This Must Be the Place |
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Un film di Paolo Sorrentino.
Con Sean Penn, Frances McDormand, Eve Hewson, Harry Dean Stanton, Joyce Van Patten.
continua»
Drammatico,
durata 118 min.
- Italia, Francia, Irlanda 2011.
- Medusa
uscita venerdì 14 ottobre 2011.
MYMONETRO
This Must Be the Place
valutazione media:
3,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un Sorrentino da Hollywood, ma con poesia.di www.federicoremiti.comFeedback: 2898 | altri commenti e recensioni di www.federicoremiti.com |
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lunedì 31 ottobre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Premettendo che io ho un debole per i lavori di Paolo Sorrentino, per me uno dei migliori registi contemporanei italiani, devo dire che l’ultimo lavoro del regista mi è piaciuto molto, sebbene io sia tutto tranne che un estimatore dei Road Movie. Se posso permettermi parto da cosa non mi è piaciuto. Per prima cosa, la fotografia a volte è occasionalmente esagerata. Capisco bene abbia avuto un budget talmente elevato da poter mettere gru ovunque, ma alcune di queste a mio modesto avviso non sono funzionali alla storia, ma puro esercizio estetico. Alcune inquadrature d’altro canto sono stupende (la ragnatela in contro luce, il passaggio con carrello sotto il camion argentato, solo per ricordarne alcune). Fotografia comunque generalmente ottima. La sceneggiatura. I subplot per la prima volta in un film italiano sono estremamente spassosi e ben concepiti, purtroppo la sceneggiatura ha dei punti di debolezza sintomatici. E’ difficile sostenere il ritmo nel secondo atto sopratutto nei road movie, e infatti diventa un pelo noioso il film quando Cheyenne incontra la ragazza madre. Inoltre in alcuni tratti il legame Irlanda-USA è oscuro e ci lascia un po’ confusi. Sorrentino ci chiede di credergli e noi gli crediamo per sospensione dell’incredulità, ma non perché ci ha convinti della bontà della storia. Detto questo la costruzione dei personaggi è più felice di quanto io abbia mai sperato, ad eccezione della madre forse. Ecco lì direi che si è esagerato un pelo nella costruzione, comunque grande interpretazione dell’attrice. La recitazione. Nulla da dire, cast di primo livello, lavorare con un Sean Penn divertito dal suo personaggio deve essere stato così bello da valere tutta la fatica nel concepirlo. Senza di lui probabilmente il film non sarebbe mai esistito. Le musiche. Finalmente un film italiano costruito con le musiche in mente. Si vede e si sente. Andate a vedere quanti si scaricano su iTunes la colonna sonora del film. Il doppio finale. Geniale, mi ha fatto commuovere e rinfrancare dalle quasi due ore di proiezione. Un ottimo salto di qualità di Paolo che farà sicuramente grandi cose con la Indigo Film. Grazie ragazzi continuate così!
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