Figlio d'emigranti siciliani, secondo di tre fratelli, a sedici anni lascia la famiglia per cercare la sua strada nella grande mela. Musicista, fotografo, scultore, stilista, oltre il cinema. Inizialmente disposto a tutto per sopravvivere, accetta ruoli in serie tv e assapora la fama universale come modello Calvin Klein. Bellezza intrigante, spocchiosa, misteriosa e maledetta, non ci vuole molto tempo prima che il cinema lo noti, dopo l'esordio come compositore. Recita in Arizona Dream di Kusturica, La casa degli spiriti e Palookaville, fino a raggiungere la notorietà per il film Fratelli, di Abel Ferrara. È dell'anno seguente la sua consacrazione: Buffalo '66 di cui firma la regia, il soggetto, la sceneggiatura, la fotografia e le musiche, oltre ad essere l'attore protagonista al fianco di Christina Ricci, successo di critica e di pubblico che lo pone sulla ribalta come personaggio. Vincent Gallo piace a tutti, ma da quel momento la sua presunzione rischia di annebbiarne il talento. Non lascia più il segno come attore e in mezzo a dichiarazioni pungenti verso i colleghi, presenta a Cannes il suo secondo film come regista: The brown bunny del 2003, sommerso di fischi, censurato in Italia, tra fellatio e primi piani dello stesso regista. Artista versatile, forzatamente provocatorio, che rischia di perdersi nella sua stessa versatilità.