Gaetano D’Angelo in arte Nino nasce a San Pietro a Patierno, quartiere della periferia nordorientale di Napoli. A causa delle scarse condizioni economiche della sua famiglia, lascia presto la scuola e comincia a lavorare saltuariamente come cantante ai matrimoni e come gelataio alla stazione di Napoli. Dopo una breve gavetta musicale, giunge a un immediato successo in ambito regionale con il suo primo album, A' Storia Mia, pubblicato grazie ad una colletta familiare. L'album diventa subito un hit nelle classifiche. In questo periodo comincia anche a lavorare in teatro nelle cosiddette sceneggiate. Nel 1981 comincia anche la sua carriera al cinema, con il suo primo film, Celebrità. Nel 1982 pubblica l'album Nu' jeans e na' maglietta, seguito dall’omonimo film. L'album ha venduto oltre un milione di copie e il film, di cui gli autori e produttori avevano aspettative molto basse, sorpassa al botteghino il film hollywoodiano Flashdance. Da questo momento comincia il "fenomeno Nino D'Angelo": partecipa al Festival di Sanremo nel 1986 con la canzone Vai. Totalmente ignorato dai critici, il suo album è stato tra i più venduti tra quelli del festival. In questi anni comincia a girare il mondo con i suoi concerti: Australia, Francia, Svizzera, Germania, Stati Uniti.
Il suo successo dura ancora oggi dopo trent’anni.
Con la rivalutazione della critica inizia un nuovo percorso artistico che lo porta anche a scrivere un libro “L’ignorante intelligente” edito da Mondadori. Regista cinematografico (dirige la commedia grottesca Aitanic) e compone per Roberta Torre la colonna sonora di Tano da morire con la quale vince tra i vari premi internazionali anche il David di Donatello Nel 1990 qualcosa sembra cambiare. Dopo la morte dei suoi genitori, Nino entra in un periodo di depressione che lo spinge a effettuare profondi cambiamenti alla sua carriera artistica. Prova a smettere i panni del cantante che vendeva album, cercando in se stesso "le emozioni più profonde per scrivere i brani". Si ricorda, in questo periodo, il cambio totale di look che lo vede eliminare del tutto il caratteristico caschetto biondo per un taglio più casual. Con l'album Tiempo, riesce a convincere anche la critica (si ricordano gli apprezzamenti del critico Goffredo Fofi). Da qui anche l'incontro con la regista Roberta Torre che gli propone di girare un cortometraggio, "Vita a volo d'angelo" presentato, poi, al Festival di Venezia riscuotendo molti apprezzamenti. L'anno dopo la stessa Torre gli propone di realizzare la colonna sonora al suo primo lungometraggio, Tano da morire. Nel 1997, Nino scrive il suo primo musical, Core pazzo, che ottiene molto successo, e in quello stesso anno è tra i conduttori del Dopofestival di Sanremo insieme a Piero Chiambretti.
Attualmente è il direttore artistico del 'Teatro del popolo Trianon Viviani' di Napoli.