Anno | 2022 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 83 minuti |
Regia di | Giovanni Troilo |
Attori | Edoardo Leo, Giorgia Spinelli, Marcello Mazzarella, Matt Patresi, Victoria Chapman Daniele Monterosi, Pierangelo Menci. |
Uscita | martedì 19 aprile 2022 |
Distribuzione | Vision Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 20 aprile 2022
Edoardo Leo esplora la sua stessa città con occhi nuovi tra incontri divertenti, fughe, svolte sorprendenti e momenti onirici nei quali si lascerà catturare dai volti e dalle voci degli "Dei di Roma" In Italia al Box Office Power of Rome ha incassato 39,8 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Un attore che deve impersonare Giulio Cesare abbandona il set della produzione americana appena prima di soccombere alla congiura delle idi di marzo e va in giro alla scoperta della sua Roma, città "cinica, beffarda violenta, fondata sul sangue eppure capace di risorgere ogni volta nel nome della bellezza". L'attore, che interpreta se stesso, è Edoardo Leo, nato proprio il 21 aprile, data mitica della fondazione di Roma. Leo diventa la nostra guida attraverso la Capitale mostrandocene i luoghi più o meno noti, e rivelandoci i segreti anche delle attrazioni più conosciute nel mondo. Allo stesso tempo rivisita la Storia romana, lasciando che siano molte figure dell'antichità - da Romolo e Remo ai grandi imperatori, da Agrippina ai gladiatori - a ripercorrere le tappe di un passato ricco e sfaccettato.
Power of Rome è un curioso incrocio di docufilm, travelogue e visual art, costellato di ardite ricostruzioni, materiali d'archivio, brani teatrali e inseguimenti in motorino.
Le informazioni fornite sono moltissime, alcune davvero interessanti, e Donato Dallavalle, autore del soggetto (da un'idea del produttore Fulvio Lucisano), e Luca Lancise fanno del loro meglio per intessere la ricerca (che si avvale della consulenza storica e scientifica di Claudio Strinati e Anna Rosa Mattei Strinati) all'interno di una trama che tuttavia purtroppo non si solleva mai completamente all'impianto didattico.
Il docufilm appare più come un prodotto da esportazione che da consumo nazionale, anche se gli italiani che non conoscono Roma potrebbero essere invogliati a scoprirne i tanti aspetti misteriosi. La costruzione narrativa si impegna a stratificare, ispirandosi all'impianto architettonico di una città che ha visto sovrapporsi molti secoli, dati, immagini, artifici, testi e riprese che rivelano, tra l'altro, il background pubblicitario del regista Giovanni Troilo. Il tentativo è un formalismo che rimanda al plastico iniziale della Città Eterna.
Più interessante è l'invito alla riflessione sulla natura del potere e sulla sua ramificazione attraverso una metropoli che del potere è sempre stata simbolo e personificazione, mostrandone le stanze e i corridoi, i monumenti celebrativi e le dinamiche pervicaci. Dare più spazio a quel tema avrebbe forse consentito a Power of Rome di compiere il salto artistico per smarcarsi da una dimensione prevalentemente illustrativa.
Power of Rome? O Power of Edoardo Leo? Infatti, il film, sospeso tra doc e fiction, propone da subito una sovrapposizione tra l'attore (se stesso, o quasi, in mood pensoso) e la città, con il primo, nel ruolo di Cesare (!) sul set di una co-produzione internazionale che pare la versione peplum di certe "sorrentinate" romane, a indagare la seconda, per scoprirne il senso più nascosto e dare un senso [...] Vai alla recensione »