Non si può definire altrimenti un artista a tutto tondo come Vlado Škafar, che scrive, monta e, soprattutto, dirige i suoi film.
Intellettuale e drammaturgo ancor prima che cineasta, ha sempre svolto un'intensa attività di divulgazione culturale. Nel 1993 fonda la Slovenska Kinoteka, che dirige fino al 1999, mentre nello stesso periodo crea il Festival Internazionale Kino Otok - Isola Cinema. Autore di numerosi cortometraggi, nel 2003 dirige il documentario Peterka - Leto odloitveb, nel quale racconta con toni da romanzo di formazione un anno della vita di Primoz Peterka, campione di sci sloveno, molto popolare in patria. Nel 2009 è la volta di Letter to a Child, in cui raccoglie i pensieri su vita, amore e morte degli abitanti di un piccolo villaggio della Slovenia. La svolta nella sua carriera arriva quest'anno, quando dirige Papà, il suo primo lungometraggio di finzione. Questa delicata messa in scena dell'amore fra un padre e un figlio che si ritrovano, dopo essersi persi di vista per anni, è stata anche selezionata per la Settimana Internazionale della Critica alla 67^ Mostra del cinema di Venezia.
Narratore poetico e raffinato, negli anni il regista sloveno ha saputo costruire la sua personale visione dei sentimenti umani, affrontando con coerenza tanto il cinema documentario quanto quello di finzione.