Parigi, tutto in una notte

La sfida graffiante e divertente tra radical chic e qualunquisti

Ambientato in un momento clou delle lotte di piazza dei Gilets Jaunes, Parigi tutto in una notte è stato presentato a Cannes lo scorso maggio quando si parlava solo di Covid; ed esce nelle nostre sale ora che si parla solo della guerra in Ucraina, eppure non si può dire che la sua visione di una Francia (ma il discorso vale per l'intero mondo occidentale) spaccata socialmente in due sia meno attuale. In un affollato pronto soccorso parigino convergono l'autrice di fumetti Raf e il camionista Yann, lei con il gomito rotto, lui ferito alla gamba negli scontri: in quel microcosmo per sua natura democratico che è l'ospedale, la borghese e il proletario si ritrovano faccia a faccia e sono scintille. [...]

di Alessandra Levantesi, articolo completo (1674 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 10 marzo 2022