Divertente commedia in cui il comportamento sconsiderato del protagonista verso la moglie, tra una gag e l'altra, lo fa finire davanti a un severo giudice. Espandi ▽
Langdon si afferma come "il comico dal volto triste". Lo strano, piccolo personaggio di Langdon non si limita a reagire meccanicamente davanti a determinate situazioni, ma usa una pantomima lunare e surreale, carica di patetismo. In questa commedia il comportamento sconsiderato del protagonista verso la moglie, tra una gag e l'altra, lo fa finire davanti a un severo giudice. Recensione ❯
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Cecil B. DeMille esordisce nel filone biblico con questa versione muta dei Dieci Comandamenti, con Theodore Roberts nel ruolo di Mosè e Charles de Rochefort in quello di Ramses. Espandi ▽
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La trasposizione originale, poi ripresa da Herzog nel 1979, ispirata al Dracula di Stocker. La personale versione di Murnau ha fatto scuola ed è pervasa da sinistri bui e controluce. Espandi ▽
sferatu il vampiro (uno dei capisaldi indiscussi del cinema espressionista tedesco) è stato per decenni il solo film vampirico ammesso nelle discussioni colte dei critici, ma- come tutti i film sul tema- viene spesso stroncato, nonostante abbia ispirato nel 1979 una personalità quale quella di Werner Herzog. Fortunatamente la sorte volle salvarne una copia, perché la pellicola fu condannata al rogo non per il suo contenuto erotico ma per una più semplice bega legale. Murnau infatti pensò bene di non pagare nessun diritto a Bram Stoker pur essendo Nosferatu apertamente tratto dal romanzo del giornalista irlandese. E così il nostro vampiro si trovò presto al centro di una causa intentata dalla vedova Stoker contro la casa produttrice. Nonostante Murnau avesse cambiato tutti i nomi dei personaggi la causa fu vinta e il tribunale decretò la distruzione di tutte le copie del film ma qualche "anima diabolica" provvide a salvarne i negativi. Recensione ❯
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La vita del Messia nell'ottica di Maria Maddalena, donna di facili costumi in terra di Gerusalemme. Quando la donna viene infatti a sapere che Giuda, ... Espandi ▽
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Dai tempi dell'Antico Egitto sino ai giorni nostri un sacerdote malvagio ed una vergine suicida si reincarnano incessantemente in cerca ognuno della propria pace eterna. Espandi ▽
Nell’antico Egitto una giovane donna, insidiata da un sacerdote mentre il suo compagno viene ucciso, muore a sua volta. Nel presente la reincarnazione di quel ministro del culto le si presenta per mostrarle in una sfera di cristallo le conseguenze delle scelte che si appresta a fare aiutandola così a scegliere per il meglio. Siamo di fronte a uno strano remake che non ha una ragione specifica, ad esempio usare il sonoro dato che Sonia (Sunya nell’originale) è una cantante visto che siamo ancora nell’era del muto. Semmai la vera ragione sta nella scelta di Gloria Swanson che ha aperto una propria compagnia di produzione, la Gloria Swanson Productions, ed evidentemente ha avuto un peso nella scelta del soggetto del primo dei tre film di cui sarà produttrice esecutiva. La morale è scontata ma la performance dell’attrice, anche se la copia non è conservata al meglio, consente di aggiungere una tessera al mosaico delle sue interpretazioni a cui aggiungere la consapevolezza del pieno controllo dell’operazione da parte sua. Recensione ❯
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Il best seller di Dickens diventa un film con protagonista Jackie Coogan. Espandi ▽
È noto che Charles Dickens sin da bambino ha dovuto cambiare spesso abitazione a causa del lavoro del padre ma anche, e soprattutto, che all’età di dodici anni, su decisione della madre, è stato mandato in una fabbrica di lucido da scarpe grazie a quello che definirà come “un lucido complotto per precipitarlo nel mondo”. La ‘fabbrica’ è un edificio diroccato infestato dai ratti. In quello stesso anno il padre viene rinchiuso nella prigione per debitori di Marshalsea. Non è difficile quindi capire come “Oliver Twist”, pubblicato a puntate in venti fascicoli mensili a partire dal 1837, non manchi di note biografiche. Il cinematografo coglie le potenzialità narrative adatte al nuovo mezzo e, tra il 1906 e il 1922, ne propone tre versioni di cui due molto brevi. Nei decenni successivi seguiranno sei lungometraggi di cui tre americani, due britannici e uno ungherese. Quello di Frank Lloyd si avvale di una star da poco consacrata sul grande schermo. Si tratta di Jackie Coogan che nel 1921 è stato protagonista (facendo piangere e ridere il pubblico come da didascalia iniziale) del Il monello di Charlie Chaplin.Ha l’innocenza dipinta in volto ma anche la vivacità e la prontezza di reazione necessarie. Recensione ❯
