Wax - We are the X |
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Un film di Lorenzo Corvino.
Con Gwendolyn Gourvenec, Jacopo Maria Bicocchi, Davide Paganini, Rutger Hauer.
continua»
Titolo originale WAX: We Are the X.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 103 min.
- Italia 2015.
- Distribuzione Indipendente
uscita giovedì 31 marzo 2016.
MYMONETRO
Wax - We are the X
valutazione media:
3,25
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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WAX: l'epica delle gioventù parla italianodi no_dataFeedback: 100 |
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lunedì 21 marzo 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ho visto che WAX è tra le prossime uscite. E ho potuto leggere che addirittura MyMovies lo ha persino recensito. Io ho visto WAX in Francia ad un festival dedicato al cinema italiano. Mi chiedevo se mai sarebbe stato distribuito in Italia. Un'opera così originale ed eclettica non ricordo di averla mai vista nel nostro Paese. Concordo con Paolo Casella sulla competenza registica. A me sembra che proprio il crossover di generi permetta alle diverse fila del discorso narrativo di intrecciarsi fino allo scioglimento finale. Basti pensare che il coraggio e la libertà espressiva non sono una costante del cinema italiano e qui sembra che tutto scaturisca da un unico flusso di pensiero, come se fare cinema sia fare un film così da sempre. Chiaramente non bisogna fare neppure l'errore di valutare un film a confronto con gli altri, ossia è bello perché altri non sono belli. Non è un discorso valido. WAX a me sembra un film valido di per sè, mi fa sognare, mi fa immaginare che oltre una certa stasi e un certo grigiore provinciale che ci caratterizza in questi tristi decenni si possa pensare che l'epica della gioventù possa parlare italiano. Non mi vengono in mente esempi contemporanei recenti di film italiani, tanto meno di opere prime italiane, che fanno dell'epica, e per epica intendo una storia che partendo da un piccolo fatto individuale riesca ad abbracciare valori universali. Se si esclude il Paolo Sorrentino de L'uomo in più - opera prima di ormai 15 anni fa - e titoli di registi affermati come La meglio gioventù e Il caimano, il cinema italiano scarsamente prova a ragionare in maniera mitteleuropea, a cercare attraverso una storia di coinvolgere e far viaggiare la fantasia finendo anche col mandare qualche messaggio. Spesso si finisce per fare dei film a tesi didascalici. Spero che altri ragazzi lo vedano, che lo vedano i ventenni per capire cosa succede ai loro fratelli maggiori, che i trentenni possano trovare una ragione per unirsi e i più attempati per tendere una mano in nome di una distensione generazionale. Perché non tutti i loro figli sono indolenti e privi di iniziativa.
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