Il racconto dei racconti |
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Un film di Matteo Garrone.
Con Salma Hayek, John C. Reilly, Christian Lees, Jonah Lees.
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Titolo originale Il racconto dei racconti - Tale of Tales.
Fantasy,
Ratings: Kids+13,
durata 125 min.
- Italia, Francia, Gran Bretagna 2015.
- 01 Distribution
uscita giovedì 14 maggio 2015.
MYMONETRO
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difficile da commentare
di massimiliano vendittiFeedback: 129 | altri commenti e recensioni di massimiliano venditti |
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martedì 12 maggio 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Va premesso che il film, come tutti coloro che vi si avvicineranno forse già sapranno, é basato su tre episodi estratti da un libro del 1600, Il cunto de li cunti, di Giambattista Basile, e che i titoli dei racconti (sul libro ce ne sono 50) sono La Pulce, La vecchia scorticata e La cerva fatata.
Devo altresì premettere che Basile per vivere nel 1600 era un genio assoluto, se si pensa alle storie narrate, ed al fatto che la sua fantasia non era ne sollecitata ne contaminata dalle immagini e dai video che vediamo oggi. La sua era tutta Fantasia genuina, stimolata sulla base di racconti intorno al fuoco, magari per far addormentare i bambini, o per spaventarli.
Ma qui cade a mio parere Garrone.
Oggi raccontare una favola seicentesca, dedicandola per di più ad un pubblico adulto, è quasi una mission impossible.
Il film è difficilmente catalogabile, barcamendosi tra il fantasy e il noir. Ma è quando si giunge alla fine, dopo ben due ore e 5 minuti divisione, che emerge la debolezza delle storie raccontate.
Forse la scelta di produrre dal libro di Basile una serie di telefilm fantasy, magari dedicata ad una élite anche di nicchia, si sarebbe rivelata maggiormente vincente.
Personalmente non ho trovato il film ne avvincente, né stimolante.
Ciascun episodio può essere riassunto con poche parole, e neanche la fotografia aiuta, seppur scenicamente il film sia stato girato in luoghi reali quanto fantastici.
Rifiuto della vecchiaia unito alla lascivia;
Rifiuto del diverso unito alla stupidità;
Rifiuto del diverso unito alla violenza folle di una madre.
La spina dorsale del film ci sarebbe.
É mancata la capacità di Garrone a trasporla sullo schermo.
Tra l'altro, nota a margine, alcune scene sono risultate tanto crude da aver provocato commenti di disgusto in sala. Forse un po' di immaginazione in più lasciata allo spettatore sarebbe stata consigliata. A cosa serve mostrare una povera vecchia pazza camminare scuoiata per le vie di un paese, quando era già stato ampiamente mostrato l'atto?
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