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La prima sensazione uscendo dalla sala è stata quella di non essere sicuro se il parcheggio del cinema era un sogno o la realtà. Effettivamente non ci si ricorda chi o cosa ti abbia convinto ad andare a vedere questo film. Mentre si è lì a rimproverarsi di non essersi portati una trottola da far girare, ci si rende conto pian piano che effettivamente non è un sogno ma la pura e triste realtà. Allora arriva la seconda sensazione: che nemmeno un Brian de Palma in vena sarebbe riuscito a rendere talmente complicato il complicabile. Il film si basa su un’idea interessante e poco vista a cinema: la manipolazione dei sogni per ricavare dalla mente dell’uomo un’informazione altrimenti irraggiungibile. Bello….. anzi oserei dire che si potrebbe girare una trilogia sull’idea stessa. Invece no: hanno deciso di andare (e tutto in un solo film!!) più a fondo…. e poi ancora più a fondo e poi, già che c’erano... ancora più a fondo! “Calci”, “sub inconscio”, “sogno nel sogno”, “proiezioni” “innesto di idee”, “limbo” ecc ecc ecc! Un bombardamento di informazioni e congetture sparate senza sosta per due ore alla velocità della luce per ovvi motivi di durata della pellicola. A questo punto i “complicatori”, per venire incontro al pubblico, hanno pensato di rendere il tutto un po’ più…. complicato! E allora hanno inserito anche un po’ di dramma personale, i figli, il nonno (impalpabile Cane), un vecchietto che ha il “disappunto”, il figlio che odia il padre che non lo ha mai amato (il “disappuntato” appunto) ecc ecc ecc! Il risultato è un film velocissimo dove anche il più lesto di mente arriva a molti concetti dopo 20 minuti. Qualcun altro invece cade in un “limbo” e comincia a domandarsi: ma questi perché sparano? Che ci fa un treno in città? Ma questa è morta o no? Nolan finalmente è riuscito a fare un film che aveva in mente (o in sogno) da molto tempo e tutti rifiutavano. L’eccelso lavoro con il pipistrello più famoso nel mondo gli ha dato finalmente la chance, ma il film risulta troppo debole, forse troppo avanti. Si è voluti fare troppo e forse si è fatto davvero poco. Non basta il grande Di Caprio a salvare la pellicola. Rimandato.
Nel film si dice che 1 minuto nella realtà equivale a 20 nel sogno. Bè spero di non stravolgervi se vi dico che in realtà il film dura solo mezz’ora ma in sala vi addormentano e il film dura 142 lunghissimi, noiosissimi e confusissimi minuti!
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
