| Anno | 2025 |
| Genere | Drammatico |
| Produzione | Germania |
| Durata | 93 minuti |
| Regia di | Fatih Akin |
| Attori | Diane Kruger, Matthias Schweighöfer, Laura Tonke, Detlev Buck, Hark Bohm Lisa Hagmeister, Steffen Wink, Lars Jessen, Jasper Billerbeck, Kian Köppke. |
| Tag | Da vedere 2025 |
| MYmonetro | Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 16 maggio 2025
Il dodicenne Nanning vive la caduta del nazismo in una piccola isola sul Mare del Nord.
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CONSIGLIATO SÌ
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Isola di Amrum. Primavera 1945. Sono gli ultimi giorni della seconda guerra mondiale e già si avverte che il nazismo sta per essere sconfitto. Il dodicenne Nanning ha il padre al fronte e una madre fervente nazista che soffre anche fisicamente per quanto sta accadendo. Il bambino cerca di comprendere quanto accade mentre si impegna per soddisfare un desiderio materno che, spera, possa farle tornare la tranquillità.
Fatih Akin per la prima volta dirige una sceneggiatura che non nasce direttamente da una sua idea ma riesce a farla pienamente propria.
Il film infatti ha origine da uno script del regista Hark Bohm che, vistosi nell'impossibilità fisica di dirigerlo, ha accettato la proposta di Akin di rivedere insieme il testo per poi portarlo sullo schermo. Akin dice che non gli sono mancate delle iniziali perplessità (sarebbe stata la prima volta che interveniva su una sceneggiatura altrui) ma che progressivamente la sua è stata come un'adozione. Alla fine il film è diventato un figlio. Vedendolo si comprende che è esattamente così. Come Nanning anche Fatih ci mostra quanto la Germania sia stata per lui una progressiva scoperta, una apertura di sguardo, un bisogno continuo di comprendere. I riferimenti a film come Ladri di biciclette o a Stand by Me che lui stesso cita (si potrebbe aggiungere I bambini ci guardano) entrano a far parte di una storia che avrebbe potuto piacere ad Haneke. Lo spazio limitato dell'isola. Le radici della famiglia di Nanning che è tornata lì dopo aver vissuto altrove innervano una vicenda che scava nelle perversioni di una ideologia. La madre è in costante adorazione del Führer e del suo regime, pronta a denunciare chiunque osi solo alludere a una sua sconfitta. Ma non è la sola. L'intera comunità vive nella costante convinzione che il diverso vada respinto. Anche quando assume l'aspetto di profughi tedeschi che cercano un rifugio dopo i bombardamenti dei luoghi in cui abitavano.
Nello sguardo del piccolo Nanning, dall'aspetto puramente ariano, leggiamo domande inespresse con la voce ma destinate ad aumentare. Akin ci consente di leggere una caduta dal supposto paradiso dell'ordine costituito ed imposto vissuta da chi indossa ancora la divisa della Hitlerjugend e che non può non avere introiettato il veleno dell'ideologia. Lasciando però un piccolo varco in cui può entrare la speranza di una lettura diversa della realtà che si può manifestare con il prestito di un libro o con il dare un aiuto a chi veniva sentito come un pericolo. Tutto questo condotto grazie al fil rouge di una ricerca di pane bianco, burro e miele: tre oggetti del desiderio di una madre difficile da amare ma pur sempre madre. "Germania pallida madre" come la definiva Bertold Bercht e come poi la avrebbe trasposta in cinema Helma Sanders-Brand.
Guerra vuol dire fame: nella prima scena di Amrum si seminano di nuovo le patate, perché non c'è molto altro da mangiare. È il 1945, alla vigilia della caduta del Terzo Reich, e tutti - sostenitori e oppositori del nazismo - sono accomunati dalla spasmodica ricerca di cibo. La piccola isola di Amrum fa parte dell'arcipelago delle Frisone, nel Mare del Nord.
Un Akin insolitamente misurato mette in scena i ricordi d'infanzia di Hark Bohm, gloria del cinema tedesco come sceneggiatore, regista ed accademico, oggi poco meno che novantenne, con cui il cineasta d'origine turca aveva già lavorato per il suo fortunato Oltre la notte. Bohm ha vissuto la Seconda Guerra Mondiale, da bambino, in un piccolo villaggio sull'isola di Amrum, nella Germania rurale settentrionale [...] Vai alla recensione »