Il film oppone visioni opposte della realtà: una fideistica, l'altra materialista; una spirituale, l'altra tenacemente razionale. Da giovedì 27 ottobre al cinema.
di Roberto Manassero
La giovane suora Cristina esce di soppiatto dal monastero dove vive e si reca in città per sbrigare una faccenda urgente. Dopo aver girato tra l'ambulatorio di un ospedale, un palazzo della periferia e una stazione di polizia, decide di fare ritorno al monastero e sale a bordo di un taxi. Nel corso del viaggio, però, è assalita dal tassista e brutalmente violentata. Indagando sul caso, l'ispettore Marius Preda ricostruisce la giornata di Cristina e prova a farsi raccontare da lei, ridotta in fin di vita, come sono andate le cose. Marius rintraccia il presunto colpevole, lo porta sul luogo del delitto e in preda a una rabbia cieca gli intima di confessare. La situazione gli sfugge di mano, ma un miracolo inatteso lo attende...
Diviso in due blocchi, con due protagonisti antitetici, il film oppone visioni opposte della realtà: una fideistica, l'altra materialista; una spirituale, l'altra tenacemente razionale.
Nel film di Apetri (presentato lo scorso anno nella sezione Orizzonti della Mostra di Venezia) un miracolo risolve il racconto, alla maniera dei misteri popolari, ma non offre risposte certe.