Un weekend "particolare"

Elena (Nancy Brilli), gallerista d'arte a Firenze, e Claudio (Enzo Decaro), un manager di successo, si ritrovano di nuovo nello stesso albergo, nell'isola di Malta, dove anni prima si era consumata la rottura della loro relazione. Ma, questa volta, ognuno di loro due è in compagnia di un nuovo e più giovane partner.

Commedia degli equivoci piatta e ripetitiva ambientata in un'isola di Malta filmata con un'estetica da video di promozione di un'azienda di soggiorno e turismo.

Si svolge tutta in un resort di Malta la commedia degli equivoci Un weekend "particolare" esordio tardivo nel lungometraggio di finzione di Gianni Ciuffini che l'ha prodotto oltre ad averne scritto la sceneggiatura. Ma siamo distanti dalla costruzione da cinepanettone irriverente del recente The Palace di Roman Polanski anche se c'è la coincidenza della figura centrale di un direttore d'albergo, interpretato in maniera sottile da Lucio Aiello, che agisce nel manovrare i viaggi degli ospiti per poi sistemarli in suite ad hoc. È lui, attempato cupido, a riportare nel suo albergo i protagonisti che qualche anno prima, proprio lì, si erano lasciati.

Tutta la prima parte del film è dedicata alla vendetta del personaggio di Nancy Brilli che, pur accompagnata da Bruno, artista belloccio che la concupisce (un divertito Corrado Fortuna), vedendo il suo ex, interpretato affettuosamente da Enzo Decaro, in compagnia della bella e giovane Annie (Mariana Falace), s'ingelosisce e inizia a fargli una serie di scherzi abbastanza puerili come l'inserimento di un fumogeno nella stanza (ma non scatta l'allarme antincendio...).

Ma se la scrittura procede lenta e ripetitiva, con tutti gli snodi narrativi ampiamente telefonati e l'inserimento di una bizzarra quanto inutile sottotrama con tre influencer che girano le loro stories nel resort, è la forma di Un weekend "particolare" a farlo somigliare, più che a un film, a uno spot turistico.

L'isola di Malta non ha infatti alcuna valenza narrativa (se non al massimo per il tradizionale colpo dei cannoni a La Valletta) e viene utilizzata come vero e proprio intervallo tra le diverse scene con un abuso di riprese con i droni di giorno, di notte, a mezzogiorno... Non manca addirittura un tramonto in timelapse montato in maniera completamente scollegata dal resto del film. Il tutto accompagnato da un tappeto musicale che non smette mai di suonare e di confondere lo spettatore per via di una discontinuità schizofrenica dei temi scelti.

Nella débâcle generale brillano alcuni momenti di intimità di Nancy Brilli e Enzo Decaro, con i due attori che ricorrono a tutta la loro grande esperienza per infondere ai loro personaggi una certa dolente autenticità. 