igussoni
|
venerdì 25 marzo 2016
|
il nuovo linguaggio del riscatto!
|
|
|
|
Ho visto questo film quasi un anno fa, al festival del cinema europeo di Lecce. E io sono di Milano, quindi è un bel viaggio per vedere un film.
Ma quando qualcosa ti colpisce, ed è anche avvolta da un alone di mistero, perchè ancora non sai se ci saranno altre occasioni di vederla, influisce sulle tue scelte al punto che, una piccola vacanza tra amiche diventa la scusa per andar fino a Lecce per vedere WAX.
Ed è valso ogni chilometro percorso.
Mi sono innamorata del racconto, complesso, articolato, forse fin troppo pieno di spunti, che lasciano però quel sapore di realtà, di persone vere, con un passato, delle storie, anche non direttamente connesse agli avvenimenti della trama,che danno ai personaggi uno spessore diverso, li completano e li rendono VIVI.
[+]
Ho visto questo film quasi un anno fa, al festival del cinema europeo di Lecce. E io sono di Milano, quindi è un bel viaggio per vedere un film.
Ma quando qualcosa ti colpisce, ed è anche avvolta da un alone di mistero, perchè ancora non sai se ci saranno altre occasioni di vederla, influisce sulle tue scelte al punto che, una piccola vacanza tra amiche diventa la scusa per andar fino a Lecce per vedere WAX.
Ed è valso ogni chilometro percorso.
Mi sono innamorata del racconto, complesso, articolato, forse fin troppo pieno di spunti, che lasciano però quel sapore di realtà, di persone vere, con un passato, delle storie, anche non direttamente connesse agli avvenimenti della trama,che danno ai personaggi uno spessore diverso, li completano e li rendono VIVI.
Mi sono emozionata, stupita, ho riso e pianto per la dolcezza di alcuni momenti, mentre in altri mi sono riconosciuta perfettamente, una X sacrificabile, che ha come unica prospettiva quella di essere schiacciata dagli ingranaggi del sistema.
E dopo aver visto WAX, sono uscita dalla sala con la speranza che potesse esserci un futuro diverso rispetto all'adattarsi, scendendo a compromessi e svendendosi pur di sopravvivere in qualche modo, rinunciando ai propri sogni. C'è qualcuno che ha lanciato il sasso, che ha provato a scrivere la propria storia, con regole nuove, un linguaggio nuovo, forse meno catalogabile,che però rispecchia perfettamente la perenne necessità di modellarsi, cambiare, la fluidità in cui la gran parte dei nati dalla generazione X in poi vive, il linguaggio dei veri protagonisti di questo film, per i quali, spero non solo sullo schermo, è finalmente arrivato il momento di far sentire la propria voce!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a igussoni »
[ - ] lascia un commento a igussoni »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
lunedì 21 marzo 2016
|
wax: l'epica delle gioventù parla italiano
|
|
|
|
Ho visto che WAX è tra le prossime uscite. E ho potuto leggere che addirittura MyMovies lo ha persino recensito. Io ho visto WAX in Francia ad un festival dedicato al cinema italiano. Mi chiedevo se mai sarebbe stato distribuito in Italia. Un'opera così originale ed eclettica non ricordo di averla mai vista nel nostro Paese. Concordo con Paolo Casella sulla competenza registica. A me sembra che proprio il crossover di generi permetta alle diverse fila del discorso narrativo di intrecciarsi fino allo scioglimento finale. Basti pensare che il coraggio e la libertà espressiva non sono una costante del cinema italiano e qui sembra che tutto scaturisca da un unico flusso di pensiero, come se fare cinema sia fare un film così da sempre.
[+]
Ho visto che WAX è tra le prossime uscite. E ho potuto leggere che addirittura MyMovies lo ha persino recensito. Io ho visto WAX in Francia ad un festival dedicato al cinema italiano. Mi chiedevo se mai sarebbe stato distribuito in Italia. Un'opera così originale ed eclettica non ricordo di averla mai vista nel nostro Paese. Concordo con Paolo Casella sulla competenza registica. A me sembra che proprio il crossover di generi permetta alle diverse fila del discorso narrativo di intrecciarsi fino allo scioglimento finale. Basti pensare che il coraggio e la libertà espressiva non sono una costante del cinema italiano e qui sembra che tutto scaturisca da un unico flusso di pensiero, come se fare cinema sia fare un film così da sempre. Chiaramente non bisogna fare neppure l'errore di valutare un film a confronto con gli altri, ossia è bello perché altri non sono belli. Non è un discorso valido. WAX a me sembra un film valido di per sè, mi fa sognare, mi fa immaginare che oltre una certa stasi e un certo grigiore provinciale che ci caratterizza in questi tristi decenni si possa pensare che l'epica della gioventù possa parlare italiano. Non mi vengono in mente esempi contemporanei recenti di film italiani, tanto meno di opere prime italiane, che fanno dell'epica, e per epica intendo una storia che partendo da un piccolo fatto individuale riesca ad abbracciare valori universali. Se si esclude il Paolo Sorrentino de L'uomo in più - opera prima di ormai 15 anni fa - e titoli di registi affermati come La meglio gioventù e Il caimano, il cinema italiano scarsamente prova a ragionare in maniera mitteleuropea, a cercare attraverso una storia di coinvolgere e far viaggiare la fantasia finendo anche col mandare qualche messaggio. Spesso si finisce per fare dei film a tesi didascalici. Spero che altri ragazzi lo vedano, che lo vedano i ventenni per capire cosa succede ai loro fratelli maggiori, che i trentenni possano trovare una ragione per unirsi e i più attempati per tendere una mano in nome di una distensione generazionale. Perché non tutti i loro figli sono indolenti e privi di iniziativa.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
gigcinema
|
lunedì 28 marzo 2016
|
l'innovazione al potere ;-)
|
|
|
|
Ho visto WAX a fine gennaio a Parigi, era in una rassegna di film italiani.
