In una nota biografica, Giona A. Nazzaro si descriveva così: "Delegato generale della Settimana Internazionale alla Critica di Venezia. Programmatore alla Visions du Réel di Nyon (Svizzera). Collaboratore al Festival del Film di Locarno. Autore di libri e saggi. Dischi, libri, gatti, i piaceri. Il resto, in divenire".
Tre righe abbastanza esaustive su un professionista del cinema che cerca, all'interno di questo mezzo, il gusto estetico, l'orientamento del significato e del messaggio e la curiosità della visione. Forse, è appunto tutto ciò quel resto, in divenire, di cui parla...
Studi
Nato a Zurigo nel 1965, Nazzaro si laurea in lingua e letteratura tedesca e inglese, coltivando una profonda passione per l'arte cinematografica.
Lavori
Critico cinematografico, si forma sulle pagine della rivista CINEFORUM. Diventato poi Delegato Generale della Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia, entra a far parte del comitato della selezione dell'IFFR - International Film Festival Rotterdam e lavora come collaboratore pluriennale per Visions du Réel - Festival international de cinéma Nyon, la nota manifestazione dedicata al genere documentaristico. Nel frattempo, continua a cooperare con altri festival (il Torino Film Festival, il Festival internazionale di Roma e il Festival dei Popoli di Firenze).
Selezionatore presso gli European Film Awards, continua comunque a lavorare come critico cinematografico, firmando recensioni e riflessioni metacinematografiche su quotidiani come IL MANIFESTO o riviste come MICROMEGA, FILMTV, RUMORE, FILMCRITICA, NOCTURNO, ROLLING STONE e CINECRITICAWEB. La sua produzione letteraria non si ferma alla carta stampata, ma si estende a una saggistica che guarda a Oriente: "Il cinema di Hong Kong - Spade, Kung fu, pistole, fantasmi" (1997); "John Woo - La nuova leggenda del cinema d'azione", "Il dizionario dei film di Hong Kong", "Action - Forme di un transgenere cinematografico"; e "Il conflitto delle idee". È stato anche autore e curatore di monografie dedicate a registi come Abel Ferrara, Gus Van Sant e Spike Lee. Cavalcando l'onda di serie televisive ad alta qualità che investiranno gli spettatori, si interesserà a questo nuovo tipo di narrazione, studiandone tecnologie e lati artistici, che gli varranno la cattedra come professore di Media Design and Multimedia Arts alla NABA - Nuova Accademia di Belle Arti.
Direttore Artistico a Locarno
Autore del romanzo "A Mon Dragone c'è il diavolo", nel 2020 diventerà Direttore Artistico del Locarno Film Festival in sostituzione a Lili Hinstin.
