Potere e morte di cosa nostra
di Roberto Escobar Il Sole-24 Ore
«Poi si muore, e basta», dice Tommaso "Masino "Buscetta, uno straordinario Pierfranco Favino, prima che nel buio si chiuda Il traditore (Italia, Francia, Brasile e Germania, 2019, 142'). La morte è il filo conduttore del film di Marco Bellocchio e dei suoi cosceneggiatori Valia Santella, Ludovica Rampoldi, Francesco Piccolo. E con la morte il potere. Non sono un pentito, credo negli ideali di Cosa nostra, distrutti da Totò Riina (Nicola Calì), dichiara Buscetta a Giovanni Falcone (Fausto Russo Alesi) nel 1984. [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (3467 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 26 maggio 2019