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Un piccolo film artigianale che valorizza il patrimonio archeologico italiano e le bellezze incontaminate del nostro Nord. Avventura, Fantasy - Italia2018. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'undicenne Kip è un ragazzo come tanti per cui il tempo dell'infanzia sta finendo. Negli ultimi giorni prima di lasciare per sempre Bolzano vive un'esperienza straordinaria. Espandi ▽
Kip ha undici anni e vive in Sud Tirolo. Suo padre è deciso a trasferirsi a Dublino, ma Kip non vuole lasciare il luogo dove è cresciuto e dove vivono i suoi due migliori amici, che si autodefiniscono "cacciatori di tesori”. Il passato viene inaspettatamente in suo soccorso: la mummia Ötzi viene infatti rubata da una strega dai capelli bianchi e sarà proprio il ragazzino il primo ad accorgersi che la mummia è tornata in vita e a comunicare con lei. Partendo da una scoperta scientifica nazionale, il regista racconta una storia fantastica per giovanissimi senza rinunciare agli effetti speciali. Il film piacerà ai bambini in grado di apprezzare non solo i blockbuster, ma anche un piccolo film artigianale che valorizza il patrimonio archeologico italiano e le bellezze incontaminate del nostro Nord. Recensione ❯
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Storia di un giovane determinato a combattere contro i nazisti. Espandi ▽
Il giovane apprendista Gunnar Sønsteby di Rjukan decide di resistere alla Germania nazista il giorno dell'invasione per diventare in seguito il leader della "gang di Oslo" compiendo innumerevoli audaci atti di sabotaggio che lo rendono il più grande eroe di guerra della Norvegia. Recensione ❯
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Un film emozionante in cui si sente tutto il peso del messaggio che porta. Non si fa dimenticare in fretta. Drammatico, Francia2023. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un attivista locale e un giovane sindaco in erba si scontrano sulla strada migliore da percorrere per il loro povero sobborgo. Espandi ▽
Haby vive nel Bâtiment 5, l’edificio 5, un enorme palazzo della periferia parigina. Alla morte improvvisa del sindaco la carica viene trasferita su un uomo ingenuo e spaventato, Pierre Forges, un pediatra senza grande esperienza politica che intende riqualificare il quartiere a suo modo e risponde alle provocazioni con la repressione. La giovane Haby gli tiene testa, avviando una battaglia politica per evitare l’abbattimento dell’edificio 5. Gli indesiderabili riprende il discorso cominciato da I Miserabili, con alcune importanti differenze di impostazione. Lo sguardo del film è quello di Haby, una prospettiva femminile, dunque, che rifiuta tanto la logica del conflitto violento quanto l’esercizio della rassegnazione. Tramite questa acuta osservatrice di una realtà che ribolle, Ladj Ly vuole recapitare un messaggio, e sa farlo arrivare a destinazione, perché il film emoziona e non si fa dimenticare in fretta, ma paga il prezzo di doversi conformare a un obiettivo predominante. Recensione ❯
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Tra Shyamalan e Salvatores, l'esordio di Baroni riflette sulla liberazione della carne. Drammatico, Italia2023. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre sorelle crescono in un mondo chiuso, educate dalla nonna e del padre al rispetto della religione e al soffocamento del desiderio. Espandi ▽
Tre giovani sorelle, le adolescenti Sara ed Ester e la più piccola Miriam, vivono in un casolare di campagna con il padre Armando e la nonna Paolina. Soggiogate da un oscurantismo religioso che affida al Vecchio Testamento ogni aspetto della loro educazione, le tre ragazze sono state abituate fin dalla nascita a soffocare ogni istinto. Il padre ha inculcato in loro il rispetto per l'autorità e il lavoro della terra, mentre la nonna le tiene sotto controllo con vessanti obblighi di penitenza e confessione. Ma cosa succederà a Sara, Ester e Miriam quando nel casolare arriverà un altro nipote, il maturo e silenzioso Primo?
Stretto tra il modello narrativo del cinema di Shyamalan e quello visivo dei primi lavori di Pallaoro (Medeas) o del Salvatores di Io non ho paura, l'esordio di Baroni indaga il percorso di crescita di tre giovani donne opponendo alla cattività dello spirito la liberazione della carne.
