C'è stato un tempo, agli inizi della produzione cinematografica, in cui le Case presentavano i film col solo marchio di fabbrica, un film Pathé, un film Cines, un film Flying A, ecc., una prassi in uso per evitare che gli attori o i registi venissero conosciuti e, di conseguenza, aumentassero le loro pretese.
Dopo aver interpretato qualche piccola parte alla Vitagraph, Florence Lawrence, una giovane canadese che assieme alla madre attrice girovaga aveva già una vasta esperienza nel campo dello spettacolo, venne assunta alla Biograph nel 1908, dopo che Griffith le aveva chiesto se fosse in grado di stare a cavallo. Nel più puro anonimato, l'attrice aveva interpretato in un anno e mezzo quasi ottanta film, praticamente uno alla settimana, tutti diretti da Griffith. Film in una bobina che spaziavano dall'avventuroso alla commedia, dal dramma allo storico; ma dove Florence eccelleva era in una serie di domestic comedies sulla famiglia Jones, assieme a un attore di nome John Compson. In altri film Flo aveva come partner Harry Salter, che sposò alla fine del 1908. L'anno successivo, Salter passò dall'altra parte della macchina da presa e, considerato lo scatto di grado e il crescente gradimento che il pubblico mostrava verso i film della moglie, si rivolse alla Essanay, offrendosi assieme a Florence come regista e attrice, perché era venuto a conoscenza che la Biograph non aveva alcuna intenzione di migliorare le condizioni economiche. La Essanay informò la Biograph della richiesta di Salter, che venne licenziato in tronco assieme alla moglie.
Questi erano i sistemi allora in essere. Flo e Salter trovarono lavoro alla IMP di Carl Laemrnle, mentre la Biograph, sommersa dalle richieste da parte degli spettatori sul perché la «Biograph Girl», come Florence era allora conosciuta, non apparisse più sugli schermi, rispose che l'attrice era rimasta vittima di un mortale incidente automobilistico. Fu una madornale corbelleria: la IMP smentì pubblicamente la notizia e informò che l'attrice sarebbe apparsa di persona a Saint Louis per presentare il suo nuovo film. Quel giorno si bloccò la circolazione. La folla di migliaia e migliaia di persone che la settimana prima aveva accolto il presidente Taft era più che triplicata per vedere da vicino l'ex «Biograph Girl», ora divenuta la «IMP Queen, Miss Florence Lawrence». Alla IMP, Flo come attrice e Salter come regista girarono una quarantina di film tra il 1909 e il 1910; nel 1911 passarono alla Lubin per un'altra cinquantina di film, sempre di corto metraggio. L'anno successivo costituirono una propria società, la Victor, che andò avanti per tre anni, con film di due o tre bobine. Durante la lavorazione di Pawns of Destiny, Florence si infortunò, rimanendo ustionata principalmente al volto. Ci vollero mesi di cure per rimettere a posto le lesioni. Dopo un effimero ritorno al lavoro, i nervi di Flo non ressero e si rese necessario un ricovero in una casa di cura, che si protrasse per alcuni anni.
Salter morì nel 1920 e l'anno dopo Flo, rimessasi, si risposò e tentò di tornare al lavoro. Ma il cinema degli anni Venti era una cosa completamente diversa da quello ingenuamente pionieristico in cui Flo aveva regnato come «Biograph Girl» e «IMP Queen». Il suo fu un declino doloroso. Qualche piccola parte offertale da registi o produttori che avevano lavorato ai suoi tempi, e un brutto giorno una manciata di barbiturici mise fine ad una vita che sembrava non avere più speranza.
Da Le dive del silenzio, Le Mani, Genova, 2001