Jim Caviezel è in questo momento, come protagonista de La Passione di Cristo di Ml Gibson, l’attore americano più famoso del mondo: eppure è inconoscibile. Con l’aiuto delle didascalie, lo sì può distinguere dalle fotografie ufficiali della visita resa al Papa in Vaticano, con la moglie Kerry e con i suoceri: nel film la sua faccia è tanto alterata dalle percosse, livida, pesta, gonfia, con un occhio chiuso da ematoma e l’altro semichiuso, con la bocca storta e gli zigomi appiattiti, che riconoscerlo è impossibile.
Il corpo piagato, ferito, straziato, massacrato nella fustigazione e nella crocifissione è altrettanto alterato, ma per sua fortuna l’unico tormento che l’attore ha dovuto sopportare è stato quello del trucco (piuttosto imperfetto, salta agli occhi che non si tratta di sangue rappreso ma di emoglobina sintetica): per il resto, la sua fatica è stata molto alleviata dal simulacro meccanico usato per sostituirlo nei campi lunghi quando è sospeso alla croce, dalla controfigura Brandon Reininger impiegata nelle scene più dure, dalla croce di plastica leggera da portare.
Nei brevi flash back in cui il film lo mostra prima della Passione, è un giovane bruno con i capelli lunghi e lisci castano scuri, con una bella faccia (latina, più che araba) pacata, serena Le piccole bugie pubblicitarie del caso sono state facili, innocue. L’enfasi promozionale ha assicurato che durante la lavorazione l’attore assistesse ogni mattina insieme con I regista a una Messa celebrata in latino, che ogni sera si raccogliesse in preghiera per un quarto d’ora, che lo avesse molto colpito l’avere la stessa età di Gesù, 33 anni: ma Caviezel ha invece 36 anni, e delle sue pratiche di preghiera non esistono testimonianze disinteressate.
Come per voler cancellare tutto il prima e tutto il dopo La Passione, si tacciono parecchie cose: Ia nascita e crescita a Skagitt County, Washington, in una famiglia di atleti; le parti in My Private ldaho di Gus Van Sant ne La sottile linea rossa di Terrence Malick, in Occhi d’angelo con Jennifer Lopez, nel Conte di Montecristo di Kevin Reynolds; il lavoro prossimo in Final Cut con Mira Sorvino, in Stroke of Genius di Harrington. E adesso? Chissà. Il personaggio di Gesù Cristo è stato interpretato al cinema anche da Robert Le Vegan, Max von Sydow, Enrique Irazoqui, Robert Powell, Kim Rossi Stuart, WilIem Dafoe: non sempre ha portato fortuna.
Da Lo Specchio, 17 aprile 2004