Visivamente Amen risulta pedante e didascalico, e laddove la solita produzione curata e un po' mielosa della Fandango si accompagna una recitazione impostata, in particolare di Paola Sambo e Luigi Di Fiore, rispettivamente la nonna e il padre. Recensione ❯
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Ispirato alla storia del wrestler con una gamba sola Anthony Robles. Con Jennifer Lopez. Prodotto da Ben Affleck. Espandi ▽
Mesa, Arizona. Anthony Robles è un ragazzo nato senza una gamba che al liceo scopre la passione per il wrestling e si unisce alla squadra della scuola. Grazie a una grandissima determinazione e a un intenso allenamento, riceve un'offerta di borsa di studio dalla Drexel University ma sceglie invece di frequentare l'Arizona State University (ASU) per poter stare più vicino alla sua famiglia e proteggere la madre Judy, che l'ha sempre sostenuto, da un patrigno violento.
Lì viene accolto da uno scetticismo iniziale, ma riesce gradualmente a conquistare la fiducia dei suoi compagni e soprattutto del suo coach Shawn Charles, migliorando le sue prestazioni e diventando una figura centrale nella squadra fino a raggiungere nel 2011, nei campionati di wrestling NCAA, quello che all'inizio sembrava solo un sogno.
Il film è insieme un cinema di anima e corpo, capace di mostrare sempre il limite invisibile tra fallimento e trionfo. Proprio per questo la sfida finale tra Robles e Matt McDonough ha l'intensità di Argo. Perché il gesto (la fuga sull'aereo nel film diretto da Affleck) diventa qualcosa di profondamente liberatorio e pronto per essere immortalato. Recensione ❯
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Il famigerato mercenario Ryo Saeba incontra una figura oscura del suo passato. Espandi ▽
Nato come autocelebrazione della serie, City Hunter The Movie - Angel Dust ne ripropone tutti i tropi, tra comicità e tragedia, ma senza alcuna innovazione. Un titolo per soli nostalgici. La realizzazione tecnica ha poco di cinematografico: non ci sono sequenze dall'animazione fluida né particolarmente elaborate dal punto di vista dell'azione e neppure soluzioni di regia che vadano oltre tutto quanto già visto in Tv. Lo stile dunque esplicita fin dal principio che si tratta di un'operazione volta più a compiacere i vecchi fan che non a conquistarne di nuovi, pigra nello stile e ripetitiva nel tornare sui tormentoni della serie: su tutti le martellate e altre mazzate assortite che Kaori molla a Ryo per farlo tornare in sé quando questi si eccita. Ma se in un episodio Tv di soli venti minuti il ripetersi della gag può anche essere piacevole, vederla riproposta più di una manciata di volte in un solo film – seppur in modo sempre più parossistico – finisce per stancare. Recensione ❯
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Una compiaciuta deriva di un cinema 'all you can eat' che filma il rapporto tra cibo e morte. In modo brutale. Horror, Fantascienza, Thriller - Spagna2024. Durata 99 Minuti.
Insieme camminiamo, insieme festeggiamo, insieme cadiamo. Espandi ▽
Nella prigione verticale composta da 333 livelli dove il cibo scende dall'alto su una piattaforma e dove riescono a sfamarsi soprattutto quelli che si trovano ai piani superiori, è arrivata Perempuàn. La donna, un'artista che ha deciso di sottoporsi volontariamente al progetto condivide la cella con il matematico Zamiatàn che si trova inizialmente al piano 24. Lui vorrebbe sempre mangiare la pizza, si rade spesso il corpo ed è tormentato dalla soluzione impossibile della radice quadrata di -1.
Nei livelli superiori intanto gli altri residenti si abbuffano. A controllare che questa legge venga rispettata ci sono gli 'unti', una specie di guardie che hanno avuto il privilegio di conoscere il Maestro, anzi il Messia che punisce i colpevoli con la violenza più atroce.
