Michele Anselmi
L'Unità
È probabile che Alessandro D'Alatri si sia pentito, alla fine, di avere accettato la pressante "corte" di Laudadio. Ora la parola passa al pubblico, e chissà che le cose non vadano meglio che al Lido. Il Vaticano ha già apprezzato "il messaggio spirituale", lo stesso faranno i giovani ai quali l'"ex credente distratto" D'Alatri s'è voluto specialmente rivolgere? Una cosa è certa: non è un Cristo alternativo - s'era detto "buddista" - quello che I giardini dell'Eden reinventa sullo schermo, in parte conservando l'iconografia classica (capelli lunghi sulle spalle con la riga in mezzo, barba folta e occhi azzurri), in parte raccontando un'altra storia, quella che i Vangeli non toccano: l'infanzia e la formazione di Gesù prima di diventare "famoso". [...]
di Michele Anselmi, articolo completo (1935 caratteri spazi inclusi) su L'Unità 27 settembre 1998