Sono stato incuriosito dal trailer che trovo molto interessante. In quell'occasione in sala era presente il regista e la bellissima e bravissima attrice francese Gwendolyn Gourvenec.
Credo che finalmente in Italia si riesca ad innovare anche al cinema con questo film. Il selfie, che prima non sopportavo, riesce ad essere un modo per raccontare la storia di tre ragazzi ed il loro viaggio in Costa Azzurra. Ora che questo film approda nelle sale italiane spero siano in tanti ad appprezzarlo, nonstante alcune piccolissime imperfezioni.
Di sicuro tornerò a vederlo. Trovo che il regista sia stato bravissimo nel mettere insieme questa storia nonostante le difficoltà oggettive che della tecnica utilizzata.
[+]
Ho visto WAX a fine gennaio a Parigi, era in una rassegna di film italiani.
Sono stato incuriosito dal trailer che trovo molto interessante. In quell'occasione in sala era presente il regista e la bellissima e bravissima attrice francese Gwendolyn Gourvenec.
Credo che finalmente in Italia si riesca ad innovare anche al cinema con questo film. Il selfie, che prima non sopportavo, riesce ad essere un modo per raccontare la storia di tre ragazzi ed il loro viaggio in Costa Azzurra. Ora che questo film approda nelle sale italiane spero siano in tanti ad appprezzarlo, nonstante alcune piccolissime imperfezioni.
Di sicuro tornerò a vederlo. Trovo che il regista sia stato bravissimo nel mettere insieme questa storia nonostante le difficoltà oggettive che della tecnica utilizzata.
Infine essendo un appaerenente alla generazione che racconta mi sono riconosciuto appieno nei racconti e nelle vicende vissute dai tre protagonisti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gigcinema »
[ - ] lascia un commento a gigcinema »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
giovedì 31 marzo 2016
|
metafora nella metafora
|
|
|
|
We are x è l'esplicita metafora della situazione che vive un'alta percentuale di giovani, non solo gli appartenenti alla genearazione dei protagonisti. Il risultato è di per se un ulteriore metafora di come gli italiani siano storicamente e culturalmente portati ad individuare le criticità che li circondano, ma non in grado di metter in atto quei cambiamenti, quelle azioni, per fare la differenza concretamente. Corvino non mentisce le sue origini. L'epilogo non chiude il cerchio del senso di riscatto che il film trasmette dall'inizio, come se strada facendo, avesse dimenticato via via con quale idea e obiettivo avesse creato i personaggi.
Il vero risultato (successo) per ragazzi come livio e dario è quello di dimostrare coi fatti il proprio valore, non al proprio capo, ma alla società e in primis a loro stessi, e non quello di prendersi una vendetta sul datore di lavoro raccomandato e furbo.
[+]
We are x è l'esplicita metafora della situazione che vive un'alta percentuale di giovani, non solo gli appartenenti alla genearazione dei protagonisti. Il risultato è di per se un ulteriore metafora di come gli italiani siano storicamente e culturalmente portati ad individuare le criticità che li circondano, ma non in grado di metter in atto quei cambiamenti, quelle azioni, per fare la differenza concretamente. Corvino non mentisce le sue origini. L'epilogo non chiude il cerchio del senso di riscatto che il film trasmette dall'inizio, come se strada facendo, avesse dimenticato via via con quale idea e obiettivo avesse creato i personaggi.
Il vero risultato (successo) per ragazzi come livio e dario è quello di dimostrare coi fatti il proprio valore, non al proprio capo, ma alla società e in primis a loro stessi, e non quello di prendersi una vendetta sul datore di lavoro raccomandato e furbo.
Bella la rappresentazione del rapporto a 3 che si instaura rapidamente, ma non banalmente, tra i protagonisti. La giusta essenzialità per coinvolgere, divertire e appassionare. E' facile scoprire il carattere dei protagonisti, nonostante raccontino poco o niente di loro (eccezion fatta per Joele). In questo e nella scelta della tecnica di ripresa è più evidente il talento del regista esordiente.
ES
[-]
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
|