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Un'indagine storica e culturale intorno alla stregoneria ed è divisa in sette capitoli. Espandi ▽
Uno dei più famosi film muti provenienti dalla Svezia. Nonostante gli oltre settant'anni passati dalla sua realizzazione, rimane una delle pellicole più sconvolgenti della storia del cinema. Un viaggio nella magia nera e nella stregoneria, partendo dal Medioevo fino ai primi del ventesimo secolo. Alla sua uscita ebbe molte noie con la censura. Negli Stati Uniti esiste una versione narrata dallo scrittore William Burroughs. Recensione ❯
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Una storia di omicidio e rimorso, con un locandiere perseguitato dallo spettro di un commesso viaggiatore che egli ha ucciso la notte di Natale. Espandi ▽
Tratto dal dramma "L'ebreo polacco", il film di James Young richiama nel titolo l'omonimo componimento poetico di Edgar Allan Poe. Ambientato in Alsazia nel 1868, è una storia di omicidio e rimorso, con un locandiere perseguitato dallo spettro di un commesso viaggiatore che egli ha ucciso la notte di Natale per impossessarsi delle sue ricchezze. Visitando una fiera, il locandiere rimane particolarmente turbato dai poteri di un inquietante ipnotizzatore, accompagnato da un assistente sciancato e da una sonnambula. Recensione ❯
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Primo grande successo internazionale di Fritz Lang vede come protagonista una giovane donna che cerca di convincere la Morte a non portare via l'uomo che ama. Espandi ▽
Una giovane donna (Lil Dagover) che cerca di convincere la Morte (Bernhard Goetzke) a non portare via l'uomo che ama (Walter Janssen). La possibilità le viene concessa, ma a patto che riesca a salvare tre vite, simboleggiate da tre mozziconi di candela prossimi allo spegnimento, in tre epoche diverse, la Bagdad delle "Mille e una Notte", la Venezia del Rinascimento e una magica e antica Cina. Recensione ❯
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Siamo nel Principato di Monaco dopo la prima guerra mondiale e un nobiluomo approfitta dell'ingenuità di una giovane americana. Non sarà l'unico a sedurla... Espandi ▽
Le losche trame di tre sedicenti aristocratici russi in esilio dopo la prima guerra mondiale: il conte Sergius Karamzin (Erich von Stroheim), insieme a due cugine, Olga (Maude George) e Vera (Mae Bush), affitta una villa a Montecarlo - la Villa Amorosa - e stringe amicizia con il diplomatico americano Andrew J. Hughes. Il conte, approfittando degli impegni di Hughes, ne corteggia la moglie e contemporaneamente seduce anche la figlia minorata del falsario Ventucci. La polizia finisce però per scoprire i tre truffatori: le due principesse vengono arrestate, mentre il conte viene ucciso dal falsario che in seguito ne getta il cadavere in una fogna. Recensione ❯
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In una terra chiamata Illiria, una principessa rifiuta ripetutamente tutti i suoi corteggiatori, compreso il principe di Danimarca, chiaramente innamorato di lei. Espandi ▽
La pièce originale di Holger Drachmann da cui è tratto il film era stata già adattata per lo schermo nel 1907 e costituisce una sorta di variazione de La bisbetica domata. In una terra chiamata Illiria, una principessa rifiuta ripetutamente tutti i suoi corteggiatori, compreso il principe di Danimarca, chiaramente innamorato di lei. Pur di attirare l'attenzione della principessa, egli assume una diversa identità, aiutato dal suo assistente, per conquistare il cuore dell'amata. Uno dei primi lavori di Dreyer, una storia in costume con una morale sin troppo manifesta e una costruzione delle vicende celate sotto forma di fiaba, con la principessa viziata, che ha tutti i poteri, inclusi quelli di vita e di morte sui suoi sudditi e che, ignorando gli altri, finisce per disconoscere anche sé stessa. Recensione ❯
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