I Miserabili |
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Un film di Ladj Ly.
Con Damien Bonnard, Alexis Manenti, Djibril Zonga, Issa Perica.
continua»
Titolo originale Les Misérables.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 100 min.
- Francia 2019.
- Lucky Red
uscita lunedì 15 giugno 2020.
- VM 14 -
MYMONETRO
I Miserabili
valutazione media:
3,94
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Seduti su una polverieradi FabioFeliFeedback: 25659 | altri commenti e recensioni di FabioFeli |
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giovedì 25 giugno 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Issa (Issa Perica), da soprannominare “lui ne combina sempre una”, è un ragazzo sui 14 anni che vive in un non-luogo alla periferia est di Parigi, con meno di 30.000 abitanti. Issa apre il film rivestito del tricolore francese il 15 luglio del 2018: va a Parigi, ai Campi Elisi a tifare la Francia del calcio nella folla multicolore e multietnica, pazza per Mbappé e compagni che conquistano il titolo mondiale in Russia. Due giorni consecutivi di festa nei quali tutti insieme mimano la marcia, affratellati dalla Marsigliese: poveri e meno poveri, con documenti o sans-papiers, immigrati o rimpatriati o nuovi francesi per ius soli. Ma il giorno dopo per il poliziotto appena arrivato Stéphane Ruiz (Damien Bonnard) è subito un giorno di scuola e conflitto con i colleghi Chris (Alexis Manenti) e Gwada (Djibril Zonga): deve conoscere il Sindaco, che traffica e spaccia, ma fornisce informazioni sulla malavita; e poi c’è l’Imam, un uomo che sa adoperare la logica e le parole; c’è da affrontare il guaio del leoncino degli Zeffirelli (giostrai circensi) rapito da Issa. Quasi dal niente monta un conflitto sull’orlo dell’esplosione, perché un ragazzino, Buzz (Al-Hassan Ly) ha filmato parte dello scontro tra polizia e ragazzi con il suo drone. A questo punto sono tutti contro tutti, perché le cose stanno come stanno, ammonisce l’Imam … Il titolo del film è mutuato da Vichor Hugo e trova fondamento nella Locanda Thénardier che si trova in quel piccolo comune ai limiti della Banlieu parigina. Sono presenti tutti quelli che contano poco, i nuovi miserabili compresi i poliziotti, ma l’assenza dei ricchi è pesante e immanente, come un macigno che resta lì immutato perché non si scalfisce. E Stéphane non può permettere l’illegalità di Chris e Gwada, ma neanche quella di Issa e di Buzz. Il regista Ladj Ly racconta con un montaggio serrato: la pioggia di sassi e bottiglie che piovono sui poliziotti non giustifica un proiettile di gomma sparato in pieno viso a un bambino. Ad un certo punto sembra di vedere uno dei video che circolano in rete nel quale la fuga acrobatica negli ostacoli urbani, tra scalinate e cancelli chiusi da scavalcare, arresti improvvisi e giravolte, assomiglia più ad un balletto acrobatico da applaudire che ad una caccia senza quartiere. E basta aprire uno spiraglio sulle vite private dei poliziotti per capire chi è più vicino ad un equilibrio e chi opera le scelte migliori anche quando è messo alle strette. L’interrogativo che ci poniamo è: le cose stanno come stanno, ma cosa bisogna fare perché non stiano più così? La stessa cosa che ci stiamo chiedendo in tempi di Covid-19: cosa fare per rimediare ad un mondo sempre più spaccato tra chi ha tanto, troppo e la grandissima parte dell’umanità che non ha di che vivere? Un buon film da non mancare. Valutazione **** FabioFeli
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