
Il film di Nicolas Pesce è il reboot del remake americano del cult horror Ju-oh: Rancore di Takashi Shimizu. Al cinema.
di Rudy Salvagnini
2004: Fiona Landers lascia Tokyo in anticipo per rientrare negli Stati Uniti informando della cosa la collega Yoko: qualcosa che ha visto l'ha disturbata molto. 2005: la vita della coppia formata da Faith e William Matheson, sposati da cinquant'anni, è turbata dalla malattia della donna, che soffre di avanzata demenza senile. Per porre fine alle sue sofferenze, il marito invita a casa Lorna Moody, specializzata nel suicidio assistito. 2006: la poliziotta Muldoon arriva a prendere servizio. Ha un figlioletto di sei anni ed è vedova da poco con tutto ciò che ne consegue. Assieme al partner Goodman si deve occupare del caso di una donna trovata morta in avanzato stato di decomposizione all'interno della sua auto rimasta nascosta nella vegetazione per mesi. È il cadavere di Lorna Moody. Su tutto, una strana maledizione che aleggia su chiunque venga in contatto con una certa casa al 44 di Reyburne Drive.
Ju-On: Rancore di Takashi Shimizu è stato un film epocale, rafforzando l'egemonia giapponese nel panorama horror dell'epoca dopo i fasti del Ring di Nakata: trasposizione cinematografica di un prodotto televisivo, ha generato una serie nutrita di seguiti e un fortunato remake americano che a sua volta ha generato dei seguiti.