Titolo originale | The Underground Railroad |
Anno | 2021 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Barry Jenkins |
Attori | Chase W. Dillon, Joel Edgerton, Amber Gray (II), Thuso Mbedu, Aaron Pierre Jared Warren, Sheila Atim, William Jackson Harper. |
Tag | Da vedere 2021 |
MYmonetro | Valutazione: 5,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 13 maggio 2021
Il viaggio della giovane Cora alla disperata ricerca di libertà in un Sud pre guerra civile americana. Dall'omonimo romanzo premio Pulitzer di Colson Whitehead. Ha vinto un premio ai Golden Globes, La serie ha ottenuto 1 candidatura a Satellite Awards, 3 candidature a Critics Choice Award, 2 candidature e vinto un premio ai Spirit Awards, 1 candidatura a Writers Guild Awards, ha vinto un premio ai Directors Guild, 1 candidatura a CDG Awards, 1 candidatura a Producers Guild, La serie è stato premiato a AFI Awards, 1 candidatura a ADG Awards,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Cora e Caesar sono schiavi presso la piantagione di James Randall, in Georgia, ma la proprietà passa presto al più spietato fratello Terrence, che obbliga gli schiavi ad assistere alla cruenta esecuzione di un fuggitivo. Questo convince Cora, figlia di Mabel che era riuscita a fuggire, ad accompagnare Caesar nella fuga verso la Ferrovia Sotterranea. Il treno li porterà in Carolina del Sud, uno Stato dove il progressismo la fa da padrone, ma sotto la patina di civiltà emergono presto orrori da cui fuggire, in un'odissea che porterà Cora a spostarsi sempre più verso Nord.
Dal premiatissimo omonimo romanzo di Colson Whitehead, Barry Jenkins dirige interamente una miniserie capolavoro di impressionante intensità. Una traversata nell'anima nera dell'America.
Il regista aveva ottenuto i diritti per adattare "La ferrovia sotterranea" già nel 2016, con la produzione della Plan B di Brad Pitt, e nel 2018 aveva ricevuto il pieno sostegno di Amazon, ma il progetto è così titanico che solo ora ha potuto vedere la luce. Si è trattato del resto di ricostruire diversi scenari: la piantagione in Georgia; l'avveniristica cittadina del South Carolina con tanto di grattacielo; il villaggio in legno del North Carolina; la terra desolata del Tennessee, con l'oasi della tenuta dei Ridgeway; e la bucolica comunità dell'Indiana. Ognuna di queste tappe è quasi un film a se stante, come del resto erano ben divisi anche i capitoli del libro. L'esistenza di una letterale Ferrovia Sotterranea - che storicamente era il nome di una rete clandestina di supporto alla fuga degli schiavi dal Sud degli States - è l'elemento di realismo magico che rende "possibile" la coesistenza di queste situazioni così diverse.
Questi approcci alla schiavitù e alla "razza" nera, per quanto divergenti, hanno tutti una base storica, dagli esperimenti sulla sifilide con cavie afroamericane all'eugenetica degli anni 30 del Novecento, fino alla storia della schiava Harriet Jacobs, che si nascose per anni in un attico dove non poteva nemmeno alzarsi in piedi, e ai discorsi abolizionisti dell'ex schiavo Frederick Douglass.
Una storia quindi anacronistica, che fonde periodi diversi sotto il segno di un'epica, dove non può mancare infatti la wasteland. Il Tennessee del romanzo è devastato da varie catastrofi naturali, mentre nella serie è una terra nera segnata dagli incendi, un luogo dove non a caso vive come un "re menomato" il padre del cacciatore di schiavi Ridgeway. La sua tenuta era una sorta di Camelot per schiavi liberati, un luogo dove si viveva all'insegna della pace e del "Grande Spirito", quasi un Graal che l'uomo cercava seguendo gli insegnamenti dei nativi americani. Suo figlio tradisce però questi ideali e sposa, invece, l'idea che il vero grande spirito sia il Destino Manifesto dell'America bianca di "civilizzare" il Nuovo Mondo.
Ridgeway non è però uno schiavista, tanto che dopo aver comprato il giovane Homer l'ha subito liberato ed è ora fedelmente seguito dal ragazzino. È piuttosto una sorta di Ahab capitalista, ossessionato dal concetto di proprietà e dalla schiava che gli è sfuggita, Mabel, la madre di Cora. La sua inarrestabile pulsione per la cattura di Cora nasce dall'idea di riparare il proprio orgoglio, di dimostrare il proprio destino. La fuga di Mabel è a sua volta un elemento leggendario del racconto, noto a molti personaggi ma mai dimostrato, ed è la ragione per cui Caesar vuole essere accompagnato da Cora nella fuga, come se la figlia potesse trasmettergli la fortuna della madre. Per Cora stessa la madre è un miraggio da raggiungere, ma non un modello: abbandonata da ragazza, Cora ha subito diversi soprusi di cui ritiene la donna colpevole. Infatti è meno propensa alla fuga e, come sua nonna, cerca invece di adattarsi alle situazioni in cui si trova, finché non è il destino a obbligarla a scappare nuovamente.
La Ferrovia Sotterranea riveste il ruolo di una soglia, un passaggio tra mondi diversi, e rimane un elemento quasi esoterico del racconto, tanto che Jenkins la mette in scena nella sua forma più utopica solo in una lunga parentesi onirica. Non si spiega mai come possa davvero esistere, come non sia stata scoperta, né quali siano le sue regole. In compenso sono invece molto ben dettagliate le diverse società che Cora incontra, dalla schiavitù della Georgia, all'ipocrita progressismo del South Carolina, fino all'aperto razzismo del North Carolina, con tanto di strada dove sono impiccati insieme i neri e i bianchi che li hanno aiutati.
Jenkins, mette in scena tutto questo con coerenza e grande forza visionaria, sempre attentissimo ai volti dei suoi personaggi, che ricorrono nelle memorie di Cora, quasi fossero spiriti che continuano ad accompagnarla. Martiri di questo viaggio impossibile, sono elevati al rango di testimoni spirituali dalla musica di Nicholas Brittell e dalla magnifica fotografia di James Laxton, entrambi collaboratori già fidati del regista. Jenkins, oltre ad aver approfondito il ruolo del padre di Ridgeway (padre e figlio sono interpretati dagli ottimi Peter Mullan e Joel Edgerton), ha aggiunto il personaggio di Grace, una bambina che vive nascosta in un attico: un chiaro parallelismo con la figura di Anna Frank. Perché l'inferno sulla Terra che Cora attraversa è un vero e proprio Olocausto.