan, il racconto ha per protagonista Bill, un carbonaio che col camioncino fa il giro per distribuire nelle case e nelle comunità di un piccolo centro [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 novembre 2024
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Luce d'inverno irlandese, fumo e penombre in un piccolo paese del sud, polveri nere e interni morbidi, ma è anche la luce di un'anima ferita: il venditore di carbone Bill (Cillian Murphy) che, intorno ai giorni di Natale '85, scopre la clausura di torture al convento delle Maddalene dove consegna: la disperazione di una delle ragazze recluse, consegnate a forza dalle famiglie per «gravidanze immorali» [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 novembre 2024
Massimo Causo
Duels.it

In buona sostanza, potrebbe essere definito un racconto di Natale, ma Small Things Like These (film d'apertura della Berlinale74, in concorso) è in realtà un dramma di coscienza e di memoria, racchiuso nella consapevolezza progressivamente acquisita di un uomo che non riesce più a non vedere ciò che ha sotto gli occhi da sempre. Sarà per questo che il regista Tim Mielants elabora la struttura visiva [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 novembre 2024
Cristina Piccino
Il Manifesto

All'origine del film di Tim Mielants, Piccole cose come queste c'è il romanzo di Claire Keegan Small Things Like These - uscito per Einaudi come Piccole cose da nulla. Un libro quello della scrittrice irlandese molto amata dal cinema - il suo Foster ha ispirato The Quiet Girl di Colm Bairead - che torna come molte altre sue opere nella contea di Wexford, il sud-est dell'Irlanda dove Keegan è cresciuta [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 novembre 2024
Stefano Giani
Il Giornale

Bill Furlong è un carbonaio che rifornisce il convento del paese in cui smaschererà sorprendenti e sconcertanti segreti. Applausi. Il film è eccellente. La sceneggiatura attenta, senza una parola di troppo. La fotografia cupa è un gioiello. La trama è drammaticamente studiata. I dialoghi non lasciano nulla al caso. I tempi sono giusti. Il montaggio è calibrato.

martedì 26 novembre 2024
Mauro Gervasini
Film TV

Irlanda, contea di Wexford, 1985. Bill Furlong ha cinque figlie bambine e adolescenti e vende carbone. Tra le clienti, una Magdalene Laundry, istituto cattolico dove vengono costrette a risiedere le fallen women, ragazzemadri recluse per volere della famiglia, soprattutto. Bill rivede in lunghi flashback se stesso bambino, cresciuto senza padre e infine rimasto orfano.

mercoledì 20 novembre 2024
Elisa Battistini
Quinlan

Bill Furlong (Cillian Murphy) non è mai riuscito a leggere David Copperfield di Charles Dickens e prima o poi vorrebbe farlo. La ritrosia non è dettata dall'imponente numero di pagine, ma dal fatto che Bill, come David, è rimasto orfano da piccolo e leggerne la storia è un modo per rinnovare il dolore per la perdita della madre Sarah, morta nel 1954 a 25 anni quando lui era un bambino, e il fatto che [...] Vai alla recensione »

giovedì 14 novembre 2024
Gian Luca Pisacane
Famiglia Cristiana

In Irlanda, e non solo, quella delle Case Magdalene è una ferita ancora aperta. Erano istituti femminili gestiti da suore di diversi ordini religiosi, in cui venivano mandate le orfane e le giovani con una condotta giudicata "peccaminosa". Qui dovevano lavorare nelle lavanderie in condizioni barbare e senza essere pagate. Piccole cose come queste di Tim Mielants affronta la tragedia con un ritmo quieto. Ne [...] Vai alla recensione »

venerdì 16 febbraio 2024
Claudia Giampaolo
Ciak

L'Irlanda di Cillian Murphy ha aperto la 74esima edizione della Berlinale con l'anteprima mondiale di Small Things like These del belga Tim Mielants. Tratto dall'omonimo bestseller internazionale di Claire Keegan, Piccole cose da nulla (Einaudi, 2022) il film riporta a galla il triste e lugubre caso irlandese delle Magdalene Laundries (Lavanderie Magdalene), vere e proprie prigioni mascherate a istituti [...] Vai alla recensione »

venerdì 16 febbraio 2024
Matteo Galli
Close-Up

Almeno due film importanti, tutti e due casualmente presentati alla Mostra del Cinema di Venezia, si sono occupati di un'autentica piaga sociale, di cui si è resa colpevole la chiesa cattolica con la connivenza della Repubblica d'Irlanda. La piaga sociale è quella delle Case Magdalene (in inglese Magdalene Asylum o anche, vedi sotto, Magdalene Laundries), conventi nei quali venivano accolte ragazze [...] Vai alla recensione »

venerdì 16 febbraio 2024
Massimo Causo
Duels.it

In buona sostanza, potrebbe essere definito un racconto di Natale, ma Small Things Like These (film d'apertura della Berlinale74, in concorso) è in realtà un dramma di coscienza e di memoria, racchiuso nella consapevolezza progressivamente acquisita di un uomo che non riesce più a non vedere ciò che ha sotto gli occhi da sempre. Sarà per questo che il regista Tim Mielants elabora la struttura visiva [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 febbraio 2024
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

La tragedia, il trauma di una nazione e non solo, il dolore di un'umanità portato al cinema. A descriverlo, almeno sullo schermo, era stato il riuscito documentario di Steve Humphries del 1998 Sex in a Cold Climate. A seguire, nel 2002, era stato realizzato il controverso Magdalene di Peter Mullan, che aveva vinto il Leone d'Oro a Venezia. L'invito, ancora oggi, è a non dimenticare.

giovedì 15 febbraio 2024
Marina Pavido
Cineclandestino

Come ormai in molti sappiamo, dagli anni Venti fino a metà degli anni Novanta circa, nella cattolica Irlanda molte ragazze madri venivano mandate in convento, al fine di poter dare alla luce i loro bambini. Costrette a vivere in condizioni pessime e, spesso e volentieri, a subire maltrattamenti, queste giovani donne, quando non abortivano spontaneamente, non avevano nemmeno l'opportunità di poter crescere [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 febbraio 2024
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Il volto nell'ombra di Cillian Murphy. Il suo drammatico silenzio mentre è inquadrato di spalle. Come Robert Oppenheimer nel film di Christopher Nolan si porta addosso il peso della Storia e sembra un fantasma, quasi un personaggio esterno che anche in questo caso racconta, anzi fa vedere la vicenda attraverso i suoi occhi. L'attore irlandese interpreta Bill Furlong che lavora come commerciante di [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
domenica 27 ottobre 2024
 

Regia di Tim Mielants. Un film con Cillian Murphy, Ciarán Hinds, Emily Watson, Amy De Bhrún, Joanne Crawford. Da giovedì 28 novembre al cinema. Guarda il trailer »

TRAILER
mercoledì 18 settembre 2024
 

Regia di Tim Mielants. Un film con Cillian Murphy, Ciarán Hinds, Emily Watson, Amy De Bhrún, Joanne Crawford. Prossimamente al cinema. Guarda il trailer »

BERLINALE
giovedì 15 febbraio 2024
Tommaso Tocci

L'attore sfrutta la sua visibilità post-Oppenheimer per aiutare una piccola opera di straordinaria intimità. Opening film alla Berlinale 2024. Vai all'articolo »

BERLINALE
giovedì 18 gennaio 2024
 

Il film diretto da Tim Mielants verrà presentato in anteprima mondiale in apertura dell’evento il prossimo 15 febbraio. Vai all’articolo »

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