| Anno | 2021 |
| Genere | Drammatico |
| Produzione | Austria, Lussemburgo |
| Durata | 99 minuti |
| Regia di | Stefan Ruzowitzky |
| Attori | Matthias Schweighöfer, Liv Lisa Fries, Trystan Pütter, Murathan Muslu, Stipe Erceg Margarete Tiesel, Max von der Groeben, Jeanne Werner, Marc Limpach, Andreas Ortner. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 1 luglio 2021
Un uomo vuole scorprire chi ha assassinato un suo compagno di armi ma non sarà così semplice.
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CONSIGLIATO N.D.
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Vienna, 1920. L'impero austro-ungarico è crollato. Peter Perg torna a casa dalla Grande Guerra, dopo sette anni come prigioniero di guerra russo. Vienna sta vivendo la molteplicità della libertà politica, sociale e artistica, ma anche l'ascesa di movimenti antidemocratici, insicurezza e disoccupazione. Peter, un ex ispettore di polizia, si sente uno straniero nella nuova Repubblica austriaca. Pur volendo lasciare la città, Peter deve affrontare l'omicidio di uno dei suoi ex compagni. Decide di rimanere e consegnare l'assassino alla giustizia. La sua alleata è la dottoressa Theresa Körner, una dottoressa forense determinata e fredda. I due sono legati non solo da questo caso, ma anche da una storia più profonda e condivisa. Man mano che le loro indagini vanno avanti, si rendono conto che non si trovano solo contro un killer sistematico, che tortura le sue vittime, ma davanti anche alla disapprovazione e agli intrighi all'interno delle forze di polizia. Sebbene determinato a risolvere il crimine, Peter, nascondendo i propri segreti, è sempre più tormentato da domande esistenziali: che cos'è la verità? Cos'è l'eroismo in tempo di guerra? E per tutto il tempo non riesce a vedere il pericolo crescente davanti a lui.
C'è molto espressionismo nella scenografia e alquanto videogioco nelle vicende. E' un film che si lascia seguire per la curiosità di vedere come va a finire, e questo è l'unico pregio. Ma si segue senza partecipazione emotiva, anche se c'è una profusione di sentimenti che direi esagerata, tanto esagerata che basterebbe per almeno tre film.
Il festival ha ritrovato il sole, ma il clima in piazza Grande è ancora piuttosto pesante grazie alla proiezione di Hinterland dell' austriaco Stefan Ruzowitzky, che qualche anno fa si era aggiudicato un Oscar come miglior film straniero per Il falsario - Operazione Bernhard, vicenda poco nota sul tentativo nazista di precettare tipografi e falsari dai campi di concentramento per fargli creare dollari [...] Vai alla recensione »