Tra teste mozzate che cadono dall'alto, torture in ralenti, non trova la strada tra l'horror più sanguinolento e quello teorico, con esibite sperimentazioni tra filtri rossi (soprattutto) e verdi come a sottolineare in maniera ancora più insistita il carattere concettuale, dietro. Come nei vari piani della prigione, perde di efficacia proprio quando va a fondo e s'inoltra nelle zone da scoprire e fornisce le chiavi di lettura. In più non scava necessariamente a fondo tra i personaggi, Al di là delle apparenze, è solo una compiaciuta deriva di un cinema all-you-can-eat senza però le vere 'grandi abbuffate' nel legame tra cibo e morte. Recensione ❯
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Niente somiglia più a un vero santo di un falso santo. Espandi ▽
Antimo è un giovane uomo dall'anima antica che non si rassegna alla morte prematura della madre. Una madre che, pur essendo credente, negli ultimi tempi della sua malattia non voleva più pregare in casa, e chissà se lo faceva ancora nella chiesa del suo paese dell'Appennino emiliano, presieduta da un parroco spigoloso e poco disposto all'ascolto. La vita di Antimo si muove in modo regolare e preciso fra la cura della fattoria paterna, la compagnia occasionale della fidanzatina Miriam, condita di un po' di sesso furtivo e solipsistico, l'attenzione alla sorella Marta che sembra voler sfuggire alla prevedibilità del suo destino e la lettura delle sacre scritture.
Quando il giovane uomo incontra un contadino sardo, Lazzaro, che non ha mai ricevuto i sacramenti, decide di insegnargli a pregare, sperando di aprirgli le porte del Regno dei cieli quando sarà arrivata la sua ora. Anche se, come dice Giovanni nel passaggio del Vangelo dal quale è tratto il titolo del film, il vento è già "di chiunque è nato dallo Spirito".
Righi costruisce una parabola di poche parole (per quanto possa sembrare un ossimoro) e molti silenzi, di solitudini e sguardi, facendo leva sulla fotografia naturalistica di David Becheri e su una notevole padronanza registica (ad esempio nel piano sequenza finale e nelle numerose panoramiche) che però non sovrasta mai il senso della storia che racconta. Recensione ❯
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Quagliuolo vive spingendo ogni situazione della vita quotidiana e familiare verso cortocircuiti inevitabili per una storia che parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni ma non rinuncia al sorriso dell'illusione del colpo di fortuna. Espandi ▽
Napoli, 1959. Ferdinando Quagliarolo ha un banco lotto ereditato dal padre e gestito da un giovane, Mario Bertolini, segretamente innamorato di sua figlia Stella. Ogni notte Don Ferdinando va in giro per i tetti di Napoli insieme al “facchino” Aglietiello in cerca di visioni notturne che gli suggeriscano i numeri da giocare al Lotto, ma continua a individuare quelli sbagliati e a perdere. Al contrario Mario vince sempre, e a un certo punto ottiene un premio milionario grazie ai numeri che gli ha dettato in sogno proprio la buonanima del padre di Ferdinando, Don Saverio. Per questo, e per la terribile invidia che prova verso quel giovane così fortunato, Don Ferdinando ritiene che la vincita gli appartenga, e sottrae il biglietto vincitore a Mario, con grande disappunto di sua figlia e di sua moglie, Donna Concetta. Non ti pago è il terzo e ultimo elemento della trilogia eduardiana che Edoardo De Angelis ha voluto portare sul piccolo schermo e che comprende anche Natale in casa Cupiello e Sabato, domenica e lunedì.
