Titolo originale | Everything Sucks! |
Anno | 2018 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 30 minuti |
Regia di | Ry Russo-Young |
Attori | Patch Darragh, Peyton Kennedy, Jahi Di'Allo Winston, Rio Mangini, Sydney Sweeney Max Huskins, Calvin Pearson, Abi Brittle, Jalon Howard, Nicole McCullough, Claudine Mboligikpelani Nako, Connor Muhl, Zachary Ray Sherman, Elizabeth Tyler Creach, Jordan Kelley, Andy Sims, Katie O'Grady. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 23 febbraio 2018
Nell'Oregon degli anni '90, i membri del club audiovisivo di una scuola superiore si scontrano con il club di recitazione.
CONSIGLIATO N.D.
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C'era una volta un mondo in cui per connettersi a internet era necessario aspettare qualche minuto. Attimi di paziente attesa trascorsi nell'ascolto della contrazione di intere nebulose di dati, elaborate faticosamente da modem installati su sistema operativo Windows 95. Un mondo senza smartphone, senza tablet, senza talent in tv. La musica pop era quella delle instant band - Take That e Spice Girl a contrastare il fenomeno Britney Spears - e non c'erano le visualizzazioni di YouTube a decidere chi avesse la meglio nello scontro fra titani Oasis vs Blur.
Quel mondo erano gli anni Novanta, tornati di recente nell'immaginario collettivo con lo stesso devastante effetto vintage-nostalgia già toccato agli anni Ottanta.
Li ricorda il cinema, con sequel o remake di film che segnarono il decennio (It, Jurassic Park e Trainspotting), ci riflette la letteratura (Notti magiche: atlante sentimentale degli anni Novanta di Enrico Buonanno e Luca Mastrantonio), la tv generalista (Novanta Special), la fiction italiana (1992, 1993), ci tornano i maestri (Twin Peaks - Il Ritorno), ci cascano i videogiochi (le edizioni speciali di Monkey Island) e i cartoni animati (Duck Tales). E a coronare il grande ritorno del decennio dello Swatch, del cd e del modem arriva anche Netflix, che - dopo aver restituito luci e ombre degli anni Ottanta con serie come Stranger Things o Dark - dal 16 febbraio aziona la macchina del tempo per riportarci nel 1996, con le dieci puntate di Everything Sucks!.
Ambientata in Oregon, nella città di Boring (nomen omen: in inglese significa "noioso"), Everything Sucks! segue le vite di un gruppo di studenti della Boring High School, non del tutto integrati nelle rigide caste adolescenziali, e di due genitori single, Sully (Patch Darragh) e Grimm (Claudine Nako). Confinati dai compagni nella categoria "infame" dei nerd, Kate Messner (la canadese Peyton Kennedy) e Luke O'Neil (Jahi Winston), uniscono le forze con altri studenti "ai margini", conosciuti in un gruppo parascolastico di cinema e recitazione, per sopravvivere alla giungla del liceo.
Dieci puntate da trenta minuti che si inseriscono in un filone, quello della teenage school comedy, molto amato e praticato dal piccolo schermo proprio negli anni Novanta.
Declinata in chiave romantica, con prodotti come Beverly Hills 90210 e Dawson's Creek, su toni leggeri adatti all'one man show (Willy il principe di Bel Air) o in gustose derive demenziali (Parker Lewis can't lose), la serie scolastica è stata un must del decennio: "Gli anni Novanta per i ragazzi di oggi sono come i Settanta per noi - hanno commentato i creatori di Everything Sucks!, Ben York Jones e Michael Mohan - e crediamo che il modo migliore per raccontarli sia proprio attraverso la scuola. Senza ingigantirne il ricordo, si tratta di anni pieni di novità, disperati ma anche eccitanti".
E se gli autori definiscono gli anni '90 di Everything Sucks! "eccitanti" e "disperati" è soprattutto perché il punto di vista da cui è raccontata la storia appartiene proprio a coloro che, nella crudele gerarchia scolastica, sono considerati gli ultimi. I più affamati d'affetto, quelli eternamente in credito di considerazione: i nerd, gli "sfigati", vent'anni prima che il termine "geek" restituisse uno straccio di dignità da subcultura all'intera categoria. Ed è forse questo uno degli aspetti più interessanti dell'intera operazione di Jones e Mohan.
Se il "nerd" anni Ottanta, tutto videogame e giochi di ruolo, può contare a oggi su un'intera letteratura cine-televisiva (da I Goonies passando per ET fino al più recente Stranger Things), lo stesso non si può dire dei cugini anni Novanta. Chi erano i nerd vent'anni fa?
Appassionati di cinema con la videocamera in mano, topi da VHS con la tessera in videoteca, amanti della tecnologia in cerca di qualcuno con cui sperimentare le prime desolanti, desolate chat. E ancora grunge con i camicioni e ribelli col piercing al naso, fan di SuperMario e di Kurt Cobain, più stropicciati dei cugini nerd anni Ottanta ma con due qualità in comune con i paria teen di ogni epoca: la sfortuna con le ragazze e la fede cieca nell'amicizia, scialuppa di salvataggio nell'oceano, tutto da esplorare, della vita adulta. Everything Sucks!, "tutto fa schifo", quando si è adolescenti. Tutto, tranne gli amici veri.