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Gualtiero Jacopetti

Gualtiero Jacopetti è un regista, scrittore, sceneggiatore, montatore, è nato il 4 settembre 1919 a Barga (Italia) ed è morto il 17 agosto 2011 all'età di 92 anni a Roma (Italia).

Il fantastico mondo cane di Jacopetti

A cura di Fabio Secchi Frau

La prima parola che viene in mente nel nominare Gualtiero Jacopetti (e non è uno scherzo) è fascista. Mentre lui si definisce da sempre liberale. Mondo Cane, uno dei suoi documentari più incredibili, lo ha reso celebre in tutti i paesi del globo terracqueo. Così ricco di vite che si intrecciano e girotondano, raccontando avvenimenti singolari, insensati e a volte innocenti, del suo mondo, amato e odiato, in ogni pellicola. Indimenticabile, svettante, almeno per noi. Cupi e malinconici i suoi personaggi, ma anche amorali e segnati da una forte controcultura. Lui li seguiva nei suoi rituali più brutali, con mano sicura. Questo è il suo mondo, la sua personale visione di una terra corale, fatta di mille casini, mille esistenze.
Sei anni di guerra come volontario e soldato semplice nel 1940. Dopo l'8 settembre si unisce ai partigiani e poi il 25 aprile 1945 era in Piazzale Loreto. Dice di sé che fu incaricato dai servizi segreti americani di rintracciare il carteggio fra Churchill e Mussolini ma, fallito il ritrovamento del carteggio (sparito o forse rivenduto allo stesso Churchill), si mette a capo di un movimento studentesco che, alle elezioni del 1948, è schierato su un'improbabile terza posizione: monarchica e filoamericana. Noleggia tre aerei scassati e distribuisce volantini contro il Pci e il Psi. Durante un comizio a Milano, in Piazza Duomo conosce Indro Montanelli che lo assume come inviato da Vienna per il Corriere. Assieme all'editore Luminelli, fonda nel 1953 un nuovo settimanale, moderno e liberale: Cronache, che ebbe però vita breve (anche perché pubblicando delle fotografie di Sophia Loren appena scollata si beccò una condanna a un anno e quattro mesi per fabbricazione, commercio e spaccio di foto pornografiche). Diventato redattore del cinegiornale "L'Europeociak" passa alla carriera di attore, debuttando nel ruolo di un avvocato nella pellicola di Steno Un giorno in pretura (1954). Nel 1955, però Gualtiero viene arrestato con l'accusa di aver violentato una zingara quindicenne, Jolanda Calderas. Dimesso dalla direzione di Cronache, è costretto a sposarsi la ragazza nel carcere di Regina Coeli per riacquistare la sua libertà (anche se oggi ammette che fu una montatura e che non ebbe mai avuto rapporti con quella ragazza). Si interessa ai cinegiornali satirici, quelli che precedevano i film nelle sale, e scrive per Luigi Vanzi il documentario Il mondo di notte (1959), seguito dalla scrittura di Europa di notte (1959) di Alessandro Blasetti. Federico Fellini si ispira a lui per scrivere La dolce vita e il regista francese René Clement lo sceglie per sceneggiare la sua pellicola Che gioia vivere (1961). Nel frattempo, si innamora della bellissima attrice Belinda Lee e chiederà alla Sacra Rota l'annullamento delle nozze con la Calderas, anche perché la Lee aspetta un figlio. Disgraziatamente, però, l'attrice muore in un incidente stradale a San Bernardino, in California, nel 1961. L'auto su cui viaggiava con il fidanzato e due operatori, buca una gomma e finisce fuoristrada a 160 all'ora. Il regista rimane ferito e cura i suoi dolori fisici (e forse anche quelli psicologici) con la morfina della quale diventa dipendente. Dopo un anno e mezzo si disintossica con il sostegno di Indro Montanelli e della moglie Colette e delle amiche Ursula Andress e Elsa Martinelli. Angelo Rizzoli si accorge che i film accompagnati dalla satira richiamano molto l'attenzione del pubblico e assume Jacopetti per il cinegiornale "Ieri, oggi e domani". È l'inizio di una nuova vita.
Con l'idea di acquistare Il Giorno, si mise in testa di girare un film lungo come un cinegiornale: nasce così Mondo Cane (1962). Un documentario sensazionalistico, originale e spettacolare su avvenimenti originali e curiosi, che sarà seguito da Mondo cane 2 (1963). Con l'ausilio di Paolo Cavara e di Franco Prosperi firma La donna nel mondo (1963), Africa, addio! (1966) e Addio, zio Tom (1971). Come regista, obiettivamente, ha rivoluzionato l'uso delle immagini e dei documentari, descrivendo ciò che di eccezionale c'era nel mondo e non tanto la quotidianità della vita. Odiato, dimenticato e scomodo, fu accusato di aver prodotto una filmografia trash. Nel 1975, esce la sua ultima fatica: Mondo candido, trasposizione del "Candido" di Voltaire con José Quaglio, Alessandro Haber e Gianfranco D'Angelo. Tornerà sceneggiatore per un documentario di Hugh Hudson sulla vita del grande corridore automobilistico Fangio ne Fangio - Una vita a 300 all'ora (1981). Geniale per alcuni, mascalzone per altri, Jacopetti usa i rigurgiti della società e quelle verità che non si dicono per delineare un cinema sarcastico e dolente, è forse questa la causa del suo essere detestato?

Ultimi film

Commedia, (Italia - 1975), 91 min.
Documentario, (Italia - 1966), 140 min.
Documentario, (Italia - 1963), 102 min.
Documentario, (Italia - 1962), 110 min.
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