Più ancora che nelle altre due commedie, in Non ti pago il protagonista è mattatore assoluto, e Sergio Castellitto lo interpreta prendendo il centro della scena con un vigore rabbioso che appartiene tanto a Don Ferdinando quanto alla sua stessa personalità di interprete. L’ambientazione è quella borghese dai colori pastello, curata nei dettagli ed efficace nel restituire un mondo pieno di promesse che il decennio successivo trasformerà in conclamato benessere. Ma il sottotesto della trama cautela contro le ricchezze acquisite improvvisamente e non attraverso il duro lavoro. Resta memorabile la frase di Ferdinando quando contrasta la richiesta di Mario di sposare Stella, forte della sua vincita milionaria: “Una figlia non la vinci al banco lotto”. Recensione ❯
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Un laboratorio bioteconologico è riuscito a creare dei cloni a partire da una piccola porzione di DNA. Il prossimo obbiettivo è quello di far rinascere Cristo per offrirlo al diavolo. Espandi ▽
Il laboratorio biotecnologico più potente del mondo è finalmente riuscito a clonare grandi personaggi storici con una sola goccia di DNA. Da allora organizza aste clandestine per cloni di Michelangelo, Galileo e Vivaldi. Questo laboratorio è nelle mani di un culto satanico che ha appena rubato la Sacra Sindone di Torino. In altre parole, hanno appena rubato il DNA di Cristo. Rapiscono anche Laura, una studentessa americana di storia dell'arte, e uccidono un prete. Quest'ultimo, prima di esalare l'ultimo respiro, supplica l'arcangelo Michele di usare il suo corpo per impedire l'indicibile: l'inseminazione di Laura affinché partorisca il clone di Cristo. Un clone che servirebbe come ultima offerta al diavolo in modo che torni sulla Terra. Recensione ❯
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A un killer spietato viene diagnosticata una malattia mortale e autorizza l'omicidio di se stesso. Espandi ▽
Il killer Joe Flood (Dave Bautista), dopo aver ricevuto una diagnosi di malattia terminale, decide di prendere una drastica decisione: assoldare dei sicari per uccidersi. Tuttavia, quando la sua ex fidanzata (Sofia Boutella) diventa un bersaglio, Joe si ritrova costretto a combattere contro un esercito di assassini, proteggere la donna che ama e cercare di riconquistarla prima che sia troppo tardi. Recensione ❯
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La sttoria di Alberico Ferretti, un terapeuta di successo. Espandi ▽
La menzogna del Dott. Alberico Ferretti ha le ore contate. Lui - psicologo ed autore del bestseller "Digitare il codice segreto", manuale per curare l'avarizia - non è nient'altro che un tirchio senza speranza, e adesso che il successo lo ha reso un vip, qualsiasi mossa falsa in pubblico potrebbe rovinarlo. Ma l'occasione fa l'uomo ladro o, nel caso del Ferretti, scroccone: il dottore accetta l'ospitalità a tempo indeterminato che gli offre la Contessa Vanini sfuggendo così all'assedio dei curiosi per lavorare al suo nuovo libro senza sborsare una lira. Tuttavia, Alberico incontra una donna che smuove qualcosa in lui. Recensione ❯
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Una giovane vampira non riesce a uccidere. Per fortuna incontra un ragazzo con tendenze suicide. Espandi ▽
Sasha è una giovane vampira con un problema molto serio: possiede una sensibilità che le impedisce di
uccidere! Quando i genitori, esasperati dalla situazione, le tagliano i rifornimenti di sangue, la vita di Sasha
è in pericolo. Per sua fortuna incontra Paul, un adolescente solitario con tendenze suicide, disposto a
sacrificarsi per salvare la ragazza. Il loro patto, però, si trasforma in un forsennato tentativo notturno di
esaudire gli ultimi desideri di Paul prima che faccia giorno. Recensione ❯
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Un ragazzo americano taiwanese di 13 anni scopre il pattinaggio, il flirt e la vera essenza dell'amore materno che va oltre gli insegnamenti della sua famiglia. Recensione ❯
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La docufiction di Mimmo Calopresti su Marco Pannella interpretata da Andrea Bosca. Espandi ▽
Romanzo radicale è il racconto dell'avventura politica e umana di Marco Pannella, attraverso le risorse espressive della fiction per i momenti più intimi, il repertorio, per i gesti che hanno fatto epoca e che nessuna rappresentazione riuscirebbe a restituire con la stessa forza e, infine, le testimonianze degli amici o di chi a lui si è opposto. Un controcanto utile e necessario per restituire, almeno in parte, la vita e la complessità di uno straordinario uomo del Novecento.
Nel 1959 l'Italia è un Paese dove prevale una mentalità chiusa ai cambiamenti. Non è possibile divorziare. L'aborto è un reato. Il servizio militare un obbligo. Meno di vent'anni dopo, divorzio, aborto, obiezione di coscienza sono diventati diritti irrinunciabili. Marco Pannella riesce a scuotere l'Italia mosso dalla convinzione, semplice e rivoluzionaria, che la politica debba occuparsi della vita delle persone e della loro felicità. E per farsi ascoltare, inventa un nuovo linguaggio della politica fatto di digiuni, arresti, provocazioni. Recensione ❯
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