Les Miserables a Cannes: Victor Hugo nella rabbia delle banlieue
di Teresa Marchesi Huffington Post
Non sono i gilets jaunes ma è la rabbia endemica delle banlieue a infiammare la seconda giornata di Cannes. È il Festival che nel 1995 consacrò con il Premio alla Regia quel manifesto di rivolta che era "La Haine". Ricordo come fosse ora quel mio primo, emotivo, incontro con Mathieu Kassovitz, quando nessuno dei media italiani se lo filava.
"Les misérables"non è "La Haine", ma è il primo lungometraggio di un figlio delle periferie estreme, Ladj Ly, famiglia originaria del Mali, che fin dalle sommosse del 2005 documenta, cinepresa alla mano, le contraddizioni esplosive del suo quartiere 'africano', Clichy-Montfermeil. [...]
di Teresa Marchesi, articolo completo (2885 caratteri spazi inclusi) su Huffington Post 16 maggio 2019